Confronta nella pagina Vini per marchio di origine di Trovaprezzi.it le migliori offerte sul mercato. In Europa la produzione e la classificazione vinicola sono disciplinate da specifiche normative che stabiliscono alcuni parametri fondamentali suddividendo i vini in due macro categorie, i vini di origine geografica e i vini privi di alcun legame territoriale. Nei primi rientrano il vino DOP e il vino IGP, mentre dei secondi fanno parte quelli comunemente conosciuti come vini da tavola. La classificazione italiana individua invece 3 categorie vinicole, rappresentate in ordine qualitativo dal vino DOC, prodotto in piccole aree geografiche, dai vini DOCG, apprezzati per il particolare pregio delle loro proprietà organolettiche, e dal vino IGT a Indicazione Geografica Tipica.
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Lo standard qualitativo più alto dei vini per marchio di origine è quello rappresentato dall’attestazione DOCG, che individua produzioni di piccole aree geografiche altresì note per le loro esclusive proprietà organolettiche.
A livello italiano, attraverso i marchi di origine è possibile suddividere in: vini DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), vini DOC (Denominazione di Origine Controllata), vini IGT (Indicazione Geografica Tipica). A livello europeo si individuano: vini DOP (Denominazione di Origine Protetta), vini IGP (Indicazione Geografica Protetta), vini STG (Specialità Tradizionale Garantita) e vini BIO.
I vini IGT sono soggetti a un controllo meno restrittivo per il loro imbottigliamento e la loro produzione fa riferimento a un territorio molto ampio. Discorso diverso per i vini IGP, che devono essere prodotti o lavorati nell’area geografica indicata.
Con “verticale” si intendono quei vini dal sapore diretto e immediato, frutto di una freschezza vivace e un'acidità slanciata.
La nascita dei vini per marchio di origine si deve a una crescente attenzione alla qualità degli alimenti e al conseguente rispetto di standard sempre più alti. Esistono due classificazioni di riferimento che permettono di orientarsi con precisione all’interno del settore vinicolo. A livello italiano, la regolamentazione dei vini per marchio di origine consente di comprendere meglio le peculiarità di un settore che vede da sempre l’Italia ai primi posti al mondo. I marchi di origine rappresentano uno strumento efficace per attribuire ai vini quel valore aggiunto che li rende distinguibili in merito alla preparazione e al legame geografico. I vini DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) sono al primo posto per quanto riguarda la qualità e la notorietà a livello nazionale e internazionale. Per ottenere questo marchio devono aver già ricevuto l’attestazione DOC da 10 anni e possedere delle proprietà peculiari. A seguire vi sono proprio i vini DOC (Denominazione di Origina Controllata), vale a dire quelli prodotti all’interno di una zona delimitata a cui è già stato riconosciuto lo status di vini IGT da almeno 10 anni. Questi sono i vini a Indicazione Geografica Tipica, quelli con un’area geografica di produzione più vasta da cui deve provenire almeno l’85% dell’uva utilizzata; nell’etichetta possono riportare informazioni sul vitigno. Esiste anche una classificazione vinicola europea e valida per tutti i paesi aderenti all’UE. Essa individua 2 tipologie: i vini DOP (Denominazione di Origine Protetta), interamente prodotti nel territorio indicato; i vini IGP (Indicazione Geografica Protetta), per cui è sufficiente che una sola fase del processo produttivo sia svolta in quella data zona geografica; i vini STG (Specialità Tradizionale Garantita), prodotti secondo una specifica tradizione rispettata in tutti i suoi passaggi; infine i vini BIO, con almeno il 95% di ingredienti provenienti da agricoltura biologica e oggi sempre più diffusi.
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