Tutti conoscono Google per il suo prodotto più importante: il motore di ricerca. Digitare una parola chiave su quell’iconica barra e trovare subito le risposte alle proprie domande in effetti non è mai stato così facile. La storia di Google è però costellata di tantissimi altri prodotti software come Chrome, Drive, Traduttore, Gmail e Maps, che milioni di persone usano ogni giorno.
Google produce anche tantissimi prodotti fisici: dai chromebook per lo studio e lavoro agli smartphone Pixel, ai device di casa connessi come Google Home e Home Mini, Nest Audio, Nest Mini, Nest Hub e Chromecast, che trasforma le TV tradizionali in Smart TV.
Un colosso che fa parte della holding Alphabet, che racchiude in sé una lunga lista di altre società tra cui Waymo, concentrata nello sviluppo di auto a guida autonoma e Calico, azienda di ricerca e sviluppo biotecnologico.
Tutto però è iniziato in una camera di uno studentato all’università di Stanford. Ecco la storia di Google.
Nel 1995 Larry Page stava valutando la sua iscrizione alla scuola di specializzazione alla Stanford University, negli USA. Lo studente Sergey Brin era stato incaricato di fargli visitare l’università. Si dice che inizialmente non erano d’accordo su molte cose, ma solo un anno dopo il loro incontro, quando i due erano ancora dottorandi a Stanford, crearono nella camera del loro studentato un motore di ricerca, basato su un algoritmo che era in grado non solo di catalogare i risultati in base a quanto una parola fosse cercata, ma utilizzava i link per riuscire a stabilire l’importanza delle singole pagine all’interno del World Wide Web. L’algoritmo prese il nome di PageRank, mentre chiamarono Backrub il motore di ricerca.
Backrub fu subito dopo ribattezzato col nome di Google. Nacque un errore di ortografia di “googol” e il significato di questo nome deriva dal gioco di parole che si basa sull’espressione matematica che rappresentava il numero 1 seguito da 100 zeri. L’obiettivo dei due era di creare un motore di ricerca per “organizzare le informazioni di tutto il mondo e renderle universalmente accessibili e utili”. Google è andato online il 15 settembre del 1997 e da allora ha letteralmente cambiato il mondo e il modo con cui tutti accedono alle informazioni.
Google ai suoi inizi era quindi una piccola startup del web, certamente con grandi potenzialità: il primo finanziamento arrivò da investitori della Silicon Valley. Era l’agosto del 1998 e Andy Bechtolsheim, co-fondatore di Sun, finanziò Google con 100.000 dollari: ciò sancì la nascita di Google Inc. Grazie a questo finanziamento i due si trasferirono nel loro primo ufficio: un garage a Menlo Park, in California, della loro amica in comune Susan Wojcicki, che ora è la CEO di YouTube.
Google all’inizio della sua storia era parecchio anticonformista: dal primo server costruito con i mattoncini Lego allo slogan “Don’t be evil” (in italiano “Non essere cattivo”), sono susseguiti giorni e notti di duro lavoro in quel garage. Proprio nel 1998 nasce il primo “Doodle“, cioè una rivisitazione in chiave artistica dello storico logo Google, che pure si è evoluto nel corso degli anni. Il primo in assoluto è stato un omino stilizzato che segnalava agli utenti che tutto lo staff non era al lavoro, ma all’eccentrico Festival del Burning Man, che si tiene nel deserto. La tradizione dei Doodle continua fino ad oggi per festeggiare date importanti e personalità della letteratura, scienza e molto altro.
Nel 1999 Brin e Page decisero di vendere Google a Excite: chiesero un milioni di dollari (una cifra ridicola rispetto al valore attuale di Google). Il CEO rifiutò l’acquisizione, commettendo forse l’errore più grande della sua vita. Negli anni successivi Google sembrava inarrestabile: arrivarono ulteriori assunzioni e l’espansione, con il trasferimento nell’attuale sede di Mountain View, in California, chiamata “Googleplex”.
Nel frattempo gli utenti del motore di ricerca Google crescevano sempre di più, grazie alla semplicità della sua interfaccia, facilità d’uso ed efficacia. Solo nel 2000 la società ha cominciato a vendere annunci associati alle parole chiave di ricerca, quello che sarà conosciuto come Google AdWords e attualmente Google Ads, ancora un punto di riferimento per gli introiti del colosso. Nel 2004 invece avviene lo sbarco di Google in borsa: un successo che grazie agli investimenti portò la valutazione dell’azienda a 27 miliardi di dollari. Dopo la IPO, sia i fondatori Sergey Brin e Larry Page che l’amministratore delegato Eric Schmidt chiesero che il loro stipendio base venisse ridotto a 1 dollaro, del resto guadagnavano con altro.
Tra le acquisizioni importanti che hanno definito la società c’è sicuramente quella di YouTube nel 2006, comprata da Google per 1,67 miliardi di dollari, mentre nel 2015 ci fu l’acquisizione di DoubleClick, che espanse le conoscenze dell’azienda riguardo la pubblicità online. Da allora le acquisizioni sono state sempre più frequenti e strategiche: Motorola nel 2011 per 12,5 miliardi di dollari (poi rivenduta a Lenovo) e l’allora startup Waze per 1 miliardo di dollari.
Google già dal 2003 contribuì poi allo sviluppo del sistema operativo open source Android, che acquistò nel 2005 per “soli” 50 milioni di dollari. Android debuttò ufficialmente quell’anno sul telefono HTC Dream: oggi è il sistema operativo più conosciuto e al mondo ed è il cuore software di quasi tutti gli smartphone, a parte gli iPhone ovviamente. Il 2011 invece coincise con l’arrivo di Google+, un social network che inizialmente ebbe un buon successo, ma che poi si rivelò fallimentare: non fu il primo esperimento social della società a finire nell’oblio, infatti dopo pochi anni è stato chiuso.
Negli anni successivi sono arrivati anche i prodotti fisici, tra cui gli indimenticabili smartphone e tablet Nexus, prodotti da LG e HTC, sostituiti poi dalla linea Pixel.
Google oggi è un colosso del business mondiale: nel corso della sua storia ha dovuto, anche per la sua grandezza e influenza, affrontare sfide legali, legate alla privacy e pratiche anti-concorrenziali. Solo nel 2020 ha comunque superato i 1.000 miliardi di dollari di valore: è una società con una potenza tentacolare in tantissimi campi e che continua a innovare nel settore dell’intelligenza artificiale con l’Assistente Google e non solo, nel motore di ricerca, nei dispositivi di elettronica di consumo e molto altro.
Nella sua storia più che ventennale ha lanciato tantissimi prodotti e progetti: da Project Loon per portare la connessione internet in aree poco sviluppate a Google Fiber, passando anche per molti progetti non andati a buon fine, come ad esempio i Google Glass (almeno per il mercato consumer). Il futuro dell’azienda è comunque più roseo che mai.
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