Google ha rinnovato la sua gamma di smartphone presentando recentemente i nuovi Pixel 3a e 3a XL, dispositivi di fascia media che puntano tutto sull’ottimizzazione software che, seppur con un hardware non di fascia alta, riesce a regalare un’esperienza di utilizzo degna di nota. Dispositivi che costano rispettivamente 399 e 479 euro e che si posizionano un gradino più in basso rispetto ai top di gamma Pixel 3 e Pixel 3 XL.
Ma quali sono le differenze tra il Pixel 3a e 3a XL e quale dei due bisognerebbe acquistare? Vediamolo nel nostro confronto. In questo articolo andremo a vedere quali sono le principali caratteristiche che rendono diversi i due dispositivi.
Come non iniziare dal prezzo? Come evidenziato nell’introduzione, il Pixel 3a costa 399 euro mentre il Pixel 3a XL 479 euro, dunque 80 euro in più. In entrambi i casi si tratta di circa la metà rispetto ai top di gamma Pixel 3 e Pixel 3XL, ma con il compromesso che entrambi sono dotati di 64GB di archiviazione non espandibile e 4GB di RAM e processori meno potenti.
Come si può facilmente dedurre dal nome, il Pixel 3a XL è più grande rispetto al Pixel 3a con un display da 6 pollici contro i 5,6 pollici del fratello minore. Per quanto riguarda le dimensioni, parliamo di 151,3 x 70,1 x 8,2 millimetri per il modello più piccolo, mentre la versione XL misura 160,1 x 76,1 x 8,2 millimetri. Differenze che si fanno sentire anche sotto il punto di vista del peso: 20 grammi in più per il Pixel 3a XL.
Entrambi sono realizzati in plastica, che danno una sensazione di economicità rispetto al vetro usato per i Pixel 3 e 3 XL, ma che nell’uso quotidiano rivela avere maggiore grip ed essere più resistente. Presente anche il jack audio da 3,5 millimetri. Nonostante il Pixel 3a sia il più piccolo tra i due, ha uno schermo più risoluto, con 2220 x 1080 pixel, contro i 2160 x 1080 pixel del fratello maggiore.
Le fotocamere sono esattamente le stesse. Nella parte posteriore è presente un singolo sensore da 12,2 Megapixel con tecnologia dual-pixel, mentre nella parte anteriore c’è una selfie-cam da 8 Megapixel. Nonostante il singolo modulo fotografico, a fare la differenza con altri smartphone di pari fascia, come per esempio lo Xiaomi Mi 9, è il software, arricchito di diverse funzionalità che permettono di sfruttare appieno il singolo sensore per scatti dall’eccellente resa.
Presenti tra le altre la modalità notte e la modalità ritratto: la prima ottimizza le impostazioni per rendere al meglio con scatti in condizioni di poca luce, mentre la seconda consente di ottenere il famoso e desiderato effetto bokeh, ovvero la sfocatura dello sfondo che aiuta a enfatizzare il soggetto in primo piano nei ritratti.
Una fotocamera insomma che ha poco da invidiare ai maggiori rivali, se non l’assenza di un secondo modulo fotografico grandangolare o con teleobiettivo.
Entrambi gli smartphone integrano al loro interno un processore Snapdragon 670, ovvero una CPU di fascia media che riesce comunque a offrire buone prestazioni sia nell’uso generale dello smartphone, con app di messaggistica e gestione social, sia con i giochi 3D anche di un certo livello. Il risultato di avere una CPU di questo tipo è che anche quando stressato, i dispositivi non diventeranno caldi e l’autonomia ne gioverà.
Parlando di autonomia, mentre il Pixel 3a ne ha una da 3000 mAh, il Pixel 3a XL arriva fino a 3700 mAh. Tuttavia, le differenze nell’uso sono minime, in quanto lo schermo più grande consuma più energia, per cui alla fine della giornata si avrà una durata del tutto simile. Entrambi integrano poi la ricarica rapida a 18Watt, che consente di avere, almeno secondo Google, ben 7 ore di autonomia con soli 15 minuti di ricarica.
Se comparati ad altri dispositivi, come il Huawei P30 e P30 Pro, o Samsung Galaxy S10 e S10 Plus, le differenze tra il Pixel 3a e il 3a XL sono davvero minime. Si tratta praticamente dello stesso telefono, salvo lo schermo più grande che tornerà utile a chi usufruisce di giochi e contenuti multimediali, mentre chi apprezza maggiore portabilità, preferirà sicuramente il Pixel 3a.
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