La serie Canvio degli hard disk esterni di Toshiba conta al suo interno anche un modello molto particolare, pensato in maniera specifica per tutti i giocatori che necessitano di espandere la memoria delle proprie console da gioco. Si tratta del modello Toshiba Canvio Gaming, un’unità esterna ideata per gestire il flusso di dati continuo dei giochi archiviati esternamente rispetto all’hard disk interno di Xbox o PlayStation. Questo prodotto è disponibile in tre varianti differenti, in base al taglio di memoria: 1 TB, 2 TB e 4 TB. La caratteristica peculiare, in questo caso, è rappresentata dal firmware appositamente sviluppato per far girare in maniera continua l’hard disk senza standby automatici, in modo da caricare rapidamente i giochi e farli girare tranquillamente anche durante sessioni di gioco particolarmente lunghe. Altri modelli, infatti, permettono questo tipo di attività solo quando supportati da un alimentatore dedicato. Toshiba Canvio Gaming, al contrario, permette un’attività intensiva anche senza alimentazione indipendente, prendendo la corrente necessaria direttamente tramite bus USB con la connessione diretta alla console. Naturalmente, è possibile utilizzare il dispositivo come unità di memoria esterna per il proprio PC, con alcune accortezze. Nel caso si sia già configurato l’hard disk su console, infatti, è possibile collegare l’unità al PC unicamente dopo una nuova formattazione, andando quindi a perdere tutti i giochi installati in precedenza. Il design è piuttosto classico, con una scocca esterna nera che non si distacca dai modelli tipici del brand, e con un hard disk integrato da 2,5 pollici in formato slim, facilitando in questo modo il trasporto senza troppo ingombro.
Toshiba Canvio Gaming in pillole:
- Hard disk esterno portatile per gaming
- Tagli di memoria da 1, 2 e 4 TB
- Connessione USB 3.0 ad alta velocità compatibile anche con USB 2.0
- Modalità “sempre attivo” per le migliori prestazioni in gioco
Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ...
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