L’ultima serie di schede grafiche Sapphire basate su architettura AMD ha visto il lancio di un modello entry level ideale per il gaming in Full HD: Sapphire Radeon RX 6500 XT. Si tratta, nello specifico, di una scheda di ultima generazione, basata sull’architettura AMD RDNA 2 e dotata di una memoria dedicata di 4 GB di tipo GDDR6. Il design è piuttosto essenziale, mantenendo delle dimensioni compatte che permettono una facile installazione in qualsiasi tipo di case di tipo ATX e in diversi case con specifica mATX e Mini ITX. Dal punto di vista delle prestazioni, come anticipato questo modello è pensato in particolare per i giocatori che non vogliono spendere cifre esorbitanti per una scheda grafica e si accontentano di giocare a risoluzione Full HD con un framerate stabile a 60 FPS. Naturalmente le prestazioni effettive variano in base al titolo selezionato, con la possibilità di aumentare notevolmente le performance in termini di framerate nei giochi più leggeri. La serie RX6000 di Radeon, inoltre, può vantare diverse tecnologie interessanti, che passano dal miglioramento grafico all’ottimizzazione delle prestazioni. Nel primo caso si può citare la tecnologia Fidelity FX, che applica una serie di interventi in post-rendering per massimizzare la qualità delle texture e dell’ambiente di gioco. Per quanto riguarda l’ottimizzazione del framerate, invece, è presente il supporto a Super Resolution, un sistema che utilizza un upscaling dinamico della risoluzione per aumentare il più possibile la fluidità in gioco senza diminuire eccessivamente la qualità dell’immagine. Per quanto riguarda i collegamenti video, sul retro della scheda sono presenti un’uscita HDMI ed una DisplayPort, con output massimo alla risoluzione 8K di 7680 x 4320 pixel. Per l’alimentazione, invece, è necessario un singolo connettore da 8 pin.
Sapphire Radeon RX 6500 XT in pillole:
- Scheda grafica con architettura AMD RDNA 2
- Memoria da 4 GB di tipo GDDR6
- Ideale per gaming in Full HD
- Collegamenti HDMI e DisplayPort
Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ...
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