La Pirelli rappresenta, da oltre 140 anni, l’eccellenza dell’industria italiana nel mondo. L’azienda milanese è diventata famosa per i suoi pneumatici di alta qualità, adottati sia dalle auto e dalle moto che guidiamo tutti i giorni sia dalle macchine e moto da corsa, ma all’inizio Pirelli produceva tutt’altro. Come è diventata una delle società per azioni più importanti al mondo, con una presenza commerciale in oltre 160 paesi? Scopriamolo, ripercorrendo la storia di Pirelli dal 1872 ad oggi.
La “Pirelli & C.” viene fondata a Milano nel 1872 dall’ingegnere Giovanni Battista Pirelli: inizialmente produceva articoli di gomma, nello specifico in caucciù vulcanizzato. Si trattava di articoli tecnici come tele gommate, cinghie di trasmissione, manicotti e raccorderie. Il primo stabilimento si trovava nel punto esatto dove oggi sorge il Grattacielo Pirelli (meglio conosciuto come il “Pirellone”): all’epoca era una struttura costituita da due fabbricati a due piani, uno più grande per la lavorazione e uno più piccolo dove erano ubicati il negozio e gli uffici. In breve, la produzione fu ampliata a molte altre tipologie di oggetti tra cui giocattoli, tappeti, impermeabili e persino materiale per sale chirurgiche. Per arrivare al primo pneumatico dobbiamo attendere il 1885, quando il primo campionato italiano di ciclismo su strada fu vinto proprio da un dipendente dell’azienda a bordo di una bicicletta che montava pneumatici Pirelli!
Nel 1899 arrivò il primo pneumatico per un motociclo e nel 1901 Pirelli produsse la prima gomma destinata alle automobili: si trattava di articoli tecnologicamente avanzatissimi per l’epoca, che infatti riscossero subito un enorme successo e costrinsero l’azienda a costruire rapidamente un nuovo stabilimento. Dal 1907, Pirelli varcherà i confini nazionali: furono aperti numerosi altri stabilimenti in varie località del mondo tra cui Barcellona, Southampton e Buenos Aires. Nel 1922 è già un’azienda solida, strutturata, importante ed entra nel mercato azionario venendo quotata alla Borsa di Milano.
Negli anni Venti Pirelli entra ufficialmente nel mondo sportivo. Gli pneumatici cominciano a diventare protagonisti delle gare automobilistiche di Formula 1, GranTurismo, Rally e nei campionati motociclistici Superbike. Furono proprio gli pneumatici Stelvio a far vincere il Campionato del Mondo a Nino Farina, a bordo dell’Alfa Romeo, ben 170 anni fa! Negli anni Sessanta la Pirelli presentò un nuovo modello, il CN54: era la prima gomma ribassata, dalla spalla più robusta e più vicina al battistrada, che assicurava prestazioni migliori in pista e che divenne molto popolare negli anni successivi. Tanto che l’azienda milanese diventò il fornitore ufficiale delle scuderie Brabham, Toleman e Benetton, assicurandogli pneumatici morbidi, eccellenti in trazione, ma duri nella parte più vicina all’asfalto, caratteristica che permetteva alle gomme di consumarsi molto meno durante la gara.
L’azienda milanese è ancora oggi il fornitore ufficiale degli pneumatici per la Formula 1 e questo dimostra come non abbia rivali in fatto di tecnologia e qualità: gli pneumatici Pirelli sono all’altezza di vetture dalle prestazioni più avanzate al mondo, rispettando allo stesso tempo gli standard di sicurezza sempre più rigidi.
La Pirelli ha dunque avuto un successo stratosferico in pochi anni ed è riuscita ad affermarsi come uno dei gruppi industriali più potenti in tutto il mondo, mantenendo questo status anno dopo anno. Il merito del suo successo è dovuto anche alla filosofia dell’azienda, che non si è mai accontentata dei risultati raggiunti e degli obiettivi realizzati ma che ha sempre investito in tecnologia, ricerca e innovazione.
Uno dei suoi più grandi successi è stata la creazione dello pneumatico Cinturato, avvenuta nel 1949: si trattava della prima gomma radiale fabbricata, un prodotto molto robusto per l’epoca, con una cintura di tessuto posizionata tra il battistrada e la carcassa. Questa tecnologia è ancora oggi alla base della costruzione di ogni pneumatico perché è una soluzione in grado di assicurare maggior resistenza a urti e forature, oltre a garantire una tenuta di strada migliore. Il Cinturato Pirelli divenne famoso in tutto il mondo e, anno dopo anno, uscirono nuove versioni sempre migliorate, il che assicurò all’azienda di continuare a crescere e di non riuscire ad essere mai raggiunta dai competitor.
Oggi Pirelli è ancora un’azienda all’avanguardia: nei suoi stabilimenti troviamo tecnologie computerizzate e robotizzate di eccellenza, che assicurano la massima sicurezza e qualità in ogni singola gomma prodotta. Grazie alle nuove tecnologie, Pirelli studia e sperimenta continuamente nuove mescole e nuovi materiali per offrire pneumatici sempre più performanti. Non solo: Pirelli si dedica anche alla ricerca in fatto di sostenibilità e recentemente ha dato inizio alla produzione di un nuovo Cinturato a basso impatto ambientale.
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PIRELLI Spa, grandissima e meravigliosa Società di altissimo livello e professionalità. Io ho avuto il privilegio e onore di lavorare presso una azienda (Cartiera di Tolmezzo) del Gruppo Pirelli, e ringrazio sempre tutti i Dirigenti avvicendati nel tempo dal 1963 in poi.
Tutt’ora a 77anni utilizzo sempre pneumatici Pirelli, sia sulla mia Bmw e sulla auto storica. Un senso di grande riconoscenza. Elia Rainis – Udine.