Potenza, efficienza e comodità: guida all’acquisto del ferro da stiro
Un ferro da stiro di qualità ci permette di lavorare meglio e faticare meno. Di modelli in commercio ce ne sono tanti, anche a partire da 20 euro circa. Ma, giocoforza, un ferro da stiro a vapore di tale tipologia non reggerà il confronto con prodotti più evoluti e potenti. Oltre alle prestazioni, molti altri sono gli aspetti da considerare in fase di scelta. Pensiamo, ad esempio, al comfort dell'impugnatura, al peso e ai consumi. Abbiamo voluto riassumere tutto in questa guida, con lo scopo di offrire informazioni chiare per effettuare un acquisto senza rimpianti.
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Indice
Come scegliere il ferro da stiro
Quanto costa un ferro da stiro?
Il funzionamento del ferro da stiro
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Come scegliere il ferro da stiro
Ecco in sintesi i punti chiave per cominciare la ricerca del nuovo ferro da stiro:
Con o senza caldaia – I classici ferri da stiro a vapore con serbatoio integrato offrono un’autonomia piuttosto ridotta poiché contengono dai 150 ai 600 ml di acqua. I ferri da stiro con caldaia esterna, invece, assicurano tante ore di lavoro ininterrotto, ospitando come minimo un litro d’acqua. Il risvolto della medaglia, però, è tutto legato al peso e alle dimensioni complessive che si fanno notevolmente superiori.
Potenza e quantità di vapore – Fra le specifiche tecniche da tenere in considerazione, queste sono davvero imprescindibili. La potenza, infatti, è direttamente proporzionale alla velocità di riscaldamento, partendo da 1000 W per superare anche i 2400. La quantità di vapore, invece, ci dice quanto ne verrà prodotto al minuto. I valori relativi all’erogazione continua ruotano attorno ai 30 g/min mentre il colpo di vapore assicura una spinta che può anche toccare i 500 g/min.
Materiali costruttivi – A incidere non poco sul peso e le prestazioni è il materiale con cui è realizzata la piastra. L’acciaio si comporta sempre bene ma non eccelle per leggerezza, al contrario dell’alluminio. Molto utilizzati sono anche il teflon e la ceramica che brillano, rispettivamente, per antiaderenza e delicatezza. E fanno registrare un peso abbastanza contenuto.
Consumi – In assenza di un’etichetta energetica che attesti l’efficienza dei ferri, è necessario valutare i consumi attraverso la potenza. Ma non solo: alcuni modelli, infatti, sfruttano la funzione ECO per risparmiare un po’ di risorse. E se dotati di sistema anticalcare, lavorano sempre in modo ottimale evitando dispersioni di energia.
Quanto costa un ferro da stiro?

Stirare è un'operazione quotidiana che non molti trovano divertente. L'utilizzo prolungato del ferro da stiro, infatti, oltre a risultare ripetitivo, può affaticare la mano e il polso. È pur vero che, salendo di livello, il mercato si riempie di modelli molto potenti che ci consentono di accorciare sensibilmente i tempi e lavorare con maggiore efficacia. È questo il caso del ferro da stiro con caldaia che offre, in linea generale, prestazioni migliori della controparte con serbatoio interno. Anche nella seconda categoria, comunque, non mancano prodotti premium che possono contare su tecnologie innovative per consumare meno e rendere di più. Per un buon ferro da stiro a vapore, la spesa può anche superare i 100 euro. Ma, se la nostra priorità è risparmiare, in commercio sono reperibili modelli da 20 euro. Tutto dipende dall'utilizzo che ne faremo, in particolare da quanti e quali capi intendiamo stirare. Per venire incontro alle esigenze di tutti, abbiamo selezionato i ferri più interessanti, suddividendoli in tre categorie di prezzo. Parleremo di fascia economica entro i 40 euro; media da 40 a 80 euro; alta oltre tale soglia.
