Asus ProArt PA278CV a partire da 309,00 €

I monitor Asus della gamma ProArt offrono delle soluzioni avanzate per i professionisti nel campo della grafica digitale. Il modello Asus ProArt PA278CV è sicuramente uno dei più bilanciati per rapporto qualità/prezzo, garantendo ottime prestazioni senza una spesa esagerata. Si parla, nello specifico, di un monitor da 27 pollici di diagonale e rapporto d’immagine da 16:9, con una risoluzione QHD da 2560 x 1440 pixel. Pur non raggiungendo la qualità di un monitor 4K, le dimensioni abbastanza compatte del display applicate alla risoluzione QHD garantiscono comunque un livello di dettaglio molto alto. Il pannello è di tipo IPS e vanta un attento processo di calibrazione in fase di produzione. In questo senso, Asus ProArt PA278CV raggiunge una copertura del 100% dello spazio colore sRGB e Rec.709, insieme a un valore DeltaE inferiore a 2. Rispetto a un monitor gaming, come Asus VG289Q1A, i monitor ProArt danno priorità proprio alla profondità dei colori e meno alle prestazioni in termini di fluidità. Non a caso, Asus ProArt PA278CV si limita a una frequenza di aggiornamento massima di 60 Hz e un tempo di risposta minimo di 5 millisecondi, motivo per cui se ne sconsiglia l’utilizzo per il gaming. Per quanto riguarda le opzioni di collegamento, Asus ProArt PA278CV punta al massimo della versatilità: sono disponibili una porta HDMI, due uscite DisplayPort, ma soprattutto una porta USB Type-C con power delivery. Quest’ultima permette di collegare un laptop o un altro dispositivo sia per il flusso video, sia per la ricarica, con una potenza massima di 65 W. Sono presenti, inoltre, un hub USB per il collegamento di periferiche e memorie esterne e un’uscita audio con presa jack da 3,5 mm per cuffie e altoparlanti.

Asus ProArt PA278CV in pillole:

• Monitor professionale per grafica digitale
• Pannello IPS da 27 pollici con certificazione Calman
• Risoluzione QHD da 2560 x 1440 pixel
• Collegamenti DisplayPort, HDMI e USB-C

Scritto da Federico Parravicini

Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ... Leggi tutto