Una sorta di ritorno al passato, con un prezzo di listino purtroppo contestualizzato al presente. Xiaomi 12 Pro è la cartina di tornasole rispetto alla direzione intrapresa dall’azienda cinese. Rispetto allo Xiaomi 11T Pro (di cui raccoglie l’eredità), si torna a respirare quella sensazione di assoluta ottimizzazione, in grado di spremere fino all’ultimo Gigahertz dal processore. Dall’altra parte, però, è stato scelto un posizionamento a partire da 1.099,90 euro. Una cifra importante, che lo mette in concorrenza diretta con i mostri sacri del settore, come Galaxy S22 Ultra, iPhone 13 Pro e Oppo Find X5 Pro.
Quest’ultimo è certamente il suo rivale diretto, perché Samsung e Apple giocano una partita a parte nel segmento premium in termini di vendite. Tecnicamente però il gap si è ulteriormente ridotto e Xiaomi ha dimostrato, per l’ennesima volta, di potersela giocare in questa fascia del mercato. Peccato solo per qualche piccola sbavatura che, su uno smartphone posizionato al di sopra dei 1.000 euro, si tollera con maggiore difficoltà.
Velocità estrema. L’esperienza utente offerta dallo Xiaomi 12 Pro potrebbe essere sintetizzata così. Che siano videogiochi, navigazione attraverso il browser, utilizzo dei social, registrazione video, lui non va mai in difficoltà. Merito certamente dello Snapdragon 8 Gen.1 ma anche del lavoro di ottimizzazione svolto dall’azienda cinese che, tra l’altro, è riuscita a tenere a bada i bollenti spiriti del processore di casa Qualcomm grazie a un sistema di raffreddamento a liquido. Ne è scaturito un piccolo mostro di potenza, probabilmente il più performante tra i top di gamma Android di questa prima parte del 2022.
È importante sottolineare comunque la presenza di ben 12 Gigabyte di RAM nella versione da noi testata. Xiaomi 12 Pro arriva infatti sul mercato anche con 8 Gigabyte di RAM nella variante base. Per il resto la piattaforma hardware offre tutto ciò che è lecito attendersi da un prodotto di questo calibro: supporto 5G, Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.2 e chip NFC (possibile dunque pagare con lo smartphone). Peccato per la porta USB-C, solo 2.0, che non supporta l’uscita video. Presente invece una porta a infrarossi per trasformarlo in un vero e proprio telecomando.
Stupenda la finitura della back cover. È realizzata in vetro ma Xiaomi è riuscita ad applicare un trattamento che la rende satinata, quasi immune dallo sporco e dalle ditate. Un approccio che ha praticamente eliminato l’effetto saponetta, favorendo in maniera importante il grip. Una scelta felice considerando i bordi curvi dello schermo, che avrebbero reso particolarmente scivoloso lo smartphone in presenza di un retro più liscio. È impensabile comunque utilizzarlo con una mano e non entra facilmente nelle tasche. Da segnalare il fatto che l’azienda cinese includa in confezione una cover trasparente.
Il display è uno dei suoi punti di forza. È un pannello AMOLED da 6,73 pollici, caratterizzato peraltro da una frequenza d’aggiornamento variabile a 120 Hertz. Sappiamo bene ormai quanto questo parametro sia prezioso per l’utilizzo multimediale dello smartphone, in quanto fa muovere più velocemente i fotogrammi sullo schermo ed esalta l’esperienza con videogiochi e filmati. La visibilità all’aperto è buona (qualche grattacapo con la luce diretta del sole) mentre la riproduzione dei colori è poco fedele.
La batteria da 4.600 mAh (milliampereora) permette di chiudere giornata intera con utilizzo medio. Nel caso in cui si stressi molto lo smartphone (tanti giochi o registrazioni video in 4K), potreste aver bisogno di una carica aggiuntiva. Xiaomi 12 Pro ha però un asso nella manica, ovvero una delle ricariche più veloci in circolazione: con il caricabatterie in dotazione si toccano i 120 Watt e si ricarica totalmente lo smartphone in appena 18 minuti. Fantastico.
Xiaomi ha operato una scelta coraggiosa: implementare tre fotocamere della stessa risoluzione su tutti e tre i sensori posteriori. In particolare parliamo della fotocamera principale, di quella grandangolare e dello zoom ottico 2x, tutte da 50 Megapixel. Ottima resa dei colori, buona stabilizzazione e immagini molto dettagliate, sia in diurna che in notturna. Probabilmente l’unico punto debole è rappresentano da un contrasto troppo elevato nelle fotografie all’aperto.
Le fotografie dal sensore grandangolare e dal teleobiettivo soffrono di più la poca luce a causa dell’assenza della stabilizzazione ottica. Xiaomi ha però messo a punto la modalità notturna, che lavora molto bene ma rimane comunque più efficace sul sensore principale. Promossa a pieni voti anche la fotocamera frontale da 32 megapixel, che purtroppo si ferma al Full-HD per quanto riguarda la registrazione video.
A proposito dei filmati, Xiaomi 12 Pro si può spingere fino all’8K a 30 fps. Tutte le fotocamere possono comunque registrare in 4K a 60fps, e abbiamo riscontrato i medesimi pregi e limiti visti con le fotografie. Non manca una modalità di registrazione video notturna che permette di avere video più luminosi e stabili, riducendo però al risoluzione al Full-HD. Complessivamente un comparto fotografico convincente, anche se ancora un passetto indietro rispetto al Galaxy S22 Ultra e all’iPhone 13 Pro.
Xiaomi ha fatto all-in. Uno smartphone esagerato, tanto nelle prestazioni quanto nel prezzo. C’è ancora qualche dettagli da limare per poter giocare realmente alla pari con Samsung e Apple in questo particolare segmento. La strada è però quella giusta e la sensazione è che l’azienda cinese voglia realmente dare l’assalto alla fascia premium del mercato, dopo aver conquistato a furor di popolo quella media e quella bassa.
Non sarà semplice, ma lo Xiaomi 12 Pro non vi deluderà. Qualora decideste di dargli una chance in fase d’acquisto, vi ritroverete tra le mani un vero smartphone top di gamma. Con tutti i pregi che è lecito attendersi da un prodotto di questo tipo.
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