Le tastiere di Razer sono pensate in maniera specifica per i videogiocatori. E nel caso della Razer CYNOSA V2, si rientra nella fascia economica delle tastiere da gaming. Rispetto a tastiere di livello superiore, come ad esempio Razer Huntsman, questo modello rinuncia ad alcune caratteristiche, ma senza sacrificare alcune delle funzioni più richieste in ambito gaming. Partendo dalle basi, si parla di una tastiera a membrana, con layout Full QWERTY internazionale e comandi rapidi. Nella prima fila di tasti, ad esempio, sono presenti in seconda funzione dei comandi per attivare rapidamente la modalità gioco e le macro personalizzate. Sulla parte destra, al di sopra del tastierino numerico, trovano spazio dei comodi pulsanti per il controllo della riproduzione multimediale e del volume. Un aspetto da non sottovalutare, per quanto riguarda il design, è la presenza di un telaio con trattamento anti-infiltrazione. Ciò significa che la tastiera rimane protetta contro piccoli versamenti accidentali di liquidi, pur non risultando interamente impermeabile. Altra caratteristica molto apprezzata è l’illuminazione RGB con possibilità di personalizzare ogni singolo tasto dal software Razer Synapse. I livelli di personalizzazione consentono di creare non solo effetti particolari, ma anche di salvare diversi profili di illuminazione in base al gioco che viene avviato. La connessione è unicamente cablata con collegamento USB. La parte inferiore della tastiera comprende, in questo senso, diversi inserti per direzionare il cavo in varie posizioni per adattarsi ad ogni tipo di postazione. A livello di compatibilità, Razer CYNOSA V2 è utilizzabile non solo su PC e Mac (in questo caso con funzioni limitate per via dell’assenza di Synapse), ma anche con Xbox.
Razer CYNOSA V2 in pillole:
- Tastiera da gaming a membrana
- Illuminazione RGB con personalizzazione per ogni tasto
- Trattamento anti-infiltrazione per i liquidi
- Comandi macro programmabili da software Razer Synapse
Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ...
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