La scelta di un monitor per la propria postazione PC può risultare un’operazione non così semplice da compiere. Sigle, connessioni e tecnologie in continua evoluzione possono mandare in confusione nel momento dell’acquisto.
Molto dipende anche dal tipo di attività a cui è destinato il display, dallo spazio a disposizione e naturalmente dalla spesa che si intende sostenere. I modelli di monitor presenti attualmente sul mercato coprono un’ampia fascia di prezzo, partendo da 100 euro circa fino ad arrivare a diverse migliaia di euro. Inoltre, c’è da considerare la possibilità di acquistare più di un monitor in base alla proprie esigenze o, ancora, di sceglierne uno con un formato particolare.
In questa guida analizzeremo le principali caratteristiche tecniche di un monitor, le tecnologie a bordo e le connessioni da tenere d’occhio per non avere problemi in fase di installazione. Approfondiremo poi un tema fondamentale: quale e quanti monitor acquistare per allestire la propria postazione.
Spesso si è portati a pensare che un display con una diagonale generosa rappresenti l’opzione migliore rispetto ad un modello di piccole dimensioni. Questo non è sempre vero: vanno infatti considerate una serie di variabili prima di capire qual è la grandezza più adatta alle esigenze personali.
ggi sul mercato sono disponibili modelli compresi tra i 20 e i 40 pollici, ma come scegliere quello giusto? Se abbiamo a disposizione una superficie limitata è bene rivolgersi ad un monitor che non va oltre i 24 pollici, al quale servono almeno 60 cm di spazio sulla scrivania.
Tra i modelli in commercio citiamo il Dell S2421H, con risoluzione Full HD e tecnologia AMD FreeSync, proposto ad un prezzo di partenza di circa 129 euro circa. Una valida alternativa è rappresentata dall’MSI Optix G241VC di MSI, con pannello curvo e funzioni dedicate al gaming, disponibile a partire da circa 175 euro.
Se si preferisce adottare un display più grande, ad esempio da 32 pollici, bisogna considerare una dimensione in larghezza di almeno 80 cm. In questo caso la nostra scelta ricade sul Samsung Odyssey C32G55TQWR, dotato di risoluzione WQHD e frequenza di aggiornamento a 144 Hz, in vendita a partire da 260 euro circa.
Un altro parametro da tenere in considerazione è la distanza da cui si guarda il monitor, importante per ottenere una visione ottimale delle informazioni mentre si è al PC. Se si adopera il computer per ragioni di studio o lavoro la distanza dallo schermo difficilmente andrà oltre i 65 cm, ed è quindi consigliato l’uso di modelli che non superano i 32’’ di grandezza.
Per un utilizzo incentrato su intrattenimento e gaming, in cui è più facile allontanarsi dalla postazione, è possibile osare anche con schermi fino a 40 pollici, dato che un display ampio offrirà senza dubbio un’esperienza più immersiva.
Non bisogna sottovalutare inoltre l’ingombro dei monitor ultrawide. Si tratta di modelli con una diagonale nominale da 34 pollici, curvi o non curvi. L’ingombro in questo caso è di circa 87 centimetri, ma permettono di visualizzare molte finestre contemporaneamente. Sono molto scelti da gamer e professionisti in cerca di uno spazio ampio sul proprio desktop. Tra i modelli consigliati, segnaliamo il monitor Samsung C34H890WGR dall’ottimo rapporto qualità prezzo.
Oltre alla diagonale, espressa in pollici, quando si acquista un monitor bisogna valutare anche formato e risoluzione. Il formato indica il rapporto esistente tra altezza e larghezza dello schermo ed è riportato solitamente dal produttore sulla scheda tecnica di ciascun modello.
Tra i più diffusi troviamo il formato 16:9, adatto sia per un utilizzo con gli applicativi per PC che per la visione di contenuti in streaming come film e serie TV. Ne sono un esempio il Samsung U28R550UQR, con diagonale da 28 pollici e risoluzione 4K (disponibile a partire da circa 250 euro), e l’LG 27TQ615S, che può essere sfruttato anche come TV grazie al decoder per digitale terrestre integrato (disponibile a partire da circa 280 euro). Scegliendo questo formato, in caso di necessità specifiche, è possibile considerare una postazione a doppio monitor.
