Asus VG24VQE è un monitor da gaming pensato in maniera specifica per tutti quegli utenti che prediligono la fluidità e la rapidità piuttosto che la pura qualità grafica. Partendo dalle caratteristiche essenziali, si tratta di un monitor da 24 pollici di diagonale con design curvo e risoluzione Full HD di 1920 x 1080 pixel. Se da una parte, quindi, la risoluzione Full HD è già presente sulla maggior parte dei monitor in commercio, anche di fascia economica, dall’altra questo modello può vantare una fluidità di altissimo livello. Parlando proprio di questo aspetto, Asus VG24VQE presenta una frequenza di aggiornamento di ben 165 Hz, con un tempo di risposta di 1 ms che si concretizza in un’immagine fluida e priva di input lag. Una soluzione, quindi, particolarmente adatta a quei videogiocatori che si divertono con titoli multiplayer e votati al competitivo. Per poter supportare al meglio queste caratteristiche, il monitor integra il supporto a diverse tecnologie come, ad esempio, AMD FreeSync Premium. Questa tecnologia permette, nello specifico, di stabilizzare la fluidità delle immagini in assenza di un blocco nel framerate massimo. Il risultato è un gameplay fluido e privo di tearing, anche in presenza di variazioni molto nette nel framerate minimo e massimo. Un altro accorgimento pensato per i giocatori competitivi è il sistema Shadow Boost. Si tratta, in questo caso, di una tecnologia che permettere di rendere maggiormente visibili le aree più scure dell’ambientazione di gioco, in modo da poter scovare segreti o nemici in punti prima poco visibili. Per quanto riguarda le possibilità di collegamento video del monitor, sul retro sono presenti una porta DisplayPort in versione 1.2, due porte HDMI 1.4 ed un’uscita audio con jack da 3,5 mm per il collegamento di cuffie ed altoparlanti esterni.
Asus VG24VQE in pillole:
- Monitor da gaming da 24 pollici
- Design curvo e risoluzione Full HD
- Refresh rate di 165 Hz con tempo di risposta di 1 ms
- Compatibile con AMD FreeSync Premium
Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ...
Leggi tutto