Razer Basilisk Ultimate: mouse da gaming top di gamma

Di Vittorio Pipia 21 Gennaio 2020
Basilisk Copertina

Razer ha una lunga tradizione per quanto riguarda le periferiche da gaming, soprattutto con i mouse che da tradizione adottano i nomi di vari serpenti. Il Basilisk è il basilisco, una creatura leggendaria nota anche come re dei serpenti in grado di pietrificare o uccidere le proprie vittime con un solo sguardo. Se alla denominazione Basilisk aggiungiamo anche Ultimate, è chiara l’intenzione dell’azienda di offrire un prodotto che non teme la concorrenza e che si pone anzi come uno tra i migliori, se non il migliore, mouse dedicato al mondo dei videogiochi.

Razer Basilisk Ultimate

Nella parte laterale di Razer Basilisk Ultimate ci sono tre pulsanti personalizzabili.

Sono diverse le caratteristiche ereditate dal primo Razer Basilisk, ma si aggiunge adesso una pratica docking station, la connettività wireless, un’ottima autonomia e un sensore ottico in grado di raggiungere i 20.000 DPI. Non manca anche l’illuminazione RGB completamente personalizzabile, sia sul mouse che sulla docking station e un software di gestione, Razer Synapse, tra i più completi attualmente disponibili.

Caratteristiche di fascia altissima, che vengono proposte con un prezzo di circa 189,99 euro, ben più alto rispetto a prodotti come il Logitech G903, Logitech G502 Hero e tante altre alternative.

Lo abbiamo provato per alcune settimane e siamo dunque pronti a raccontarvi come va nella nostra recensione.

Confezione e materiali

Voto: 9/10

La confezione è la classica di Razer, contraddistinta dai colori nero e verde. All’interno oltre al mouse troviamo il ricevitore wireless USB, un cavo micro-USB da 1,8 metri telato, la docking station per la ricarica con illuminazione RGB.

Tutto è realizzato in plastica opaca molto solida e ogni elemento presenta un assemblaggio certosino. Il mouse è dotato di ben 11 pulsanti, programmabili tramite software. Essendo un mouse maggiormente indicato per giochi FPS, è anche presente un pulsante nella parte anteriore che quando premuto consente di abbassare i DPI, in modo da avere maggiore precisione. Tale pulsante può anche essere regolato in lunghezza tramite l’accessorio fornito in confezione, oppure essere rimosso a seconda della tipologia d’uso.

Basilisk Ultimate parte inferiore

Nella parte inferiore il sensore, la ghiera per la regolazione della resistenza, pulsante di accensione e pulsante per selezione profili.

Come il Basilisk di prima generazione, nella parte inferiore è presente una ghiera che consente di regolare la resistenza dello scroller. L’utente potrà così decidere se udire in maniera distinta i click durante lo scorrimento e attuare un’elevata forza, oppure se avere una ghiera completamente silenziosa e declicata.

È un mouse solo per destrorsi, che pesa un po’ di più della concorrenza non wireless, ovvero 109 grammi. La maggior parte dei mouse cablati dedicati ai videogiochi ha un peso compreso tra gli 80 e i 100 grammi, ma le batterie portano ad alcuni compromessi.

Funzioni e software

Voto: 9/10

La docking station inclusa permette non solo di ricaricare il mouse semplicemente appoggiandolo sopra, ma integra al suo interno anche una porta USB dove inserire il ricevitore wireless. In questo modo, nel caso per necessità ci si ritrovi a dover portare con sé mouse e docking station, l’utente avrà sempre tutto il necessario a portata di mano.

Basilisk su dock

Il Basilisk Ultimate appoggiato sulla sua dock di ricarica.

La docking station ha nella parte inferiore alcuni pad in silicone che permettono alla stessa di non muoversi durante l’utilizzo, mentre davanti c’è la porta micro-USB. È un peccato non vedere, su una periferica di fascia alta all’alba del 2020, una USB di tipo C, ma l’azienda sembra restia ad adottare il nuovo standard, perlomeno su mouse, cuffie e tastiere.

