Lo Xiaomi Redmi Note 6 Pro è il top di gamma di questo marchio, di cui recentemente Xiaomi ha annunciato una nuova vita come società separata. È naturalmente il successore del Redmi Note 5, smartphone che ha raccolto un grande consenso, e ha tutte le qualità che servono per replicarne il successo.
Probabilmente perché i due dispositivi si somigliano molto. Xiaomi ha infatti puntato sulla sostanza e sulla coerenza. O per dirla in un altro modo, squadra che vince non si cambia – a maggior ragione nella fascia media e bassa, dove la concorrenza è più che agguerrita e basta un piccolo passo falso per perdere terreno.
Ancora una volta, e come sempre quando si parla di Redmi, la qualità più importante è l’ottimo rapporto qualità/prezzo. Xiaomi ha ripreso il design del modello precedente, solo leggermente rivisto (somiglia molto al PocoPhone F1): scocca posteriore in metallo, doppia fotocamera con flash LED, lettore d’impronte in posizione posteriore e centrale. Niente di nuovo, in favore di un ergonomia comprovata.
Voto: 7/10
La finitura resiste piuttosto bene alle impronte, quindi resterà tendenzialmente pulita. Risulta un po’ scivolosa, ma il problema si risolve con la cover in silicone trasparente inclusa nella confezione – oppure con una cover di qualità maggiore acquistata separatamente. Ci sono alcune piccole imperfezioni nel design, come un leggero “scalino” tra il corpo dello smartphone e il vetro, ma è una cosa abbastanza normale in questa fascia di prezzo.
Purtroppo manca la connettività NFC, che tendenzialmente è riservata ai modelli più costosi ed è utile per usare i vari sistemi di pagamento. Ma è presente la presa jack audio da 3,5 mm.
Voto: 7/10
Lo Xiaomi Redmi Note 6 Pro monta un pannello IPS LCD da 6,26″ con risoluzione Full-HD+ (2280 X 1080 pixel), con un notch piuttosto grande nella parte superiore. Si tratta di uno schermo di buona qualità in relazione al prezzo; l’unico vero problema è in effetti relativo al software e alla gestione delle notifiche insieme al notch, un difetto comune a tutti gli Xiaomi recenti.
Per l’audio c’è un singolo altoparlante posizionato lungo il bordo inferiore: il volume massimo è piuttosto alto e la distorsione ridotta, il che lo rende adatto a guardarsi un video (senza pretese di qualità) o di chiamare in vivavoce.
Voto: 8,5/10
All’interno del Redmi Note 6 Pro troviamo un processore Qualcomm Snapdragon 636 con 3/32 o 4/64 GB, più il lettore di schede microSD. Una piattaforma hardware conosciuta e testata, che si comporta piuttosto bene. Lo smartphone è sempre fluido e reattivo, e mostra qualche incertezza solo di fronte a richieste particolarmente intense. Anche quando si gioca, poi, non diventa mai tanto caldo da essere fastidioso.
La batteria da 4.000 mAh è piuttosto grande e permette senza problemi una piena giornata di autonomia con un uso intenso (fino a cinque ore di schermo attivo). Usandolo meno intensamente si arriva tranquillamente a due giorni. Il caricabatteria incluso però non è di quelli veloci, quindi chi lo desidera dovrà comprarne uno separatamente.
Voto: 8/10
Da uno smartphone che costa meno di 200 euro non ci si aspettano certo miracoli in ambito fotografico, ma questo Redmi Note 6 Pro offre qualche sorpresa. Il modulo posteriore propone un doppio sensore, da 12+5 MP, con apertura f/1.9 e f/2.2.
Rispetto al Redmi Note 5 la qualità fotografica è migliorata nettamente, con colori naturali e dettagli ricchi. Di sera o con poca luce questo smartphone è in difficoltà, ma le immagini ottenute non sono affatto male.
La fotocamera frontale, quella per i selfie, ha anch’essa un doppio sensore, da 20+2 MP, che permette di ottenere un gradevole effetto bokeh. È in grado di fare fotografie di qualità molto buona, con un filtro bellezza non troppo aggressivo.
Voto: 9/10
Android 8.1 Oreo è personalizzato con l’interfaccia MIUI 10, che ormai conosciamo e apprezziamo – e in effetti tra le migliori varianti del sistema operativo in circolazione, sia per stabilità sia per le molte funzioni speciali aggiuntive.
Voto: 8/10
Del Redmi Note 6 Pro si può dire che non rappresenta poi questo gran salto di qualità rispetto al modello precedente. D’altra parte rispetto a quest’ultimo si spendono solo pochi euro in più (tra i 15 e i 30 secondo le offerte del momento), che possono senz’altro valerne la pena solo per la migliore qualità fotografica.
In generale è un ottimo telefono nella sua fascia di prezzo, che si va a scontrare con modelli come lo Huawei Mate 10 Lite, l’Asus ZenFone Max Pro M1, il Samsung Galaxy A6 o lo Xiaomi Mi A2. L’unico punto a sfavore è la gestione delle notifiche, che Xiaomi dovrebbe risolvere con un aggiornamento software: a quel punto questo Xiaomi Redmi Note 6 Pro potrà aspirare ad essere il migliore del gruppo.
D’altra parte si tratta di uno smartphone “di passaggio”, in attesa del Redmi Note 7 e della sua fotocamera da 48 megapixel. Quello sarà, senz’altro, una vera svolta.
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