Cosa è importante sapere:
- La cantina Ferrari produce vini spumanti Metodo Classico con denominazione Trento DOC
- Chardonnay e Pinot Noir sono i vitigni impiegati nel processo di vinificazione, analogo a quello degli Champagne francesi
- I vini Ferrari sono molto versatili nell’abbinamento con il cibo, comportandosi bene a tutto pasto
- Il prezzo dei vini Ferrari varia a seconda del prodotto scelto e del formato della bottiglia, partendo da circa 15 euro a bottiglia
Perché scegliere un vino Ferrari?
Eleganza, struttura e cremosità: ecco alcuni tratti comuni a tutti i vini Ferrari, cantina trentina che dai primi del ‘900 associa il proprio nome alle bollicine. Parliamo, quindi, di vini spumanti il cui marchio di fabbrica è una fine e persistente effervescenza, anche chiamata perlage. Realizzato attraverso un processo di vinificazione (detto Metodo Classico) che prevede una seconda fermentazione in bottiglia, il perlage non solo condiziona il gusto del vino ma ne esalta anche i profumi. Alla stuzzicante sensazione tattile che le bollicine esercitano sul palato, infatti, si affianca la spinta verso l’alto degli aromi, dovuta proprio all’anidride carbonica che sale in superficie. Ecco perché i vini spumanti Ferrari vantano un bouquet olfattivo così ampio ed intenso. Note fruttate e floreali, unite ad una delicata fragranza di lievito: ecco i sentori più tipici degli spumanti Ferrari. Armonici ed equilibrati all’assaggio, sono vini che regalano al palato una grande piacevolezza, attraverso note di crosta di pane ed un finale di nuovo fruttato. Tutti i vini Ferrari rientrano nella denominazione Trento DOC che, dal 1993 tutela circa 50 cantine sul territorio. Al pari della lombarda Franciacorta DOCG, Trento DOC è una certificazione di qualità, una denominazione il cui rigido disciplinare garantisce il prodotto finale. Tanti sono i controlli a cui le uve sono sottoposte. E lo stesso vale per il processo di vinificazione in cantina. Il tutto per dare vita a bottiglie di altissimo livello. Siamo al cospetto di vini bianchi e rosati di pregevole freschezza, resi ancora più invitanti da una gradazione alcolica media di 12.5%.
Vitigni e vinificazione
Il Metodo Classico Ferrari è ispirato al Metodo Champenoise impiegato per gli Champagne. E non a caso, le bollicine italiane per eccellenza con denominazione Trento DOC richiamano i vini più famosi d’Oltralpe in quanto a profumi e sensazioni gustative. Ma tale continuità si lega anche ai vitigni impiegati in fase di vinificazione. Chardonnay e Pinot Noir: ecco le uve che compongono la stragrande maggioranza dei vini Ferrari, utilizzate singolarmente o in combinazione. E se lo Chardonnay dona al vino la caratteristica eleganza, il Pinot Noir eccelle in quanto a struttura e complessità. Il Ferrari Maximum Demi-Sec Trento DOC, ad esempio, è un vino interamente a base di Chardonnay, un prodotto raffinato che poggia su profumi delicati di frutta a polpa gialla, come pesca, banana e ananas. Il Giulio Ferrari Rosé Riserva del Fondatore Trento DOC, invece, nasce da un blend di Chardonnay e Pinot Noir, con il secondo vitigno in percentuale superiore. Da ciò scaturisce un vino spumante complesso e potente, il cui profilo olfattivo si esprime attraverso sentori di rosa, viola, mora e mirtillo. Indipendentemente dalle uve scelte, il processo di vinificazione Ferrari ha luogo con enorme attenzione per la materia prima. La lavorazione secondo Metodo Classico prevede una prima fermentazione in acciaio, alla quale fa seguito la presa di spuma in bottiglia. Parliamo di una rifermentazione del vino dovuta all’aggiunta del tiraggio, un mix di zucchero, lievito e nutrienti.
Brut, Brut Nature o Demi-sec: quanto conta il dosaggio?
Al tiraggio ed alla presa di spuma in bottiglia segue sempre un periodo di sosta sui lieviti di durata variabile. Gli stessi lieviti, però, vengono eliminati prima della messa in vendita del vino attraverso la sboccatura. E tale passaggio anticipa il dosaggio, step che consiste nell’aggiunta di vino e zucchero per ricolmare il liquido perduto col tiraggio. Dal quantitativo di zucchero immesso, dipende parte della componente gustativa del vino, che si mostrerà più o meno dolce. I vini Ferrari, a seconda del tipo di dosaggio applicato, possono essere di tre tipi: Brut Nature, Brut e Demi-sec. Gli spumanti Brut Nature (anche detti Dosage Zéro o Pas Dosé) prevedono un residuo zuccherino inferiore o uguale a 3 grammi per litro, elemento che li rende molto secchi e decisi nel gusto. I Brut, con residuo massimo di 12 grammi per litro, sono i più diffusi ed apprezzati, mostrandosi un po’ meno spigolosi. I Demi-sec, infine, sono vini spumanti dolci, con residuo zuccherino compreso fra 33 e 50 grammi per litro.
Gli abbinamenti con il cibo
Il residuo zuccherino dei vini spumanti Ferrari esercita un certo peso sull’abbinamento con il cibo. Brut e Brut Nature, ad esempio, si mostrano molto versatili, accompagnando a dovere tutto il convito, dall’antipasto al secondo. Mentre i vini spumanti Demi-sec sono ideali in coppia al dessert, sebbene non si comportino male neanche con i formaggi molto stagionati. In generale, i vini Ferrari danno il meglio di sé sia con cibi grassi che con ricette leggere. Ottimi in abbinamento a fritti e crostini misti, si esaltano anche con i primi a base di pesce. Crostacei, molluschi e crudité: ecco altri abbinamenti riusciti per i vini Ferrari che non disdegnano di accompagnare il caviale ed il fois gras. Risotti saporiti e primi piatti della tradizione (amatriciana, carbonara…) sono terreno fertile per le bollicine Ferrari, notevoli anche con la classica cotoletta alla milanese. In ultimo, un abbinamento quasi insospettabile: la pizza. Che sia una Margherita o una più elaborata Quattro Stagioni, la gusteremo con enorme piacere assieme ad un vino Ferrari.
Il prezzo ed i formati
Acquistare un vino Ferrari a meno di 15 euro è piuttosto difficile. Inoltre, a fianco dei prodotti base, nel ricco catalogo dell’azienda incontriamo vini dal costo anche molto superiore. Ci riferiamo, in particolare, agli spumanti delle linee Perlé (a partire da circa 25 euro), Riserve e Gran Cuvée. Gli altissimi standard qualitativi che la cantina di Trento impone ai propri prodotti ne giustificano il prezzo che, comunque, non si mostra mai proibitivo. Soprattutto se confrontato a quello dei più blasonati Champagne d’Oltralpe. E’ comunque importante tenere sempre sotto controllo le offerte del momento su trovaprezzi.it, per non farsi scappare il deal del momento. Certo è che anche il formato della bottiglia condiziona il prezzo finale del vino. Lo stesso prodotto, infatti, può essere venduto in bottiglia standard da 0.75 L, mezza bottiglia o nel grande formato Magnum da un litro e mezzo, come nel caso del Ferrari Maximum Brut Trento DOC (che arriva ad essere imbottigliato addirittura nel formato Mathusalem da 6 litri).