Cosa è importante sapere
- Un design che si fa riconoscere: tutti i dispositivi Dyson vantano uno stile rappresentativo dell’azienda che fonde eleganza e modernità
- La qualità e le prestazioni di dispositivi professionali finalmente a casa. Dyson si caratterizza per una natura ibrida che si traduce nell’utilizzo di dispositivi professionali per lo sviluppo di macchinari ad uso casalingo
- Un prodotto, tante funzionalità. I dispositivi per la cura della persona firmati Dyson sono dotati di numerosi accessori che li rendono flessibili ed efficienti
- Prezzi sopra la media, giustificati da prestazioni e materiali di altissimo livello
Dyson, anche l’occhio vuole la sua parte
Prima di diventare la Apple degli asciugacapelli e degli hair styler Dyson era famosa soprattutto per la produzione di aspirapolvere senza sacco e dispositivi per la purificazione dell’aria, oltre che di lampade. Tutti prodotti che si caratterizzavano per un elemento in comune: un design accattivante. Sin dagli albori, lo stile degli articoli di questo brand ha preso corpo dalle sue funzionalità, grazie alla collaborazione tra ingegneri e designer. Applicando gli stessi principi al comparto della cura della bellezza l’azienda è stata in grado di realizzare una serie di dispositivi dalle forme aerodinamiche, con colori caratterizzanti e contraddistintivi. Queste linee ricalcano quelle degli elettrodomestici della casa madre, ricordandone le funzionalità senza scimmiottarle. Il phon, ad esempio, il Dyson Supersonic, ha molte linee in comune con Dyson Purifier Cool, con il quale condivide anche il motore. Uno stile che richiama quello di una scultura, bello da mettere in mostra, oltre che utile. Mentre il Dyson Airwrap, il più versatile dei prodotti, con tutti i suoi accessori e la custodia da viaggio che sembra quasi un peccato riporre in valigia e nel cassetto, vanta una forma ergonomica che ne facilità l’utilizzo e lo rende unico nel suo genere. Per non parlare della piastra per capelli Dyson Corrale, diversa da tutte le altre e che offre un supporto di ricarica che consente di posizionare il dispositivo in verticale, anche mentre è in utilizzo, risolvendo il problema di dove dover collocare il prodotto quando le lame sono ancora calde.
Asciugacapelli, hair styler, aspirapolveri, e ventilatori: quattro categorie diverse che hanno qualcosa in comune
Quando Dyson, un marchio famoso per i suoi potenti aspirapolvere e per i purificatori d'aria, ha fatto la sua incursione nel segmento della cura personale ha creato un po’ di confusione nella mente dei consumatori data la posizione di mercato di partenza. In realtà in pochissimo tempo l’asciugacapelli Supersonic ha riscosso un successo immediato, nonostante il prezzo elevato. Un prodotto che sfruttava la potenza dei motori usati per aspirapolveri e ventilatori, per asciugare i capelli. Poco tempo dopo, con il lancio dello styler Airwrap, i consumatori hanno veramente perso la testa. Le ragioni sono molteplici: caratteristiche tecniche, ingegneria e design. Superato lo sgomento inziale, soprattutto in considerazione del fatto che il comparto relativo a questi prodotti non vedeva novità significative da decenni, i macchinari dedicati ai capelli Dyson sono subito diventati prodotti di culto, non solo per lo stile unico e riconoscibile, ma anche per le prestazioni di carattere professionale che permettevano di avere una messa in piega fatta in casa, come se fosse stata realizzata dal parrucchiere. Il merito è dello sviluppo di quello che ormai è diventato il “famoso” effetto Coanda. Questa condizione si verifica quando un getto d'aria ad alta velocità raggiunge una superficie e, sfruttando le differenze di pressione e di temperatura, si attacca ad essa. Un effetto che mixato con l’aria calda, senza che però questa superi mai i 150 gradi Celsius, permette di modellare i capelli senza danneggiarli.
Gli accessori fanno la differenza
Chi ha la fissa per i capelli, per la messa in piega e ama giocare con le acconciature avrà provato dispositivi di ogni tipo a casa. Piastre, arricciatori tubolari o a forma di cono, spazzole elettriche, diffusori, ce n’è per tutti. È raro, tuttavia, riuscire a trovare un solo attrezzo in grado di coprire più funzionalità e consentire così di sistemare la chioma in modi diversi per giocare a piacimento con la stessa. Senza considerare, poi, che con gli anni i capelli crescono, cadono, si indeboliscono o si diradano, e non è sempre possibile comprare lo strumento adatto per gestirli al meglio. Dyson, entrando a gamba tesa nel settore della cura della persona, ha voluto proprio occupare questa opportunità lasciata in parte scoperta. E così l’azienda lavorando sui suoi dispositivi per i capelli ha creato strumenti in grado di rispettarli e soprattutto di offrire diverse funzionalità. Dyson Supersonic, ad esempio, dispone di una serie di utensili che ne potenziano le capacità. Ci sono lo stand per riporre il phon, la spazzola piatta per lisciare i capelli prima dello styling, il pettine districante, spazzola cilindrica forata per i capelli più corti e quella per i capelli lunghi. Anche l’Airwrap presenta una serie di accessori compatibili, come i coni di diverse dimensioni, quelli per i ricci o per creare volume, le spazzole liscianti o quelle rotonde per il volume, che si attaccano tutte alla stessa base. E poi abbiamo le spazzole a mano, le box o le travel bag.
Il prezzo dei prodotti Dyson
I dispositivi per la cura dei capelli firmati Dyson, e tutti i loro accessori, hanno prezzi molto alti, fuori dal mercato se si pensai ai competitor. Eppure, questo non ha impedito a questi prodotti di conquistare una vasta gamma di pubblico. Complice anche la massiccia presenza sui media, la piastra, l’asciugacapelli e lo styler Dyson sembrano aver catturato i professionisti e gli amanti delle pettinature fai da te di tutto il mondo. Ma cosa giustifica questi prezzi così alti? Sicuramente lo studio tecnologico che c’è alle spalle, il numero di funzionalità, la durevolezza dei prodotti e non da ultimo il design studiato nei minimi dettagli. Se a questo si aggiunge la voglia da parte dei consumatori di entrare a far parte di una piccola élite di privilegiati, un po’ come accade a chi compra un iPhone o un iPad, non è difficile capire la ragione di un tale successo.