Il Razer Basilisk Ultimate viene venduto anche senza la docking station, ma ne sconsigliamo l’acquisto in questa variante in quanto la dock risulta davvero comoda nell’uso quotidiano. Nel giro di pochi giorni ci si abitua infatti a lasciare il mouse sulla dock a caricare quando si termina l’uso, cosa che ce lo farà trovare sempre carico. L’autonomia varia molto a seconda degli effetti di illuminazione scelti. Con tutti i LED RGB accesi si arriva a circa una trentina di ore, mentre se decidiamo di usare il mouse senza l’illuminazione possiamo arrivare tranquillamente alla settimana di utilizzo.

Docking Station

I due contatti magnetici assicurano una ricarica veloce.

Il software è il classico Razer Synapse 3.0, che consente di gestire tutte le impostazioni del mouse, tra cui l’illuminazione, le Macro e tanti altri parametri. Una novità di questo mouse è il lift-off asimmetrico: l’utente può infatti selezionare non solo la distanza minima di tracciamento quando si solleva il mouse, ma anche a che distanza riprendere il tracciamento. Si tratta di una possibilità molto particolare che vediamo per la prima volta su un mouse dedicato al gaming. Certo rimane qualche dubbio sulla reale utilità, ma probabilmente nel gaming competitivo questa feature potrebbe fare la differenza per un miglior controllo durante i movimenti più frenetici.

Sempre dal software si possono effettuare gli aggiornamenti software, sincronizzare gli effetti di luce con altre periferiche Razer e con le lampadine Philips HUE.

Impressioni d’uso

Voto: 9/10

Il mouse risulta molto comodo nell’uso quotidiano. Il design lo rende più adatto a chi ha le mani grandi e usa una presa di tipo palm-grip, ovvero chi è solito appoggiare tutto il palmo della mano sul mouse. La parte laterale sinistra ha poi una comoda sede in cui appoggiare il pollice, consentendo di raggiungere agevolmente i pulsanti laterali. Non mancano poi degli inserti gommati per aumentare il grip.

Impugnatura Basilisk Ultimate

Razer Basilisk Ultimate offre un’impugnatura confortevole.

La possibilità di avere dei DPI così elevati lo rende eccezionale non solo per l’uso lavorativo, ma anche nella gestione di grandi monitor o proiettori, oltre che a permettere una migliore personalizzazione dei DPI a seconda delle proprie esigenze. Personalmente abbiamo impostato 5 profili a 800, 1200 (le due impostazioni più usate) 1600, 2000 e 2400 DPI. Per passare dall’uno all’altro è sufficiente premere il pulsante posizionato subito dietro lo scroller, anch’esso personalizzabile.

Nell’uso gaming, pur non essendo chi vi scrive un giocatore professionista, abbiamo notato un tracciamento estremamente preciso, sia in modalità wireless che in modalità cablata. Non c’è il minimo accenno di accelerazione laterale e la possibilità di personalizzare la distanza minima di tracciamento permette di cucirsi addosso il comportamento del mouse.

Conclusioni

Voto: 9/10

Razer Basilisk Ultimate è un mouse praticamente senza compromessi. Certo i 189,99 euro del listino sono davvero tanti, ma chi vuole il meglio delle tecnologie attualmente disponibili sul proprio mouse, da usare sia nei giochi che nell’uso lavorativo, con un’estrema possibilità di personalizzazione e la versatilità della connettività wireless, difficilmente troverà prodotti con caratteristiche simili. A tutto questo si aggiunge la possibilità di poter regolare la resistenza della ghiera centrale, più unica che rara nell’intero mercato dei mouse dedicati ai videogiocatori.

Pubblicato il 21 Gennaio 2020
Vittorio Pipia
Vittorio Pipia

Nato nel 1992 ho sempre avuto una grande passione per i motori e per la tecnologia, passioni che ho poi sempre coltivato fino a farle diventare parte del mio lavoro. Da circa 6 anni provo, analizzo diversi prodotti delle più svariate categorie, dall’intrattenimento audio-visivo fino agli elettrodomestici passando per la domotica. Analisi che condivido poi online in diversi modi, con...Leggi tutto

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