Il mercato degli smartphone pieghevoli è in piena espansione, e sempre più aziende stanno lanciando i loro modelli. Anche Google ha deciso di unirsi a questa rivoluzione con i suoi dispositivi della linea Fold. L’ultimo nato, il Pixel 9 Pro Fold, si allinea alla famiglia dei Pixel 9 Pro, combinando l’innovazione della tecnologia pieghevole con la potenza di un top di gamma. Sebbene non sia ufficialmente disponibile in Italia (ma lo è all’interno del comparatore di Trovaprezzi.it), il nuovo smartphone pieghevole di Google merita sicuramente attenzione per l’esperienza utente complessiva che è in grado di offrire.
Uno degli aspetti che colpisce immediatamente del pieghevole Pixel 9 Pro Fold è il suo design elegante e il formato compatto. Da chiuso, il dispositivo ha dimensioni molto simili a quelle di un tradizionale smartphone, permettendo un uso pratico anche senza sfruttare la modalità tablet. Con uno spessore di soli 5,1 millimetri da aperto, risulta incredibilmente sottile, garantendo una maneggevolezza sorprendente. La cerniera, pur non raggiungendo la rigidità di quella del Samsung Z Fold 6, è comunque solida e trasmette una sensazione di qualità premium. Inoltre, è possibile bloccare il dispositivo in diverse angolazioni, aumentando la versatilità d’uso.
Con un peso di 257 grammi, non è tra i dispositivi più leggeri, ma resta in linea con altri smartphone pieghevoli sul mercato. Nonostante ciò, il peso è ben distribuito e non crea fastidi durante l’uso quotidiano, sia che il dispositivo sia aperto o chiuso. In più, è certificato IPx8, il che significa che resiste agli spruzzi d’acqua, aumentando la sua durabilità.
Quando aperto, si trasforma in un vero e proprio tablet da 8 pollici, offrendo un’esperienza d’uso fluida e immersiva. L’elemento estetico più interessante è il contrasto tra gli angoli arrotondati del lato destro e quelli più squadrati del lato sinistro, un dettaglio che lo distingue dalla concorrenza. Il contrasto tra il nero del display e la finitura argentata della scocca bianca contribuisce a creare un design che appare sia vintage che futuristico.
Dal punto di vista delle specifiche tecniche, il pieghevole dell’azienda di Mountain View non delude. È infatti alimentato dallo stesso processore Google Tensor G4 octa-core a 4 nanometri che si trova nella serie Pixel 9, affiancato da una GPU Mali G715 MC7. Questo garantisce prestazioni di alto livello, sebbene non raggiunga la potenza bruta di dispositivi dotati di Snapdragon 8 Gen 3. Tuttavia, grazie a un equilibrio tra potenza e gestione dell’energia, il nuovo pieghevole di Google offre un’esperienza fluida anche nelle operazioni più intense, con un leggero riscaldamento rispetto al Pixel 9 Pro.
La RAM da 16 GB è un notevole passo avanti rispetto ai modelli precedenti, e il dispositivo è disponibile nelle varianti con 256 o 512 GB di memoria interna UFS 3.1, eliminando definitivamente il taglio da 128 GB che aveva sollevato diverse critiche in passato. La connettività è eccellente, con supporto al 5G, Wi-Fi 7, Bluetooth 5.3 e USB-C 3.2 per l’uscita video. Inoltre, è compatibile con le eSIM, supportando il dual SIM, e dispone della tecnologia ultrawideband, oltre alla connettività satellitare per le emergenze (attualmente limitata agli Stati Uniti).
Il lettore di impronte digitali è posizionato lateralmente, garantendo una risposta rapida e precisa, mentre il riconoscimento facciale 2D è sufficientemente sicuro da poter essere utilizzato per sbloccare le app bancarie. In sintesi, le prestazioni del Google Pixel 9 Pro Fold sono più che adeguate per le esigenze quotidiane, mantenendo un buon equilibrio tra potenza e autonomia.
La batteria da 4.750 mAh offre una buona durata, consentendo di arrivare a fine giornata con un uso moderato. Tuttavia, con un utilizzo più intenso, potrebbe essere necessario ricaricarlo prima della fine del giorno lavorativo. Dove il dispositivo delude leggermente è nella velocità di ricarica: con una potenza di soli 21 Watt in modalità cablata e 7,5 Watt in modalità wireless, è decisamente più lento rispetto ai concorrenti.
