Il Governo italiano propone il divieto dei social network ai minori di 16 anni

Il ddl pone regole stringenti all'uso dei social network da parte dei minori e l'obbligo delle piattaforme a verificare l'età degli utenti.
Di Giuseppe Servidio 23 Maggio 2024
Social network

In Italia potrebbe presto diventare illegale usare i social network per coloro che hanno meno di 16 anni. Il Governo italiano ha infatti deciso di regolamentare l’utilizzo delle piattaforme social per gli utenti più giovani, che presumibilmente sono anche quelli più fragili, e che passano sempre più tempo sugli schermi di smartphone, tablet e computer. Questo è quanto si apprende dal disegno di legge bipartisan presentato in Senato da Fratelli d’Italia e alla Camera dal Partito Democratico.

Il testo, intitolato “Disposizioni per la tutela dei minori nella dimensione digitale” ha l’obiettivo di obbligare le piattaforme a introdurre sistemi seri per la verifica dell’età reale dell’utente e il contestuale divieto d’utilizzo per i più giovani, nella fattispecie gli under 16, anche se sembrerebbe che la soglia minima possa essere ulteriormente abbassata a 15 anni prima che la legge entri in vigore: questo è un aspetto ancora in via di definizione.

Bambini che usano il cellulare

Bambini che usano il cellulare

Nell’articolo 3 della bozza del ddl, esaminato in anteprima dall’agenzia Adnkronos, tra le altre cose si legge che “i contratti con i fornitori di servizi della società dell’informazione conclusi da minori di anni 16 sono nulli e non possono peraltro rappresentare idonea base giuridica per il trattamento dei dati personali“.

L’articolo 5, invece, fa riferimento a “bambini che sin dall’età di tre, quattro, cinque anni vengono utilizzati per la promozione di prodotti e servizi – spesso destinati ad altri coetanei – attraverso le grandi piattaforme di condivisione video e social network” aggiungendo che “la diffusione, non occasionale, dell’immagine di un minore di sedici anni attraverso un servizio di piattaforma online” è soggetta “all’autorizzazione di chi ne esercita la responsabilità genitoriale o ne è tutore, nonché della direzione provinciale del lavoro” qualora la diffusione dell’immagine vada a produrre entrate dirette o indirette che superino i 12 mila euro annui.

Nell’articolo 6 (l’ultimo del disegno di legge) si fa riferimento anche all’istituzione del numero emergenza infanzia: il 114.

Pubblicato il 23 Maggio 2024
Giuseppe Servidio
Giuseppe Servidio

Web writer e ghostwriter freelance, classe 1996. Da che ricorda ha sempre avuto una spiccata passione per la scrittura e la tecnologia, ma mai avrebbe immaginato di fonderle nel lavoro che avrebbe fatto da “grande”. Nel periodo delle elementari scrisse la sua prima raccolta di racconti, con cui sperava già di diventare uno scrittore professionista. Crescendo si è accorto...Leggi tutto

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