Negli ultimi tempi il tema dell’elettrificazione non ha interessato solo le auto, ma anche i veicoli più “ecologici”, come ad esempio le bici e i monopattini, tanto che oramai sul mercato esistono diversi tipi di e-bike e monopattini elettrici. Quest’oggi, per rimanere sull’argomento, andremo ad analizzare pro e contro della bicicletta con pedalata assistita Engwe P275 ST, che abbiamo avuto modo di provare nelle ultime settimane.
La Engwe P275 ST arriva in una confezione di cartone piuttosto grande e pesante, ma ovviamente deve contenere al suo interno tutta la bici, che però non arriva già montata. Tranquilli, però, al suo interno c’è tutto il necessario per poterla montare con estrema facilità e, nel complesso, sono necessari circa 40 minuti per completare l’assemblaggio.
Una volta aperta la confezione, al suo interno troveremo il telaio principale della bici con motore e batteria già montati, cosi come la ruota posteriore, la forcella e il manubrio. Devono, invece, essere montati la ruota anteriore, i pedali, i due parafanghi anteriore e posteriore e il portapacchi posteriore. Ovviamente, per chi lo desidera, è possibile anche applicare il comodo campanello sul manubrio, oltre ad una piccola luce posteriore a batteria, che si posiziona facilmente sotto la sella.
Per quanto riguarda il design, ci troviamo dinanzi ad una city bike davvero molto bella a nostro parere, soprattutto nella colorazione nero opaco. Il telaio è realizzato interamente in lega di alluminio 6061, gode di certificazione IPX6 e ha un peso, compreso di motore e batteria, di circa 25 kg. Anteriormente e posteriormente troviamo freni a disco idraulici Tektro da 180 mm, che si sono sempre comportati molto bene, ma purtroppo mancano delle sospensioni, sia sul fronte che sul retro. Questa mancanza si nota, soprattutto quando ci si ritrova a circolare su fondi irregolari, limitando abbastanza il confort generale. Tuttavia, su strada si è sempre comportata molto bene, è molto gradevole da utilizzare e abbastanza maneggevole.
Per quanto riguarda la tecnologia elettrica, che è poi il vero “cuore” di questa bicicletta, ci troviamo dinanzi ad una bicicletta a pedalata assistita, per cui sarà comunque necessario pedalare sempre per potersi muovere, infatti manca anche qualsiasi tipo di acceleratore che potrebbe permettere di sfruttare appieno il motore elettrico.
Nello specifico, questa ENGWE P275 ST è dotata di un motore centrale Ananda da 250 Watt con sensore di coppia integrato, abbinato ad una batteria da 19,2 Ah con celle Samsung agli ioni di litio, rimovibile e ricaricabile, che garantisce un’autonomia dichiarata di 260 chilometri. La ricarica è un po’ lenta, sono necessarie circa 5/6 ore, e avviene tramite connettore proprietario.
La velocità massima raggiungibile è di 25 km/h, dunque è assolutamente a norma con le leggi italiane.
Sul manubrio, la ENGWE P275 ST è dotata di un piccolo computer di bordo, che si può accedere tramite un pulsante posto lateralmente. Il display è abbastanza piccolo, ma comunque rimane sempre abbastanza luminoso e leggibile, anche se sotto luce diretta del sole può dare qualche noia.
Tramite il display in questione possiamo scegliere il livello di assistenza sulla pedalata, optando tra le varie modalità presenti (ad esempio Eco, Sport, Boost), oltre a fornici tutta una serie di informazioni, come l’autonomia, l’accensione dei fari, la velocità attuale, i chilometri percorsi e altro ancora. Per poter accedere le luci anteriori, che sono a LED e che fanno davvero un’ottima luce, basta tenere premuto per qualche secondo il pulsante frontale con l’icona delle luci che si trova sul computer di bordo: per spegnerle basta effettuare la medesima operazione.
Arriviamo adesso al fulcro di questa recensione, ovvero, come va questa city bike a pedala assistita? Sorprendentemente bene, al netto della mancanza delle sospensioni, fattore che può far storcere il naso a chi adora il massimo confort.
I vari livelli di pedalata assistita sono davvero molto comodi, così come il cambio Shimano a 9 velocità, per cui è possibile fare anche lunghe passeggiate con il minimo sforzo, anche grazie ad una posizione di guida molto comoda e alla possibilità di regolare facilmente l’altezza della sella, senza dover portarsi dietro strumenti appositi per poterla regolare. Inoltre, riesce a superare agilmente anche pendii piuttosto impegnativi, riducendo al minimo la fatica.
Il fattore che, però, ci ha entusiasmato maggiormente è che l’autonomia dichiarata è effettivamente quella che è possibile ottenere con questa bici. Scegliendo la modalità Eco, che è il primo livello di pedalata assistita, è possibile raggiungere abbastanza facilmente i 250 chilometri di autonomia dichiarati, che chiaramente si abbassano nel momento in cui aumentiamo il livello di aiuto della pedalata assistita. Tuttavia, anche con la modalità Boost, che è il livello massimo, l’autonomia è comunque molto buona, e non è difficile superare gli oltre 100 chilometri (l’azienda ne dichiara circa 150).
La Engwe P275 ST ha un prezzo di listino di 1.899 euro, ma non è difficile trovarla ad un prezzo inferiore (date un’occhiata al nostro comparatore di prezzi).
In base alla nostra esperienza di utilizzo, possiamo dire senza problemi che ci ritroviamo dinanzi ad un’ottima city bike, che ha nell’autonomia il suo principale punto di forza, oltre al design piacevole (ma questo è un gusto chiaramente soggettivo). Sicuramente, la mancanza delle sospensioni non la rende adatta ad un utilizzo al di fuori dell’ambiente cittadino, ma se siete interessati a questo tipo di biciclette, potete dare un’occhiata ad altre alternative della stessa azienda, come i modelli EP-2 Pro, X24 e X26.
Se siete alla ricerca di una bici elettrica da utilizzare magari per raggiungere il vostro ufficio oppure per fare lunghe pedalate senza troppo sforzo, dovreste prendere in considerazione la ENGWE P275 Pro.
Da pochi mesi, il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge che rivede il Codice della Strada in molti ambiti, tra cui quello che riguarda direttamente la circolazione delle biciclette
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