Huawei Mate 30 è il prossimo top di gamma dell’azienda cinese che prenderà le redini di Huawei P30 e Huawei P30 Pro andando ad affinare la scheda tecnica e offrendo così prestazioni ancora superiori. A giudicare però dalle ultime notizie svelate da Reuters, che menzionano un portavoce di Google, il dispositivo potrebbe non avere accesso ad Android e ai servizi dell’azienda di Mountain View. Il tutto scaturisce dal blocco imposto dall’amministrazione Trump durante il primo semestre.
Nonostante la proroga di 90 giorni, durante la quale le aziende statunitense possono continuare a vendere beni e servizi a Huawei, tale permesso non è estendibile ai prodotti nuovi, ma solamente a quelli già esistenti e ciò escluderebbe la nuova serie di Mate 30.
Non è però detta l’ultima parola. Le società USA possono infatti fare un’apposita richiesta per essere esentate dal divieto e continuare dunque le pratiche commerciali con Huawei. La fonte non ha però specificato se Google, che ricordiamo fornisce non solo il sistema operativo Android, ma tutte le applicazioni e servizi necessarie per il suo funzionamento, come Gmail, YouTube, Keep e i Google Play Services necessari per far funzionare correttamente il Google Play Store, abbia o meno fatto richiesta per poter continuare a trattare con Huawei. Dunque, Google potrebbe essere nella spiacevole situazione di dover attendere se il Dipartimento del Commercio abbia concesso o meno la licenza.
La nuova serie Mate 30, da tradizione per Huawei, dovrebbe essere annunciata dopo IFA di Berlino, con esattezza il 19 settembre, dunque tra poco più di due settimane. Tempi molto stretti che ci portano a pensare che, ammettendo che il permesso sia stato richiesto, potrebbe comunque non arrivare in tempo. Google potrebbe certamente usare la versione open-source di Android, evitando così in parte il ban, ma le applicazioni Google possono essere preinstallate solamente tramite la licenza a pagamento, almeno in Europa. Rimangono ancora parecchie ombre e dubbi sulla vicenda che resta davvero poco chiara, ma speriamo che nelle prossime settimane la situazione possa chiarirsi.
Il portavoce di Huawei Joe Kelly, durante una dichiarazione a Reuters, ha ammesso che Huawei continuerà a usare il sistema operativo e l’intero ecosistema se ciò verrà permesso dal governo degli Stati Uniti, altrimenti continueranno a sviluppare il loro sistema operativo proprietario.
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