(Dati aggiornati a gennaio 2025 e soggetti a variazione nel tempo)
(Dati aggiornati a gennaio 2025 e soggetti a variazione nel tempo)
Fascia economica (entro 40 euro)
Per le operazioni di stiratura saltuarie e di breve durata, i ferri da stiro entro 40 euro sono più che adeguati. Parliamo di modelli entry-level robusti e affidabili, seppure un po’ limitati per autonomia. È questo il caso del Philips DST3010, un ferro essenziale che sfodera un ottimo rapporto qualità-prezzo. Piuttosto leggero e maneggevole, mette in campo 2000 W di potenza, non brillando per velocità di riscaldamento ma facendo registrare bassi consumi energetici. Simile a livello estetico, il ferro da stiro Braun TexStyle 3 è, però, più potente. Con 2300 W a disposizione, infatti, è pronto all’uso pochi minuti dopo averlo collegato alla presa di corrente. Adatto anche per le rifiniture grazie alla punta di precisione, scorre con grande facilità per via della piastra in ceramica. E riesce a gestire bene anche la stiratura verticale. Per questa particolare operazione, però, è difficile battere un modello appositamente progettato, come il Rowenta Pure Pop. Ferro da stiro verticale leggero e pratico, è disponibile in tante colorazioni allegre, fra cui il giallo e il corallo. Accompagnato da una funzionale sacca da viaggio, è una vera e propria ancora di salvataggio quando siamo lontani da casa (nel Magazine di Trovaprezzi.it, I migliori ferri da stiro da viaggio). Concludiamo al limite della fascia media con Rowenta Express Steam, un modello da 2500 W che non si fa mancare l’impugnatura ergonomica, il sistema anticalcare e un notevole colpo vapore da 160 g/min.
Fascia media (da 40 a 80 euro)
Superata la soglia dei 40 euro, il segmento si fa più variegato, allargandosi anche ai ferri da stiro con caldaia esterna. Cominciamo proprio da qui, presentando due modelli che si mettono in luce per potenza e autonomia. Ariete 5571 Steam Power Easy rappresenta l’approccio più immediato alla stiratura di livello superiore. Piuttosto rapido a scaldarsi grazie ai 2400 W a disposizione, risulta molto scorrevole sui capi per via della piastra in ceramica. Ma il vero punto di forza è il serbatoio da 1,8 l, una benedizione per chi stira tante ore di fila. Discorso simile per il Braun CareStyle 1 che, a fronte di una capacità lievemente inferiore, eleva la quantità di vapore erogato che arriva a 340 g/min col colpo vapore. Spinto da una pressione di 5,5 bar, elimina le pieghe con un solo passaggio. Molto buono anche il peso che supera di poco i 2,6 kg. Anche a chi cerca una soluzione più compatta, abbiamo dedicato due prodotti. Philips DST3041 è un classico ferro da stiro con serbatoio integrato da 300 ml. Sopra la media, però, si pone la potenza che raggiunge i 2600 W. Ma anche il colpo vapore da 200 g/min colloca questo modello in una posizione di rilievo. Leggero e agile su colletto e bottoni, è disponibile in grigio scuro o viola. Chiudiamo la carrellata di fascia media con il Polti Vaporella Quick & Comfort, uno dei più comodi della categoria. Dotato di impugnatura con cuscinetto soft-touch, causa pochissimo stress al polso e alla mano. Forte di una robusta piastra in acciaio inox con disposizione dei fori ottimizzata, il ferro pesa solo 1,3 kg.
Fascia alta (oltre 80 euro)
Quando la stiratura diventa un’attività frequente o, addirittura, una professione, occorre munirsi dei giusti strumenti, così da portare a casa il lavoro in modo veloce e con minore sforzo. La fascia alta è il regno dei ferri da stiro con caldaia esterna. Tuttavia, abbiamo inserito anche un tradizionale modello con serbatoio, ovvero il Rowenta DW9411D1. Difficile da battere per potenza, si scalda in pochi secondi grazie ai 3000 W a disposizione. Provvisto di avanzato sistema anticalcare e piastra in acciaio con ben 400 fori, eroga un colpo vapore da 250 g/min. Entrando nel terreno dei modelli con caldaia, ecco spuntare l’ottimo Philips GC6815, un ferro maneggevole con serbatoio da oltre un litro. Spinto da una pressione di 6 bar, il colpo vapore raggiunge un valore massimo di 360 g/min. E tre morbidi piedini gommati lo tengono ben saldo all’asse da stiro. Ancora più prestante, Polti Vaporella Instant eroga il vapore a ben 8 bar. Rapidissima a entrare in temperatura, la caldaia ospita anche un pratico vano in cui riporre il cavo quando non in uso. Chiudiamo nel modo migliore con il Braun CareStyle 5, punta di diamante del celebre marchio tedesco. Reso efficiente da un avanzato sistema di autospegnimento, offre un’autonomia record grazie al serbatoio per l’acqua da 2 litri che può essere estratto per facilitare le operazioni di riempimento.
