Il motore di ricerca di ChatGPT basato sull’AI è sempre più vicino

Secondo una fonte anonima, OpenAI potrebbe presto rilasciare nuove funzioni per ChatGPT che metterebbero in difficoltà Google.
Di Giuseppe Servidio 9 Maggio 2024
Motore di ricerca ChatGPT

OpenAI potrebbe presto rilasciare il motore di ricerca di ChatGPT rendendolo utilizzabile su smartphone e computer. Questo è quanto riportato in un articolo dell’agenzia Bloomberg che, grazie alla ricostruzione fatta sulla base di informazioni rilasciate da una fonte anonima, è venuta a sapere di una nuova inedita funzione che “consentirebbe agli utenti di ChatGPT di effettuare ricerche sul Web e citare le fonti nei risultati” ponendosi in diretta competizione con la startup di ricerca AI Perplexity, nonché con il motore di ricerca di Google.

Stando a quanto riportato da Bloomberg la funzione in questione metterebbe gli utenti nelle condizioni di porre una domanda a ChatGPT per poi ottenere feedback e risposte che utilizzano dettagli provenienti dal Web con tanto di citazioni a fonti esterne, come voci dell’enciclopedia online Wikipedia, post pubblicati su blog, articoli di testate online, e così via. Secondo la fonte anonima questa versione del prodotto “utilizza anche immagini insieme alle risposte scritte alle domande, quando sono pertinenti. Se un utente chiedesse a ChatGPT come cambiare una maniglia, ad esempio, i risultati potrebbero includere un diagramma per illustrare l’attività“.

Ad alimentare ulteriormente simili voci c’è la recente scoperta dell’esistenza di un dominio di secondo livello sul sito di ChatGPT – ovvero search.chatgpt.com – che difatti rappresenta un riferimento piuttosto esplicito a una funzione che, una volta lanciata sul mercato, potrebbe effettivamente rappresentare un competitor alquanto scomodo per i motori di ricerca “tradizionali”.

Ricerca su ChatGPT

Il dominio di secondo livello scoperto su ChatGPT

Al momento OpenAI non ha commentato nulla di tutto ciò, per cui non è possibile determinare quanto ci sia di vero in quanto riportato nell’articolo di Bloomberg. Verosimilmente l’azienda diretta da Sam Altman sta pensando a una soluzione che possa in qualche modo rientrare nella definizione di “motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale” ma, in assenza di altri dettagli, è difficile immaginare come funzionerà e quale impatto avrà su Google e compagnia cantante.

Pubblicato il 9 Maggio 2024
Giuseppe Servidio
Giuseppe Servidio

Web writer e ghostwriter freelance, classe 1996. Da che ricorda ha sempre avuto una spiccata passione per la scrittura e la tecnologia, ma mai avrebbe immaginato di fonderle nel lavoro che avrebbe fatto da “grande”. Nel periodo delle elementari scrisse la sua prima raccolta di racconti, con cui sperava già di diventare uno scrittore professionista. Crescendo si è accorto...Leggi tutto

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