Tra le stampanti di Canon, il modello Canon Pixma G650 rappresenta un ottimo prodotto se si cerca una stampa di qualità fotografica senza però rinunciare ad un sistema multifunzione. Rispetto a stampanti MFP più economiche e semplici come HP DeskJet 4120e, questo modello sfrutta un processo di stampa di qualità decisamente più alta, grazie alla presenza di ben sei inchiostri dye per massimizzare il risultato della stampa fotografica. Un altro aspetto importante sempre inerente all’uso dell’inchiostro è la modalità in cui questo viene installato. Rispetto alle classiche cartucce usa e getta, la stampante utilizza in questo caso delle taniche separate ricaricabili, facilitando la manutenzione e aumentando notevolmente l’autonomia prima della sostituzione. Per quanto riguarda le prestazioni, Canon Pixma G650 permette di stampare un’intera pagina A4 senza bordi, anche su carta fotografica, ad una velocità di 3,9 immagini al minuto mantenendo la massima risoluzione possibile. Passando alle altre funzioni, la stampante è dotata di uno scanner su vetro in grado di effettuare acquisizioni e copie in bianco e nero o a colori, ad una risoluzione massima di 600 x 1200 dpi in A4. Il caricatore principale della carta è posto sul retro del dispositivo, con una capacità di 100 fogli in formato A4. Non è presente, invece, un alimentatore ADF automatico. Ottime anche le integrazioni smart: grazie alla connettività Wi-Fi, infatti, è possibile gestire ogni singola funzione della stampante direttamente dal proprio smartphone, tramite app o in alternativa utilizzando le piattaforme cloud come Air Print e Mopria. Allo stesso modo, gli assistenti vocali come Google Home e Amazon Alexa sono compatibili per inviare comandi rapidi alla stampante semplicemente tramite attivazione vocale.
Canon Pixma G650 in pillole:
- Stampante multifunzione con focus fotografico
- Sei taniche di inchiostro dye per la massima qualità di stampa
- Scanner A4 con risoluzione di 600 x 1200 dpi
- Wi-Fi e integrazioni con assistenti vocali Google e Alexa
Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ...
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