Sono poche le compagnie al mondo che riescono ad essere versatili come ASUS, azienda multinazionale nata nel 1989 con sede a Taipei, Taiwan. La società infatti è presente con i suoi prodotti in tantissime categorie e in alcune di queste ha un’influenza e un successo molto forte: produce infatti schede madri e performanti schede grafiche, ma anche notebook, smartphone, accessori per il networking, monitor e computer desktop.
La storia di ASUS partì da una conversazione in un coffee shop a Taipei, dove gli ambiziosi ingegneri TH Tung, Ted Hsu, Wayne Hsieh e MT Liao sognarono di creare una piccola azienda innovativa: tutti e quattro avevano lavorato precedentemente in Acer come ingegneri hardware. Il nome ASUS deriva da Pegasus, il cavallo alato della mitologia greca, utilizzato come simbolo di successo, ma anche di saggezza e conoscenza. L’obiettivo di Pegasus era quello trasportare il Sole per la sua orbita, quindi i fondatori hanno voluto accostare il brand alla forza e allo spirito d’avventura.
Otto mesi dopo gli ingegneri crearono la loro prima scheda madre per l’architettura i486 di Intel, con una Taiwan sullo sfondo che pian piano divenne il centro dell’innovazione nel settore dei computer, anche grazie a loro. Da qui iniziò una lunga partnership tra ASUS e Intel: nel 1995 l’azienda taiwanese lancia anche la prima scheda video con acceleratore grafico tridimensionale.
A quel punto nell’azienda la priorità divenne quella di attrarre i migliori talenti nel campo dell’innovazione. Esperti da tutta Taiwan furono quindi accolti per sviluppare periferiche per computer o device multimediali: il 2% dei ricavi veniva sempre investito in Ricerca e Sviluppo, del resto ASUS è stata sempre una realtà che ha guardato al futuro.
Il 1996 coincide con il lancio del primo notebook, cioè il P6300, mentre nel 1998 uscì la scheda madre più performante mai prodotta dalla società, cioè la ASUS P2B per Intel Pentium.
Sono tantissimi i prodotti lanciati negli anni successivi, ma tra quelli più innovativi figura sicuramente il primo flip phone 3G nel 2003, il modello J100, mentre nel 2004 ci fu il lancio del primo notebook dove era possibile guardare la TV e utilizzare software multimediali, cioè l’ASUS W1.
Nel nuovo millennio entrò in azienda prepotentemente il cosiddetto Lean Thinking, ribattezzato l’ASUS Way, cioè un modo differente di organizzare i metodi di lavoro che incoraggiavano i dipendenti a raggiungere il loro potenziale, aumentando anche l’efficienza all’interno dell’organizzazione.
Fu in questi anni che l’azienda si espanse creano un sotto-brand chiamato Republic of Games (ROG), una divisione dedicata al mondo gaming con prodotti potenti e accattivanti nel design, come ad esempio il notebook ROG GA502DU AL039T, lo smartphone ASUS ROG Phone II o il desktop ROG G21 CX DE004T.
Il 2008 fu l’anno invece dei cosiddetti Eee PC, dei piccoli notebook che ebbero un grande successo in tutto il mondo, trasformando l’azienda in una realtà internazionale nel mondo dell’elettronica di consumo. A questo punto il Chairman Jonney Shih decise di dividere la compagnia in tre business distinti, che separavano i prodotti consumer dalla componentistica. Del resto solo nel 2006 le spedizioni di schede madri superarono i 55 milioni di pezzi: ASUS era a tutti gli affetti il produttore numero 1 al mondo. Il successo degli Eee PC, chiamati anche netbook perché si connettevano a internet, fu davvero incredibile, tanto da mettere in dubbio anche la produzione dei più tradizionali notebook. Il successo così veloce corrispose anche a un declino altrettanto repentino, tanto che l’azienda li smise di produrre dal 2013, visto l’avvento dei tablet e degli ultrabook.
Durante il secondo decennio degli anni 2000 il management spinse su un tipo di produzione più sostenibile per l’ambiente, con prodotti dotati di una maggiore efficienza energetica: questo ha portato alla vittoria per la società di più di 4000 premi, con la rivista Fortune che decretò ASUS tra le maggiori aziende al mondo da ammirare.
Per quanto riguarda i nuovi prodotti, il 2011 coincise con il lancio del primo 2-in-1, l’ASUS Eee Pad Transformer, del primo desktop gaming, il ROG CG8565, del primo tablet con Android, l’ASUS Eee Pad Slider e anche del primo ultrabook, lo ZenBook UX21E.
Il 2012 invece fu l’anno del primo ultrabook con due schermi, l’ASUS Taichi, mentre negli anni successivi arrivarono altri notebook trasformabili e dispositivi piuttosto sperimentali. L’entrata nel mercato smartphone è nel 2014, con i ZenFone 4, mentre lo ZenFone 6 è l’ultimo arrivato.
Tutto questo ha portato alla moderna ASUS, una piccola società che ha iniziato trenta anni fa: ora è un colosso con più di 15000 dipendenti in tutto il mondo e continua verso la strada dell’innovazione.
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ASUS è al lavoro sulla seconda generazione della sua console portatile, dopo l'ottimo successo del primo modello ROG Ally e della versione rivista e migliorata ROG Ally X annunciata lo scorso anno.
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