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Lavare la trapunta in piumino a casa: guida e consigli

Lavare la trapunta è un servizio abbastanza costoso in lavanderia quindi sempre più persone scelgono di lavarla a casa. Ecco come procedere.
Di Irene Bicchielli 9 Febbraio 2023
come lavare il piumino in lavatrice

Chi di noi non ama dormire al caldo in inverno, avvolto da un soffice piumone? La trapunta in piuma è la perfetta compagna delle notti invernali ma, per mantenerla sempre morbida ed evitare che si rovini anno dopo anno, è importante ogni tanto lavarla.

Le imbottiture in piuma, rispetto a quelle sintetiche, hanno maggiore qualità in termini di calore, sono traspiranti e sono perfette per chi soffre di allergia agli acari della polvere o di asma. Tuttavia, sono anche più delicate, quindi dovrete avere delle particolari precauzioni prima di lavare il piumone in lavatrice perché potrebbe rovinarsi.

In questo articolo abbiamo raccolto quindi gli accorgimenti da avere se volete lavare correttamente una trapunta in piuma in lavatrice.

Come si lava il piumone in casa?

Per fortuna, è un’operazione più semplice di quello che si pensa. Basta avere una lavatrice abbastanza capiente e, preferibilmente, un’asciugatrice (anche se non è indispensabile). Prima di tutto però c’è un altro, importantissimo step.

Leggere attentamente l’etichetta

La prima cosa da fare è leggere con attenzione l’etichetta: salvo specifiche indicazioni contrarie, qualsiasi trapunta dovrebbe poter essere lavata in lavatrice senza problemi. Tuttavia, è importante verificare preliminarmente che il piumone possa essere lavato in acqua: se c’è il simbolo di una bacinella barrato con una X significa che va lavato a secco quindi dovete portarlo il lavanderia oppure provare a farlo in casa, con un metodo che vi consigliamo in fondo a questo articolo.

Controllate anche che la vostra lavatrice possa sostenere il peso del piumone: vi basterà verificare la capacità di carico massima, considerando che un piumone a una piazza e mezzo pesa circa 5 Kg mentre quello matrimoniale pesa intorno ai 7 Kg. Se non ricordate la capacità di carico della vostra lavatrice, potete controllare direttamente sull’elettrodomestico: solitamente viene riportato il carico massimo dei kg sostenuti dal cestello accanto alla pulsantiera.

Sempre nell’etichetta troverete indicazioni precise sulla temperatura massima da impostare in lavatrice: attenzione ad attenersi a quella indicata.

Etichetta piumino come leggerla

Come lavare il piumone in lavatrice

Il piumone va lavato separatamente da tutto il resto (copripiumone compreso). Controllate anche che non ci siano strappi o buchi perché altrimenti l’imbottitura uscirebbe durante il lavaggio: se trovate degli strappi rammendateli con cura prima di lavare il piumone.

Come asciugare il piumone in casa?

Se volete fare le cose per bene, appena tirate fuori il piumone dalla lavatrice dovreste massaggiarlo: solo così infatti ritroverà la sua forma e il suo volume originario. Prendetevi quindi qualche minuto di tempo per massaggiare il piumone, in modo da favorire il completo rigonfiamento dell’imbottitura: le piume torneranno al loro posto e l’effetto finale sarà morbido e voluminoso come quello originale.

Ed eccoci al momento dell’asciugatura vera e propria. Se l’etichetta vi consente l’utilizzo dell’asciugatrice e voi ne avete una, questa è sicuramente l’opzione migliore che avete: naturalmente anche l’asciugatrice dovrà avere la capienza adatta ad ospitare il piumone. Il getto d’aria potente gonfierà le piume rendendole voluminose e perfette, come appena acquistato. Impostate il programma per capi delicati oppure quello per capi imbottiti, se disponibile. La cosa migliore è farlo asciugare da solo, senza altri capi, e di usare le apposite palline per preservare la morbidezza.

Se invece non avete un’asciugatrice, è possibile lasciare il piumone ad asciugare all’aria aperta: nella bella stagione dovrebbero essere sufficienti un paio di giorni per farlo tornare asciutto. L’importante è non stenderlo in verticale come gli altri panni ma distenderlo su un piano in orizzontale, tendendo le parti raggrinzite e distribuendo al meglio possibile il peso. Dopo un giorno, giratelo in modo da far asciugare anche l’altra parte. Evitate di lasciare la trapunta alla luce diretta del sole, così il tessuto non si seccherà e i colori non perderanno brillantezza.

Quando è perfettamente asciutto, riponete il vostro piumone nell’apposito sacco, che garantirà la corretta areazione.

Ogni quanto lavare il piumone?

Il piumone può essere lavato anche ogni tre o quattro anni senza problemi. Rimane infatti protetto dal copripiumone quindi non avrà bisogno di essere lavato tanto spesso, a meno che ovviamente non ci caschi sopra qualche liquido o qualche sostanza che lo sporca o lo impregna di un odore poco gradevole.

Il copripiumino e la trapunta, invece, che rimangono esposti, andrebbero lavati più spesso, anche ogni tre o quattro mesi o comunque ogni volta che si sporcano, si macchiano o perdono brillantezza nei colori.

piumone da lavare

Come lavare a secco in casa un piumone?

Se l’etichetta del vostro piumone vi ha gentilmente informato che l’unico modo per lavarlo è a secco, non dovete per forza andare in lavanderia. Potete farlo anche a casa, si tratta di un’operazione a cui prestare la dovuta attenzione ma si può fare!

Per prima cosa dovrete passare una spugna appena umida su tutta la superficie del piumone, avendo cura di strizzarla bene per evitare di bagnare eccessivamente il piumone. A questo punto utilizzate uno shampoo secco in formato spray (ovviamente prima di acquistarlo assicuratevi che sia adatto a lavare un piumone d’oca) e poi, trascorso il tempo indicato sulla confezione, rimuovetelo con una spazzola per vestiti. Evitate invece di utilizzare battipanni, battitappeto o aspirapolvere: si tratta infatti di capi molto delicati, che vanno trattati con cura e rispetto per non rovinarli.

Come abbiamo visto, lavare un piumone in casa è più semplice di quello che sembra: basta avere le giuste accortezze perché abbiamo a che fare con un capo molto delicato.

Pubblicato il 9 Febbraio 2023
Irene Bicchielli
Irene Bicchielli

Nata nel 1988 a Firenze, dove vive ancora oggi, ha da sempre uno smisurato amore per le parole. Ha imparato a leggere e a scrivere prima delle scuole elementari e da allora non ha più smesso: lettrice seriale con un'originale passione per i romanzi storici, ha frequentato il liceo classico e poi si è laureata in Scienze Politiche per diventare...Leggi tutto

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