Come spesso accade con gli smartphone pieghevoli, anche il Pixel 9 Pro Fold deve accettare alcuni compromessi sul fronte delle fotocamere. Sebbene non offra i sensori di qualità superiore dei modelli non pieghevoli, la fotocamera principale da 48 Megapixel con apertura ƒ/1.7 e stabilizzazione ottica riesce comunque a catturare immagini nitide e dettagliate. Le fotocamere secondarie, un sensore da 10,8 Megapixel con zoom ottico 5X e una grandangolare da 10,5 Megapixel, offrono buone prestazioni, ma le risoluzioni ridotte dei sensori aggiuntivi potrebbero deludere chi cerca prestazioni fotografiche di altissimo livello.
Tuttavia, il Google Pixel 9 Pro Fold sfrutta al massimo l’elaborazione software proprietaria di Big G. Funzioni come lo “zoom enhance”, il “de-blur” per migliorare la nitidezza delle foto sfocate e il “Magic Editor” che permette di rielaborare gli scatti, garantiscono risultati sorprendenti. Sebbene lo “zoom enhance” non abbia impressionato particolarmente, le altre caratteristiche contribuiscono a migliorare notevolmente l’esperienza fotografica.
La registrazione video in 4K a 60fps è di alta qualità, ma non riesce a raggiungere il livello dei migliori smartphone premium sul mercato. Tuttavia, il Video Boost, una funzione che elabora i video nel cloud per migliorare i dettagli nelle scene poco illuminate, rappresenta un interessante valore aggiunto. Anche se le due fotocamere frontali da 10 megapixel offrono prestazioni discrete, una funzionalità unica permette di attirare l’attenzione dei bambini piccoli grazie a delle simpatiche animazioni sugli schermi esterni.
Il Google Pixel 9 Pro Fold è ovviamente dotato di due display di altissima qualità. Il display esterno da 6,3 pollici ha una risoluzione Full-HD+ (1080 x 2424 pixel) e un refresh rate di 120 Hz, protetto da Gorilla Glass Victus 2. La sua configurazione lo rende perfetto per l’uso quotidiano come uno smartphone tradizionale.
Il vero punto di forza, però, è lo schermo interno da 8 pollici, il più grande nella categoria dei pieghevoli. Con una risoluzione di 2.076 x 2.152 pixel e un rapporto quasi quadrato, offre un’esperienza visiva ampia e piacevole. Il pannello LTPO consente una variazione del refresh rate tra 1 e 120 Hertz, anche se il PWM dimming di soli 240 Hertz potrebbe essere un limite per chi è sensibile allo sfarfallio. La piega del display è visibile e percepibile, ma non è un problema esclusivo del pieghevole di Google; anche altri marchi soffrono dello stesso difetto.
Il sistema operativo si basa sulla classica “Pixel experience”, offrendo tutte le funzionalità di personalizzazione e ottimizzazione tipiche della serie Pixel. La fluidità del sistema è garantita, e funzioni come la trascrizione delle chiamate o il Pixel Studio arricchiscono l’esperienza d’uso. Tuttavia, alcune funzionalità avanzate di AI sono limitate in Italia, il che potrebbe deludere i fan locali.
Quando il dispositivo viene aperto, l’interfaccia si adatta alla modalità tablet, con una dock per le app e la possibilità di affiancare due applicazioni. Tuttavia, alcune limitazioni restano, come la mancanza di una vera “flex mode” per forzare l’uso di app nella metà rialzata del dispositivo.
Con un prezzo di lancio di 1.899 euro, il pieghevole dell’azienda di Mountain View si colloca nella fascia alta del mercato, leggermente inferiore ad alcuni concorrenti diretti. Tuttavia, l’assenza di un reale vantaggio distintivo potrebbe far esitare alcuni potenziali acquirenti, soprattutto considerando che non è ancora disponibile in via ufficiale sul nostro mercato (ma potete già acquistarlo attraverso il comparatore di Trovaprezzi.it).
Nonostante qualche limite, il Google Pixel 9 Pro Fold è un dispositivo interessante per chi cerca un’esperienza pieghevole di qualità, con tutte le caratteristiche distintive della linea Pixel.
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