Il funzionamento del ferro da stiro

La resistenza elettrica è il cuore del ferro da stiro ed è posta, di solito, appena sopra la piastra. Responsabile del riscaldamento della piastra stessa, entra in funzione non appena inseriamo la spina nella presa elettrica. Parliamo di un'operazione graduale, che richiede alcuni minuti per giungere a compimento. Per tale motivo, conviene sempre partire dai tessuti delicati che richiedono temperature più basse, procedendo man mano con i capi meno bisognosi di attenzioni. Sotto la maniglia del ferro da stiro a vapore, trova posto un disco da ruotare per aumentare o diminuire il calore. L'impugnatura, realizzata con materiali antiscivolo (fra cui spicca il sughero), ci permette di manovrare il ferro e, nello stesso tempo, azionare il grilletto che attiva il colpo di vapore. In più, una seconda manopola posta nella parte alta del ferro ci dà modo di regolarne l’intensità, fondamentale per eliminare le pieghe con efficacia. Il serbatoio per l'acqua, invece, è collocato nella parte frontale. Ma nel caso del ferro da stiro con caldaia, lo troveremo separato. Infine, premendo la manopola che ci permette di regolare la temperatura del vapore, è possibile spruzzare dell'acqua direttamente sugli abiti per inumidirli e agevolare la stiratura.
Ferri con o senza caldaia: pro e contro
La scelta del ferro da stiro dipende dall'utilizzo che ne andremo a fare. Stiriamo a lungo e di frequente o solo sporadicamente? A seconda della risposta, potremo optare per un ferro da stiro a caldaia oppure no. Vediamo insieme in cosa differiscono le due tipologie, mettendo in risalto i relativi pro e contro.
Ferro da stiro con caldaia
Nella caldaia l'acqua viene riscaldata producendo il vapore, fondamentale per eliminare le pieghe. Nel ferro da stiro con caldaia, l’operazione avviene all'esterno, in un apposito contenitore collegato alla piastra. Il vapore che qui si forma è di tipo secco e assicura risultati più veloci ed efficaci nella stiratura. Ma non solo, la grande quantità di acqua che la caldaia è in grado di contenere, ci permette di stirare anche per molte ore di seguito, senza preoccuparci di aggiungerla nuovamente. Ferri del genere sono spesso pensati per l'uso professionale perché coniugano potenza, efficacia e autonomia. Inoltre, il ferro in sé, essendo privo di acqua all'interno, risulta più leggero e maneggevole. Di contro, però, emergono alcune problematiche legate alle dimensioni. Parliamo, per l'appunto, di macchine ingombranti che richiedono un notevole spazio in cui essere riposte. E che, quindi, non sono indicate se viviamo in piccoli appartamenti, magari senza sgabuzzino. Infine, come tralasciare l'aspetto economico? Un ferro da stiro del genere, infatti, ha un costo medio superiore rispetto ad un modello senza caldaia.
Ferro da stiro senza caldaia
Ferro da stiro senza caldaia
Colorati, pratici e più economici, i ferri da stiro senza caldaia rappresentano la scelta ideale per chi si dedica alla stiratura con minore continuità, anche praticando sessioni più brevi. Il vapore si forma all'interno del ferro, dal contatto con la resistenza elettrica che scalda l’acqua. Ma il serbatoio presente a bordo ha una capacità nettamente inferiore. Se i modelli con caldaia possono anche superare il litro, questi si attestano di solito sui 300 ml. La conseguenza principale è che dovremo rabboccare l'acqua con una certa frequenza durante le fasi della stiratura. Inoltre, il vapore originato sarà particolarmente umido e, quindi, meno efficace nell'appiattire le pieghe. Anche il peso di queste soluzioni è tendenzialmente più elevato, gravando maggiormente sull’affaticamento della mano. Di contro, però, le dimensioni contenute lo rendono più pratico da riporre. Senza contare che ferri del genere sono più silenziosi dei fratelli con caldaia.
Ferri da stiro con caldaia più apprezzati:
Polti Vaporella 535 ECO Pro
Rowenta Compact Steam Pro
Rowenta Turbosteam
Polti Vaporella 535 ECO Pro
Rowenta Compact Steam Pro
Rowenta Turbosteam
Specifiche tecniche principali
Se siamo indecisi fra due o più modelli, le specifiche tecniche del ferro da stiro possono rappresentare l'ago della bilancia. A parità di prezzo, infatti, ci consentono di capire quale ferro sia il più performante. Potenza, capacità del serbatoio e quantità di vapore erogato sono le più importanti. Vediamole meglio insieme.
