Rum in Alcolici

Un sorso di storia con il distillato caraibico simbolo

Il rum è un distillato raffinato che nasce dalla lavorazione della canna da zucchero. Piacevole in purezza o messo al servizio dei cocktail, si produce in prevalenza negli Stati caraibici e in Sud America, sebbene siano molto apprezzati anche i Rum filippini. Strettamente legato al passato coloniale, prende il nome di Rhum se lavorato nei Paesi dominati dalla Francia e Ron nelle ex colonie spagnole, come nel caso del Ron Millonario 10 Aniversario Reserva. Con il classico termine Rum, invece, si fa riferimento agli Stati sotto il dominio inglese. Ad accomunare tutti i Rum, fra cui anche il Pampero Rum Especial, sono alcuni step chiave del ciclo produttivo. Si parte dal succo di canna o dalla melassa, entrambi derivanti dalla macerazione della canna da zucchero. La melassa, però, è uno scarto di tale processo, risultando di qualità inferiore. Segue la fermentazione dell’ingrediente base attraverso l’aggiunta di lieviti o in modo spontaneo. Ciò che si ottiene è il vino di canna che, poi, viene distillato per estrarre i giusti aromi in un alambicco a ripasso, a colonna o multicolonna. Dopo un invecchiamento di durata variabile (da 1 a oltre 20 anni) in fusti di legno, si svolge la miscelazione di vari Rum per creare il prodotto finale. Come per gli altri distillati, la classificazione dei Rum è piuttosto complessa. Possiamo dire, comunque, che i Rum bianchi sono i più semplici perché sottoposti ad un invecchiamento più breve, motivo per cui si prestano per l’impiego nei cocktail. Più strutturati, i Rum Ambré devono il colore ambrato alla lunga sosta in legno. Mentre i Dark Rum sono ancora più scuri e sofisticati. In ultimo ma non per importanza, gli Spiced Rum sono aromatizzati con spezie macerate, come zenzero e cannella. Parlando di percentuale alcolica, infine, quella dei Rum è compresa fra 37.5 e 45 gradi.

Materia prima e lavorazione: come cambia il prezzo a bottiglia

Il tipo di impiego cui il Rum è destinato incide non poco sul prezzo della bottiglia. I distillati pensati per la mixology sono mediamente più convenienti di quelli da degustazione, posizionandosi sotto i 15 euro. Salendo di livello, incontriamo prodotti più fini e complessi, fino ad arrivare ai migliori Rum in commercio, il cui costo a bottiglia supera anche i 50 euro. A pesare sulla spesa all’acquisto sono i costi di lavorazione, a partire dalla scelta della materia prima. Il succo di canna offre una qualità decisamente superiore alla melassa e non a caso, è impiegato per i Rum di fascia medio-alta. Tipo di alambicco scelto, tempi di invecchiamento e abilità in fase di miscelazione: ecco altri fattori che distinguono i Rum economici dalle eccellenze. Apriamo la nostra selezione con un distillato che definire economico è improprio. Seppur proposto a circa 20 euro in bottiglia da 70 cl, il Kraken Black Spiced Rum mostra un’identità precisa e un gusto inconfondibile. Scurissimo nel bicchiere, regala al naso sentori di caramello e spezie, con la cannella in evidenza. Intenso e persistente, è contenuto in una bottiglia molto stilosa. Con il Don Papa Rum 7 anni, il salto in avanti è servito. Prodotto al di fuori dell’area più celebre, è uno dei migliori Rum filippini in circolazione. Venduto a circa 40 euro, è un’esplosione di aromi fruttati che si fondono alla perfezione con note tostate, candite e speziate. Con un budget di circa 50 euro, infine, ci portiamo a casa lo Zacapa Rum Solera Gran Reserva 23. Assemblato a partire da vari Rum invecchiati dai 6 ai 25 anni, è un capolavoro di equilibrio, corpo e piacevolezza, con sentori di marzapane, noci e scorze d’arancia in bella mostra.