Apple ha da poco assunto alcuni ingegneri di ARM per poter realizzare i propri processori da poter inserire all’interno dei futuri MacBook Air, MacBook Pro e Mac Mini. L’ingegnere in questione è Mike Filippo, il responsabile dell’architettura di un gran numero di CPU ARM, inclusi i Cortex-A76 che sono stati scelti per creare l’ultimo processore Qualcomm, ovvero lo Snapdragon 855, usato su OnePlus 7 Pro, Asus Zenfone 6 e Sony Xperia 1.
È una figura scelta attentamente per colmare il vuoto lasciato da Gerard Williams, capo dell’architettura dei processori Apple, che ha lasciato l’azienda nella parte iniziale del 2019. Il colosso di Cupertino non ha ancora comunicato tramite vie ufficiali il ruolo che ricoprirà Mike Filippo, ma tramite il suo profilo Linkedin, si può evincere come abbia lo stesso ruolo già ricoperto quando lavorava da Intel o da AMD, ma stavolta proprio per Apple, a partire da maggio.
Quando il Cortex-A76 è stato annunciato lo scorso anno, Filippo ha dichiarato come tale architettura riuscisse a competere con i processori Apple. Apple che per anni è riuscita a costruire processori che con frequenze e numero di core più bassi, riuscivano a sbaragliare la concorrenza.
ARM e Apple non sono tuttavia in diretta competizione. Seppur Apple non usi i processori ARM, si basa sulle sue istruzioni per costruire i propri processori. Legarsi dunque con qualcuno di così esperto come Mike Filippo, è sicuramente una scelta strategica che porterebbe a una naturale evoluzione dei chip dell’azienda di Cupertino e volendo anche alla creazione di processori sempre più potenti da usare su macchine professionali, per restare indipendente da Intel.
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