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Piccolo ma capiente frigorifero sottopiano, Beko BU1153HCN è un modello da incasso simile al Beko BU1103N, anche come fascia di prezzo. Rispetto a questo, però, ha una configurazione leggermente diversa che vede un elemento in più: la celletta freezer, che aggiunge 15 litri ai 92 litri totali di capacità della zona frigorifero. In soli 81,8 cm di altezza e 59,5 cm di larghezza, quindi, trovano spazio sia uno scomparto refrigerazione principale, sia un piccolo congelatore per le necessità di base. Grazie alla sua struttura, è un frigorifero sottotavolabile, ideale per monolocali, salotti, taverne, camere da letto, alberghi, uffici. L’interno è molto semplice, ma non mancano diversi livelli su cui è possibile spostare i ripiani in cristallo ad alta resistenza, capaci di reggere fino a 25 kg di peso e difficili da graffiare. Il sistema di raffreddamento è statico, ma sfrutta la tecnologia MinFrost per ridurre al minimo gli accumuli di ghiaccio che sono fisiologici nei frigoriferi statici. In questo modo diminuiscono anche le attività di manutenzione necessarie e i consumi energetici. È una funzione molto utile dal momento che questi consumi non sono particolarmente bassi: la classe energetica F è tra le più basse della nuova classificazione e determina per il Beko BU1153HCN un consumo medio annuo di 181 kWh. In compenso, è un elettrodomestico piuttosto silenzioso: la misurazione delle emissioni di rumore con un uso normale ha riscontrato circa 37 dBA di emissioni, che rientrano nella fascia bassa della classe di rumore C. È la classe più frequente tra frigoriferi e congelatori ed è considerata indice di un buon livello di silenziosità.
Sì, è un piccolo congelatore 4 stelle che arriva fino a -20 °C di temperatura, quindi è in grado di abbattere la temperatura di alimenti freschi o cotti fino al congelamento. Nello specifico, la capacità di congelamento della celletta freezer è di 2,5 kg di cibi freschi o cotti in 24 ore. Non va superata per non diminuire la potenza del raffreddamento e non aumentare i consumi energetici.
Sì, sia il vano principale sia la celletta freezer richiedono lo sbrinamento manuale periodico. Grazie al sistema MinFrost, però, questa procedura di manutenzione deve essere fatta con frequenza inferiore rispetto a quanto richieda un semplice frigorifero statico. Lo sbrinamento manuale va fatto circa due volte all’anno, o comunque quando si rileva uno spessore di ghiaccio o brina di 5-7 mm. Per farlo, va staccata la presa di corrente dell’elettrodomestico e va eliminato il ghiaccio con uno strumento di plastica e non appuntito. Per accelerare l’operazione, è possibile porre all’interno degli scomparti un contenitore con acqua calda. Prima di riaccendere il frigorifero, è importante asciugarlo completamente dall’acqua dello sbrinamento.
La tecnologia MinFrost sfrutta un evaporatore posizionato nelle pareti del frigorifero, che si attiva quando serve per ridurre lo strato di brina e ghiaccio che si forma fisiologicamente sulle pareti. Non essendo sempre attivo come nei sistemi NoFrost, lo strato si formerà comunque, ma con meno frequenza rispetto a un sistema completamente statico.
Disponibile su Trovaprezzi.it a partire da: 01 agosto 2020
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