Secondo un nuovo report di Mark Gurman, sempre ben informato sui prodotti Apple, l’azienda di Cupertino avrebbe cancellato lo sviluppo di un paio di occhiali AR. Questi si sarebbero collegati ai Mac e non avrebbero funzionato in modo autonomo come invece accade con il visore Vision Pro.
L’azienda avrebbe presumibilmente chiuso il progetto questa settimana. Il dispositivo avrebbe avuto l’aspetto di normali occhiali, ma con proiettori integrati in grado di mostrare informazioni, immagini e video nel campo visivo di ciascun occhio.
Apple ha lavorato sull’inclusione di lenti che cambiavano tinta a seconda di ciò che l’utente stava facendo, praticamente come un’impostazione di stato in un’app di chat. Il progetto era apparentemente visto come una possibile strada alternativa per Apple dopo le vendite deludenti del Vision Pro.
Questi occhiali avrebbero dovuto essere qualcosa che, a differenza del Vision Pro, “gli utenti quotidiani potessero adottare“. Eppure, trovare la giusta tecnologia da integrare in essi, e “al giusto costo“, si è rivelato semplicemente troppo complicato, portando l’azienda di Cupertino a decidere di abbandonare il progetto.
Insomma, per il momento Meta può tirare un sospiro di sollievo sapendo che Apple non sarà un concorrente nel settore degli occhiali smart nel prossimo futuro. Attualmente, l’azienda di Mark Zuckerberg ha gli occhiali smart in collaborazione con Ray-Ban, di cui ha già venduto più di un milione di unità, e sta lavorando a una versione AR in uscita nel 2027. Anche Apple avrebbe lanciato i suoi occhiali nello stesso anno, rendendo il 2027 un anno molto interessante per i dispositivi AR destinati ai consumatori. Probabilmente lo sarà comunque, ma senza la presenza di Apple in questo settore.
Inizialmente, Apple voleva che i suoi occhiali potessero collegarsi a un iPhone, ma questo non forniva abbastanza potenza di elaborazione e sopratutto il collegamento scaricava rapidamente la batteria dell’iPhone. Per questo l’azienda ha optato per il passaggio al collegamento con un Mac. Tuttavia, il prodotto connesso al Mac “ha avuto prestazioni scadenti durante le revisioni con i dirigenti e le funzionalità desiderate continuavano a cambiare“, afferma il report.
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