Potenza
Si esprime in Watt (W) e mostra in modo chiaro la capacità del ferro da stiro a vapore di produrre calore. Maggiore è il valore della potenza assorbita e migliori saranno le performance in quanto a velocità. E ciò, oltre a consentirci di stirare pochi minuti dopo aver infilato la presa, determina anche la qualità del vapore. Una temperatura superiore, infatti, offre risultati migliori contro le pieghe. 2000 W è la potenza minima per un buon ferro da stiro, per un modello che sia al contempo efficace e non troppo energivoro. Sì perché il numero di Watt assorbiti è direttamente proporzionale a quello dei consumi elettrici. In tal senso, oltrepassare tale soglia produrrà un costo in bolletta via via più sostanzioso.
Capacità del serbatoio
Qui parliamo della quantità di acqua che è possibile inserire nel serbatoio e che, una volta passata allo stato gassoso, sarà parte integrante del processo di stiratura. Naturalmente, si tratta di acqua distillata, a meno che il ferro non offra una specifica funzione anticalcare. I modelli standard, senza serbatoio esterno, prevedono una capacità media di 300 ml, in grado di assicurare all'incirca un'ora di autonomia. Ma esistono in commercio modelli con serbatoio fino a 600 ml. Per chi cerca tanta autonomia in più, la scelta non può che ricadere su un ferro da stiro con caldaia. In questo caso, infatti, grazie a una capacità quasi sempre superiore al litro, è possibile lavorare per molto tempo senza bisogno di aggiungere acqua.
Quantità di vapore erogato
Oltre al livello termico del vapore, di fondamentale importanza è come questo viene fatto fuoriuscire. L'erogazione continua è la quantità di vapore prodotto dal ferro costantemente. Il colpo di vapore (o supervapore), invece, è un getto molto più potente da attivare manualmente quando siamo di fronte alle pieghe più difficili da appianare. In entrambi i casi, la quantità di vapore si misura in grammi al minuto (g/min), partendo da un minimo di 20 per l’erogazione continua per arrivare anche a 500 azionando il colpo di vapore. A gestire l’erogazione è la pompa del ferro, la cui pressione influenza direttamente le prestazioni. Misurabile in bar, un valore pari a 3 garantisce un buon comportamento generale. Ma un ferro da stiro professionale può anche toccare quota 15 bar.
Ferri da stiro potenti e performanti:
Rowenta VR8317
Braun CareStyle 5 IS 5245 BL
Rowenta Compact Steam Pro
Rowenta VR8317
Braun CareStyle 5 IS 5245 BL
Rowenta Compact Steam Pro
Il ruolo chiave della piastra
Quando si parla di ferro da stiro, vapore è sinonimo di scorrevolezza. Proprio per questo, la piastra è provvista di tanti piccoli forellini dai quali il vapore fuoriesce e permea i tessuti da stirare. Un ferro con i fori disposti in modo omogeneo sulla piastra assicura una buona scorrevolezza generale ma alcuni modelli pensati per i lavori di rifinitura prevedono molti fori aggiuntivi sulla punta. Anche la forma della piastra è determinante in tal senso. Un ferro da stiro a vapore particolarmente largo, ad esempio, è perfetto per lavorare su tessuti di grandi dimensioni, quali lenzuola o tende. Un ferro più allungato e con la punta stretta, invece, si comporta meglio negli spazi fra un bottone e l'altro o per stirare il colletto della camicia. In ogni caso, l'aspetto che conta di più per ottenere una buona stiratura è il materiale con cui la piastra è costruita. In commercio troviamo modelli in acciaio, alluminio, teflon e ceramica. L'acciaio è molto resistente e conduce il calore ottimamente. Di contro, però, è più pesante degli altri. Più leggero risulta l'alluminio che se la cava bene con le rifiniture. Scorrevolezza, conducibilità e antiaderenza, poi, sono i punti di forza del teflon, mentre la ceramica dà il meglio con i capi delicati. In conclusione, non è possibile decretare il ferro da stiro migliore basandosi solo sui materiali costruttivi perché ognuno di questi è dotato di peculiari proprietà.
Ferri da stiro di qualità con piastra in ceramica:
Imetec Intellifast 9030
Imetec Eco Perfect (9017)
Braun IS1514VI
Imetec Intellifast 9030
Imetec Eco Perfect (9017)
Braun IS1514VI
Ferri con cavo o modelli cordless?
