PNY T1000 a partire da 312,00 €

PNY è sicuramente uno dei brand di riferimento nel campo della distribuzione di schede grafiche Nvidia dedicate alle workstation. In questa categoria, un modello interessante è rappresentato dalla PNY T1000. Si tratta di una scheda grafica dalle dimensioni molto compatte, ma senza che il suo design slim sacrifichi le ottime prestazioni. Prima di tutto, quando si parla di una scheda grafica per workstation, ci si allontana dai più conosciuti modelli consumer, come PNY GeForce GTX 1650, per dedicarsi in maniera più specifica al rendering 2D e 3D in campo professionale. Ad esempio, la T1000 rappresenta una soluzione ottimale per lavori in CAD o per la codifica e decodifica video sui codec più recenti ed avanzati, grazie alla potenza di calcolo massima di 2,50 TFLOPS. Per poter andare incontro alle più specifiche esigenze, PNY ha deciso di distribuire questa scheda in due diverse versioni, in base al quantitativo di memoria VRAM desiderato. Il modello più basilare offre una memoria dedicata di 2 GB, passando poi alla versione da 4 GB di VRAM. In entrambi i casi, si parla di memorie di tipo GDDR6, con interfaccia a 128 bit ed una banda passante di 160 GB al secondo. La scheda dispone di un’interfaccia di sistema PCI-Express 3.0 x16, compatibile con la maggior parte delle schede madre in commercio. Come anticipato, uno dei grandi vantaggi della PNY T1000 è il design compatto, con un singolo slot a basso profilo, che riesce comunque ad ospitare un sistema di dissipazione efficiente, con una singola ventola di raffreddamento attiva. A livello di uscite video, infine, la scheda dispone di ben quattro porte DisplayPort in formato mini, utilizzabili anche in contemporanea per le configurazioni multischermo.

PNY T1000 in pillole:

• Scheda video per workstation con GPU Nvidia
• Disponibile con 2 o 4 GB di memoria GDDR6
• 896 CUDA core dedicati e potenza di 2,50 TFLOPS
• Design a basso profilo con singola ventola di raffreddamento

Scritto da Federico Parravicini

Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ... Leggi tutto