Nella fascia economica dei monitor AOC, il modello AOC 24B2XHM2 rappresenta una soluzione molto bilanciata tra funzioni e prestazioni. A differenza di monitor dal design particolare, come ad esempio LG 34WN750-B, questo modello mantiene un layout classico, con un pannello da 24 pollici in formato 16:9 con risoluzione Full HD di 1920 x 1080 pixel. Le cornici sono ridotte su tre dei quattro lati dello schermo, in modo da favorire, qualora si rendesse necessario, una configurazione multi-monitor. Il pannello installato è di tipo VA, una tecnologia che rappresenta il compromesso ideale per chi utilizza il monitor non solo per l’uso lavorativo o di studio, ma anche per l’intrattenimento multimediale o il gaming. Da quest’ultimo punto di vista, inoltre, si fa notare la frequenza di aggiornamento di 75 Hz, che rappresenta un piccolo miglioramento nella fluidità rispetto ai classici schermi con refresh rate basilare di 60 Hz. Per l’ambito lavorativo, invece, si sottolinea la presenza di una modalità dedicata alla riduzione dell’emissione di luce blu. Con l’attivazione di questo filtro l’immagine assume dei colori dalle tonalità più calde, che risultano in un minore affaticamento agli occhi dopo un uso prolungato, specialmente in ambienti di lavoro con scarsa illuminazione ambientale. Non manca l’ottimizzazione per lo sfarfallio dell’immagine, grazie al sistema anti-flickering pensato appositamente per questo scopo. Per quanto riguarda i collegamenti audio/video, AOC 24B2XHM2 presenta sul retro una porta HDMI 1.4 ed una porta D-Sub (VGA), utile in questo caso al collegamento di dispositivi meno recenti e dotati unicamente di collegamento analogico. Lato audio, invece, è presente un attacco jack da 3,5 mm per il collegamento di altoparlanti esterni o cuffie.
AOC 24B2XHM2 in pillole:
- Monitor Full HD da 24 pollici
- Pannello VA con refresh rate di 75 Hz
- Modalità d’immagine con filtro anti-luce blu
- Collegamenti HDMI, VGA e uscita cuffie
Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ...
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