Tra i diffusori audio di RCF, il modello RCF Art 915-A rappresenta una delle soluzioni migliori non solo per potenza, ma anche per versatilità. Rispetto ai modelli più economici, come ad esempio RCF ART710A, questo modello può essere impiegato in diverse situazioni, dagli eventi sul palco fino all’installazione fissa, sia in modalità stand-alone, sia in accoppiata con un subwoofer o un monitor da palco. Partendo dal design, questo diffusore è caratterizzato da un cabinet molto elegante, realizzato con un materiale composito in polipropilene, che lo rende facile da trasportare, ma altrettanto resistente una volta montato. Per quanto riguarda la gestione sonora, RCF Art 915-A è composto da un woofer da 15 pollici, un driver a compressione da 1,75 pollici ed un amplificatore a due canali da 2100 W. Quest’ultimo aspetto non è assolutamente da sottovalutare, in quanto è possibile utilizzare il diffusore senza amplificatori esterni anche all’aperto e sulle lunghe distanze, mantenendo sempre la massima precisione sonora. Il circuito d’ingresso per il collegamento di mixer o strumenti musicali è realizzato per garantire la totale assenza di rumore, in modo da fornire un segnale sempre estremamente preciso all’amplificatore. In fase di progettazione, inoltre, RCF ha dotato questo modello di nuovi algoritmi proprietari per il bilanciamento del suono. Con le tecnologie RCF Firphase e Bass Mootion Control, infatti, il suono risulta sempre ben calibrato per aumentare al massimo la qualità della voce senza sacrificare la potenza e la profondità delle basse frequenze. Per quanto riguarda il trasporto, infine, è presente sul lato una comoda maniglia, mentre è acquistabile separatamente una protezione imbottita realizzata appositamente da RCF per questo modello.
RCF Art 915-A in pillole:
- Diffusore attivo con amplificazione a 2100 W
- Cabinet in materiale composito in polipropilene
- Circuito d’ingresso riprogettato per l’assenza di rumore
- Algoritmi proprietari per il migliore bilanciamento del suono
Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ...
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