Il Coronavirus continua a far parlare di sé e da quando è stato scoperto il focolaio a Wuhan diverse città cinesi sono state isolate in modo da limitare la sua diffusione. La World Health Organization (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha dichiarato lo stato di emergenza e ciò ha portato a diverse conseguenze nel panorama mondiale; misure preventive sanitarie sono state prese in tutto il mondo e alcune aziende, come per esempio LG, hanno dichiarato che non saranno presenti al prossimo Mobile World Congress 2020 di Barcellona per ridurre al minimo il rischio di contagio dei suoi dipendenti.
Il virus è stato inoltre usato come esca da alcuni criminali informatici: a scoprirlo sono state le tecnologie di rilevamento di Kaspersky, noto antivirus che da anni protegge portatili, MacBook e smartphone Android come l’S10. I malintenzionati inviavano file sotto forma di pdf, mp4 o documenti di testo, facendo credere all’utente che li riceveva tramite messaggio social o tramite posta che si trattasse di importanti informazioni relative al Coronavirus.
Una volta effettuato il doppio click sul file però ci si trovava davanti all’amara verità. I documenti inviati infatti contenevano minacce informatiche di varia natura, come Trojan, ovvero elementi che si insidiano nel computer dell’utente creando una base di accesso per i malintenzionati, worm e tanto altro. Insomma, virus – ma in questi casi informatici – potenzialmente molto pericolosi, non solo per eventuali danni alla macchina sulla quale vengono eseguiti, ma perché consentono ai criminali informatici di avere accesso a dati altrimenti privati.
Anton Ivanov, capo della ricerca avanzata e del team di investigazione di Kaspersky, ha dichiarato: “Al momento sono stati individuati solamente 10 file unici, ma è molto probabile che possano essere molti di più e senza dubbio si tratta di un tema che genera molta preoccupazione, soprattutto considerando lo stato di allarme generale. L’azienda si impegna dunque a trovare il maggior quantitativo di file dannosi possibile”.
Dunque un vero e proprio allarme informatico che si aggiunge alla diffusione di finte notizie pubblicate da siti neonati o pagine social con il solo scopo di ottenere più accessi possibili. Un fenomeno riprovevole per cui il Ministero della Salute e Twitter hanno stretto un importante accordo in modo da evitare la diffusione di informazioni false che possono allarmare in maniera inopportuna e velocemente un gran numero di utenti.
L’annuncio dell’accordo può essere consultato sul sito ufficiale del Ministero della Salute ed è stato comunicato anche sul profilo Twitter del ministro Roberto Speranza che dichiara: “Un’attenzione particolare in questa fase va riservata alla gestione della corretta comunicazione e al contrasto alle false notizie. Sono felice dell’accordo fatto con Twitter. Un aiuto in più contro un virus molto pericoloso, le fake news”.
La procedura per diminuire la diffusione di fake news sta inoltre andando avanti, con il Ministero della Salute che sta provvedendo a prendere accordi anche con Google per limitare tale fenomeno. Il colosso di Mountain View ha comunque adottato già da tempo un’iniziativa molto simile con l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
D’altro canto, quello del Coronavirus è un allarme da non sottovalutare, con i primi casi rilevati anche in Italia. Per una corretta prevenzione raccomandiamo dunque di avere una corretta igiene personale e usare prodotti appositi, come per esempio il gel antibatterico o il disinfettante in maniera opportuna.
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