Resistente e spesso, il materiale che riveste il filo del ferro da stiro a vapore lo protegge da bruciature accidentali dovute al contatto con la piastra. Realizzato in corda o plastica dura, è però soggetto a frequenti ingarbugliamenti. Per porre rimedio a tale criticità e rendere l'operazione di stiratura più agevole, sono stati introdotti i ferri da stiro cordless, ovvero senza fili. Il meccanismo è molto simile a quello degli omonimi telefoni di casa, dotati di dock per la ricarica. Il ferro da stiro senza filo, infatti, entra in carica ogni qual volta lo poggiamo sulla propria pedana. Non appena pronto, è possibile cominciare a lavorare, potendo contare su un’autonomia di circa 25/30 secondi. Una volta esaurita, basterà riposizionare il ferro sulla base di ricarica e attendere pochi istanti prima della nuova sessione di stiratura. Questo tipo di tecnologia è applicabile solo ai modelli con serbatoio interno mentre il ferro da stiro con caldaia rimane obbligatoriamente provvisto di cavo per permettere il passaggio del vapore dall'unità principale al ferro stesso.
Funzioni aggiuntive
Ecco di seguito alcune delle funzioni aggiuntive più interessanti in un ferro da stiro a vapore. Parleremo di vapore verticale, sistema antigoccia, funzione anticalcare e modalità ECO.
Vapore verticale
Normalmente, quando mettiamo il ferro da stiro in posizione verticale, l'erogazione del vapore si interrompe. Così facendo si limitano gli sprechi energetici e si evita di consumare inutilmente l'acqua nel serbatoio. Ma esistono modelli che permettono al vapore di fuoriuscire anche se la punta è rivolta verso l'alto. Un ferro da stiro verticale, ad esempio, ci consente di stirare un vestito appeso o, magari, delle tende senza per forza doverle staccare dai bastoni. Forti del caratteristico design a pistola, gli stiratori verticali sono pratici, leggeri e facili da trasportare.
Sistema antigoccia
Stirando capi delicati a temperature basse si corre il rischio di farvi cadere qualche goccia d'acqua sopra e, potenzialmente, macchiarli. Questo perché, quando il calore è contenuto, l'acqua non evapora per intero. Ma i migliori ferri da stiro in circolazione sono dotati di sistema antigoccia, una particolare tecnologia che impedisce all'acqua di sgorgare fuori dal ferro.
Funzione anticalcare
Questa funzione è largamente diffusa ed è particolarmente utile qualora si utilizzi l'acqua del rubinetto al posto di quella distillata. Normalmente, si attiva attraverso un apposito pulsante che porta al massimo la temperatura dell'acqua mentre la pompa la spinge verso un cassetto di raccolta posto sul fondo del ferro. Qui, andrà a raccogliersi il calcare espulso che potrà essere comodamente eliminato.
Modalità ECO
Presente a bordo dei modelli più recenti, tale modalità assicura un notevole risparmio energetico, gestendo i tempi di riscaldamento e l'erogazione del vapore. Una volta attivata, servirà qualche minuto in più per far sì che il calore raggiunga il livello desiderato mentre il getto del vapore risulterà un po' meno intenso. Il tutto a fronte di un evidente vantaggio in bolletta. Oltre alla modalità ECO, poi, alcuni ferri da stiro sono provvisti di funzione stand-by che li mette a riposo dopo un certo periodo di inattività, assicurandoci un ulteriore risparmio.
Ferri da stiro con funzione anticalcare:
Rowenta DW8215
Imetec 9006 ZeroCalc Z1 2500
Polti Vaporella 535 ECO Pro
Rowenta DW8215
Imetec 9006 ZeroCalc Z1 2500
Polti Vaporella 535 ECO Pro
Peso ed ergonomia
Un oggetto che prende il nome di "ferro" non può certo essere ultraleggero. Ma è anche vero che, rispetto ai modelli di 50 anni fa, il ferro da stiro ha perso molto peso. In particolare, per la tendenza a usare materiali più leggeri per la piastra, come l'alluminio e il teflon. E come la plastica per l'involucro esterno. Il peso finale, infatti, influisce non poco sull'usabilità del ferro da stiro a vapore. Rispetto a un modello con serbatoio integrato, un ferro da stiro con caldaia appare più leggero e comodo da maneggiare, proprio perché il contenitore dell’acqua è posizionato all’esterno. Modelli del genere, quindi, sono dedicati a chi pratica lunghe sessioni di stiratura casalinghe o professionali. Parlando di numeri, il peso medio del solo ferro è compreso fra 1 e 2 chili. Il tutto senza considerare, nei modelli privi di caldaia, la capienza del serbatoio che oscilla fra i 150 e i 600 ml. Per quel che riguarda l'ergonomia, infine, è importante che la presa sulla maniglia sia sempre salda, che il materiale con cui è rivestita sia antiscivolo e che i pulsanti siano facilmente raggiungibili. Per tradizione, per ottenere risultati del genere, le maniglie dei migliori ferri da stiro sono ricoperte di sughero.
