Nella categoria delle schede grafiche di MSI, il modello MSI GeForce RTX 3080 rappresenta ad oggi il migliore modello per il gaming puro, se si esclude la MSI GeForce RTX 3090 dedicata tuttavia ad un’utenza più professionale. Partendo dalle basi, la scheda presenta una memoria dedicata di 10 GB di tipo GDDR6X ed architettura Ampere, con pieno supporto per Ray Tracing e DLSS di nuova generazione. Il quantitativo di memoria potrebbe, tuttavia, trarre in inganno, specialmente se paragonato ai 12 GB presenti sulla più economica MSI GeForce RTX 3060. In questo caso, però, i 10 GB GDDR6X offrono una frequenza di lavoro nettamente superiore ad una memoria GDDR6. Inoltre, i 12 GB della RTX 3060 non vengono utilizzati tutti, dato che 4 GB sono installati come supporto e non come memoria effettiva. Rispetto a modelli meno performanti, come ad esempio la MSI GeForce RTX 3070, la RTX 3080 rappresenta una soluzione estremamente versatile e performante in ogni tipo di configurazione, dal QHD ad alto refresh rate fino al 4K a 60 Hz. Con le risoluzioni maggiori, specialmente in presenza di effetti grafici complessi come il Ray Tracing, si consiglia sempre l’attivazione del DLSS laddove possibile. Il DLSS, infatti, permette di ottenere un boost importante al framerate senza sacrificare troppo dal punto di vista della qualità grafica. MSI GeForce RTX 3080 è disponibile in diverse versioni. L’edizione base è rappresentata dalla Gaming Trio 10G, seguita dalla versione Gaming Z Trio con frequenze massime superiori. Il modello top di gamma, invece, è rappresentato dalla MSI GeForce RTX 3080 Suprim X, caratterizzata da materiali premium e da un sistema di illuminazione RGB con ampie possibilità di personalizzazione.
MSI GeForce RTX 3080 in pillole:
- Scheda grafica di fascia alta per gaming QHD/4K
- 10 GB di VRAM di tipo GDDR6X
- Tripla ventola di raffreddamento
- Supporto Ray Tracing e DLSS 2.0
Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ...
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