Gin in Alcolici

I mille volti del distillato più versatile

Il Gin è uno dei distillati più apprezzati in assoluto, un superalcolico versatile che può essere degustato in purezza o come base per ottimi cocktail. Originario del Regno Unito, è oggi prodotto in tutto il Mondo. Anche l’Italia conta numerose eccellenze, fra cui il Portofino Dry Gin. Portogallo, Francia, Spagna, Stati Uniti e Sud America: ecco altre aree produttive importanti. Il tutto senza dimenticare i Gin giapponesi più quotati, come il Suntory Roku Gin. La distillazione del Gin sfrutta le alte temperature e uno speciale alambicco per selezionare e catturare specifici aromi in forma gassosa e ricondensarli allo stato liquido. Si parte da un cereale fermentato miscelato con alcol che, attraverso l’infusione o la macerazione di materie prime naturali, si arricchisce di profumi e corpo. Anche detti botanical, questi ingredienti variano in numero da circa 10 a oltre 40, determinando il profilo gusto-olfattivo del Gin. Alle immancabili bacche di ginepro, si affiancano scorze di agrumi (arancia, limone, mandarino, pompelmo…), erbe aromatiche (menta, salvia, rosmarino…), fiori e spezie. Ai Gin realizzati con la tecnica tradizionale, anche detti London Dry, Gin, si aggiungono svariati prodotti industriali a base di essenze artificiali. Chiamati Compound Gin, sono decisamente più economici ma anche qualitativamente inferiori, motivo per cui trovano ampia collocazione nella mixology. In generale, la concentrazione alcolica del Gin non può essere inferiore a 37.5 gradi. Alcuni prodotti, però, vanno ben oltre tale soglia, posizionandosi intorno ai 45 gradi. I Navy Strength Gin, infine, sono i più alcolici in assoluto, toccando la vetta dei 57 gradi.

Qualità delle materie prime e prezzo: un’inevitabile corrispondenza

I gin più economici costano circa 10 euro mentre i prodotti di punta possono anche superare i 50 euro. A differenziare i due modi di intendere il distillato è, soprattutto, il tipo di lavorazione che, nel primo caso prevede l’aggiunta di aromi prodotti artificialmente, nel secondo estratti da ingredienti naturali. E quando si parla di botanical, varietà e qualità delle materie prime incide direttamente sul prezzo, specie se sono coltivate in modo biologico e lavorate con approccio artigianale. Non è un caso, quindi, che molti dei marchi più apprezzati producano quantità limitate di Gin. Altro elemento da valutare in fase di scelta è il formato. Se la bottiglia standard è da 70 cl, non mancano varianti da un litro o più, il cui costo si regola di conseguenza. A sollevare l’asticella del prezzo, inoltre, sono anche gli eventuali accessori inclusi. Pensiamo, ad esempio alle eleganti confezioni regalo con due o più bicchieri compresi. Ad aprire la nostra piccola selezione di bottiglie da 70 cl ci pensa il Tanqueray London Dry Gin, l’opzione più conveniente. Prodotto con metodo tradizionale, è aromaticamente spostato sulle componenti fruttate e floreali, a cui si somma una spiccata nota di coriandolo. Equilibrato all’assaggio, è il distillato di riferimento nella preparazione del Gin Tonic. Il prezzo non supera i 15 euro. Orgoglio del Made in Italy, il Gin Mazzetti spinge in alto l’asticella del gusto e della complessità. Proposto intorno ai 30 euro, nasce dalla lavorazione meticolosa di materie prime piemontesi. Fresco e balsamico, non si fa mancare profumi netti di menta e limone. Eccellente in purezza, esalta qualsiasi tipo di cocktail. E concludiamo con l’Amuerte Coca Gin, frutto di un mix originalissimo di ingredienti. Oltre alla foglia di coca peruviana, alla papaya e al tamarillo, infatti, si carica di note agrumate grazie all’aroma di arancia. Disponibile per poco più di 50 euro, è contenuto in speciali bottiglie disegnate a mano.