Ferri da stiro con caldaia ultraleggeri:
Braun IS3132WH
Polti Vaporella Simply VS10.12
Rowenta Eco Steam Pro DG9661
Braun IS3132WH
Polti Vaporella Simply VS10.12
Rowenta Eco Steam Pro DG9661
Consumi: come tenerli a bada
Sono tanti i fattori che entrano in gioco quando parliamo di consumi di un ferro da stiro. Cominciamo dicendo che si tratta di uno dei piccoli elettrodomestici più energivori in assoluto, specie se utilizzato a lungo. Alcune funzionalità speciali del ferro, però, ci permettono di risparmiare qualcosa in bolletta. Ancora di più, adottando qualche accorgimento virtuoso. Vediamo come.
Funzioni speciali
Per i ferri da stiro non è d’obbligo l’etichetta energetica che suddivide i vari prodotti in classi di efficienza, associando a essi una lettera. Non potendo contare su un documento ufficiale che attesti la bontà energetica del ferro, dovremo considerare altri elementi. I migliori ferri da stiro sul mercato, ad esempio, sono provvisti di sistemi esclusivi che li rendono più parchi nei consumi rispetto ai modelli economici. La funzione ECO, ad esempio, limita la temperatura raggiungibile e ottimizza l'erogazione del vapore. Purtroppo, però, ci consente di stirare solo capi che non necessitano di elevate punte di calore, come i sintetici e i delicati. La funzione anticalcare, invece, tiene il ferro sempre pulito, assicurando prestazioni ottimali durante il lavoro. Importante, infine, è valutare il materiale utilizzato per realizzare la piastra. L'alluminio, in particolare, grazie alla leggerezza e alla grande conducibilità termica, è fra i più indicati per tenere i costi bassi.
Consigli per risparmiare in bolletta
Con un minimo di 2000 W assorbiti, il costo per un'ora di stiratura supera di poco i 50 centesimi. E moltiplicando la cifra per le ore mensili di lavoro, otterremo un risultato poco incoraggiante. Questo sia che si utilizzi un ferro da stiro con caldaia che uno con serbatoio interno. Alcuni piccoli accorgimenti, però, ci consentono di risparmiare qualcosa. Per prima cosa, stirare nelle fasce orarie in cui l'energia costa meno. Poi, accumulare una sostanziosa quantità di capi e stirarli tutti insieme, senza interruzioni. Così facendo, eviteremo di scaldare il ferro più volte o, magari, lasciarlo inutilizzato mentre ci dedichiamo ad altre mansioni. Inoltre, lavorare prima i tessuti che richiedono basse temperature, ci permette di stirare anche senza attendere il raggiungimento del picco di calore massimo.
Manutenzione e pulizia
Il nemico numero uno del ferro da stiro è il calcare. Un po' come capita alle macchine per caffè espresso, il calcare ostruisce il passaggio del liquido, rendendo l'erogazione difficoltosa. Proprio per questo, i migliori ferri da stiro sono provvisti di sistemi anticalcare progettati per limitare il problema. Nel caso in cui il nostro modello non ne fosse dotato, però, potremo comunque svolgere una regolare manutenzione usando prodotti naturali. Per prima cosa, sia nel ferro da stiro con caldaia che in quello senza, è bene non lasciare mai accumulare l'acqua. Svuotando il serbatoio, infatti, si evita il formarsi del calcare fra una sessione e l’altra. È, poi, possibile effettuare una pulizia profonda utilizzando una soluzione di acqua e aceto bianco, in grado di spurgare il ferro e liberare i fori della piastra. Sarà sufficiente versare il liquido nel serbatoio, attendere il riscaldamento del ferro ed espellere tutta l'acqua in forma gassosa. Così facendo, il calcare verrà eliminato attraverso i fori del ferro da stiro a vapore. Per quel che riguarda la piastra, invece, potremo eseguire la pulizia passandovi sopra un panno morbido imbevuto in una soluzione di aceto bianco e sale. Soluzione delicata ed efficace, agisce molto bene anche contro le macchie di bruciato.