Può essere addirittura utile impostare tramite il proprio PC o Mac la visualizzazione in verticale. Si tratta di una funzionalità che solitamente sfruttano gli sviluppatori che hanno necessità di avere una visione d’insieme del codice che scrivono durante le sessioni di lavoro. In questo caso specifico, è necessario assicurarsi che lo schermo possa ruotare.
In campo grafico e nel mondo del gaming è, invece, preferibile il formato 21:9. Questo rapporto di forma assicura uno spazio più ampio per l’area di lavoro, consentendo di tenere aperte più applicazioni, e una maggiore immersione visiva mentre si gioca. Tra i modelli con il miglior rapporto qualità-prezzo segnaliamo l’LG 34WP65C-B dotato di pannello curvo a 21:9 con risoluzione Quad HD, compatibilità con la tecnologia HDR10 e frequenza di aggiornamento a 160 Hz. E’ disponibile a partire da circa 380 euro.
Per quanto concerne la risoluzione, indicata dal numero di pixel presenti sullo schermo, è necessario considerare anche in questo caso il tipo di utilizzo. Studio e lavoro vanno d’accordo con la risoluzione Full HD (di norma pari a 1.920×1.080 pixel su display con formato 16:9), che assicura una visione nitida e senza sbavature con le app per l’ufficio, la scrittura o la lettura di testi a video.
Un gradino più in alto si trova il formato Quad HD, ideale per display con dimensioni superiori ai 20 pollici. Salendo ancora si arriva alla risoluzione 4K, indicata per attività come l’editing video, la computer grafica o per godersi i titoli dalle piattaforme online con il massimo dei dettagli.
Non mancano nel settore alcuni esempi di monitor in 8K ma si tratta di una tecnologia ancora acerba, rivolta principalmente al settore professionale, e che non ha trovato grande riscontro tra gli utenti.
Se possedete un Mac, fate molto attenzione alla risoluzione. Per quanto tutti i monitor siano compatibili con MacOS, possono essere considerati retina solo i monitor da 5K. In questo caso, oltre alle soluzioni di Apple solitamente molto costose, vi consigliamo di dare un’occhiata al monitor LG 27MD5KL.
Prima di scegliere il monitor da acquistare è indispensabile controllare le uscite video disponibili sul proprio computer. Molti PC utilizzano la tecnologia HDMI, la stessa presente sui TV, per l’invio delle immagini al display. Basterà quindi procurarsi un cavo apposito per mettere subito in comunicazione i due dispositivi.
Se si utilizza un PC portatile o fisso recente e si ha necessità di trasmettere le immagini con una maggiore precisione si può fare affidamento sulle tecnologie USB 4 e Thunderbolt 4 (qui un nostro approfondimento sui due standard di connessione). I due sistemi, spesso equiparati, sono in grado di raggiungere una velocità di 40Gbps permettendo di connettere fino a due display a cascata con risoluzione anche superiore al 4k.
Tra i modelli in commercio che utilizzano questo tipo di tecnologia indichiamo il monitor LG 27UP550N-W dal prezzo molto contenuto.
I più esigenti, potrebbero optare per il BenQ SW271C, un vero top di gamma. Non è da escludere che il monitor possa servire per utilizzare un vecchio computer dotato di connettore VGA. In questo caso bisogna guardare se tra le specifiche tecniche del dispositivo è indicata anche la presenza di un ingresso di questo tipo.
Infine, non meno importante è la frequenza di aggiornamento dalla quale dipende la fluidità delle immagini visualizzate. Si tratta di una caratteristica particolarmente cara agli appassionati di videogiochi, in cui ogni sfumatura diventa preziosa per immedesimarsi nella partita.
Se fino a qualche anno fa il valore standard corrispondeva a 60 Hz, oggi sono tanti i display in grado di superare di gran lunga tale parametro spingendosi fino a 240 Hz come l’Asus ROG Strix XG17AHPE.
A dare una mano ai gamer intervengono le tecnologie Free-Sync e G-Sync che consentono di ridurre o eliminare alcuni problemi grafici come il tearing sincronizzando il refresh rate del monitor con quello della scheda grafica del PC. In questo caso, il mercato è pieno di alternative e non sempre puntare sulla risoluzione elevata migliora l’esperienza di gioco. Bisogna infatti considerare che, se si ha a disposizione un PC non molto prestante, si potrebbe fare fatica a sfruttare a dovere le potenzialità del display.
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