Negli ultimi anni, dobbiamo ammettere che i produttori di Barbie si sono dati un gran daffare per calare la perfetta bambola bionda nella realtà e darle connotazioni più “umane”, che si avvicinassero alle mille diversità che contraddistinguono le donne di tutto il mondo.
E così, dopo essere stata ambientalista con la linea di Explorer Barbie ispirate alla scienziata ecologista Nalini Nadkarni, ed aver fatto il giro del mondo e della storia con la linea di Barbie Insipring Women, dedicate ad alcuni personaggi femminili che hanno lasciato il segno nella scienza, nell’arte e nell’attivismo, arrivano anche le Barbie che hanno il volto di grandi campionesse dello sport. E se siete curiosi di sapere tutto bambola più iconica di sempre seguite la nostra guida all’acquisto dedicata al mondo della Barbie.
Con questa iniziativa, Mattel desidera puntare i riflettori su come lo sport possa diventare veicolo e strumento di affermazione personale. Nelle parole di Krista Berger, Senior Vice President della Mattel’s Global Head of Dolls: “Speriamo di dare spazio all’idea che ogni bambina merita l’opportunità di perseguire le sue passioni e rendere i suoi sogni realtà“. Per questo le nove campionesse rappresentano uno spaccato variegato non solo delle discipline ma anche dei paesi di provenienza e dai contesti sociali di origine. “Barbie è entusiasta di continuare la celebrazione del 65° anniversario del brand – afferma ancora la Berger – riconoscendo l’impatto che lo sport ha nel rafforzamento della fiducia in sé stesse e dell’ambizione per le nuove generazioni. Siamo orgogliosi di poter continuare ad alimentare la conversazione attorno alle donne nello sport“.
Ma quali sono queste nove sportive che hanno prestato il volto, il fisico, ma soprattutto la loro storia alle Barbie Giochi Olimpici 2024?
Non possiamo non partire da una delle atlete italiane più vincenti e probabilmente la nuotatrice con più trofei all’attivo di sempre. Federica Pellegrini, nata a Mirano nel 1988, ha vinto ben 19 medaglie mondiali e due medaglie olimpiche nel corso della sua carriera, da poco conclusa, ed è l’attuale detentrice del record del mondo nei 200 stile libero.
A soli 16 anni partecipa alle Olimpiadi di Atene del 2004 e vince la medaglia d’argento nei 200 stile libero, disciplina in cui, nel 2008 alle Olimpiadi di Pechino, sarà la prima nuotatrice italiana di tutti i tempi a vincere la medaglia d’oro. Sorridente, caparbia e instancabile, la Pellegrini ha realizzato ben 11 record mondiali in diverse discipline e non c’è miglior soprannome per lei di quello che la accompagna da molti anni, Divina.
“Ci sono momenti nella vita che non avresti mai immaginato, come scoprire che diventi una Barbie”. Così la campionessa di tennis Venus Williams ha commentato la notizia! Nata nel 1980, a soli 17 anni arriva in finale allo Us Open. Inizia lì la sua scalata ad un successo che non ha quasi paragoni nel campo del tennis femminile (oscurato forse solo dalla sorella Serena, con la quale ha condiviso le prime due posizioni del ranking mondiale per anni).
Con oltre 800 incontri giocati, 49 titoli vinti e ben 11 settimane in testa alla classifica WTA, Venus ha dovuto lottare molto per raggiungere il successo ed è un perfetto esempio di dedizione, coraggio e forza per le giovani campionesse di domani.
Con il suo sorriso contagioso, Alexa Moreno è diventata da pochi anni la prima ginnasta messicana ad aver vinto la medaglia mondiale e Forbes Messico l’ha già inserita nella classifica delle 100 donne più potenti del Messico.
In una delle discipline in cui i paesi latini non hanno mai brillato storicamente, la Moreno rappresenta un vero e proprio riscatto, un esempio da imitare, ed è lei stessa ad affermare in un’intervista che “Vorrei spalancare nuovi orizzonti alla nuova generazione di atlete, aiutando il Messico a tornare in primo piano sul palcoscenico mondiale”.
In uno sport in cui le donne sono state sempre tenute ai margini, il calcio, Christine Sinclair ha saputo dimostrare che le barriere si possono abbattere.
Calciatrice canadese, ha segnato a soli 16 anni il suo primo gol in nazionale e oggi ha superato il record assoluto di gol in nazionale, non solo femminile ma anche maschile, raggiungendo quota 187 (considerate che Cristiano Ronaldo ne ha segnati 109). E il numero potrebbe crescere ancora visto che la Sinclair parteciperà alle Olimpiadi di Parigi come capitano della sua squadra.
Nasce nel 1992 nei dintorni di Parigi e a 21 anni si fa notare vincendo la medaglia d’argento ai giochi europei, anche se il grande successo arriva con il titolo di campionessa mondiale nel 2015 e con l’oro olimpico alle Olimpiadi di Rio del 2016. Dopo una pausa che l’ha vista diventare mamma, Estelle sarà uno dei tedofori in occasione della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici della sua Parigi.
Quando ha saputo che era stata scelta per dare il volto ad una Barbie, ha dato un prezioso consiglio alle giovani donne: “Scoprite cosa vi rende felici e vi fa sentire vive, e poi andate a prendervelo. Lavorate duro, credete in voi stesse, non fatevi intimidire dagli ostacoli”.
La velocista polacca Ewa Swoboda classe 1997 incarna la determinazione e la perseveranza che ogni atleta, a qualsiasi livello, dovrebbe sempre perseguire.
Con numerose medaglie all’attivo nei 60 metri indoor (disciplina in cui detiene il record di 7,01 secondi) nei 100 e nei 200 metri piani, arriva alle Olimpiadi per la seconda volta dopo i Giochi di Rio 2016 e sarà impossibile non notarla sulla pista, oltre che per la sua velocità anche per i suoi numerosi tatuaggi che, ha dichiarato scherzando, “mi aiutano ad andare più veloce”.
Giovanissima, Mary Fowler è una calciatrice australiana di soli 21 anni che gioca attualmente come attaccante nel Manchester City e, ovviamente nella sua nazionale, dove ha debuttato a 15 anni giocando contro il Brasile. Nel 2019, quando aveva appena 16 anni, viene convocata per il Mondiale in Francia, diventando la più giovane partecipante alla competizione.
In un’intervista di qualche anno fa, la Fowler aveva dichiarato che “Quando ho iniziato a giocare a calcio mi sono detta: ‘Non finirò finché non avrò raggiunto le Olimpiadi’” e questo momento sembra finalmente arrivato!
Un’altra ginnasta, ma di origini brasiliane, è Rebeca Andrade. Classe 1999, inizia a vincere molto presto, facendosi notare ai campionati Juniores già nel 2012, quando vince la medaglia d’oro con il Brasile. Da quel momento, ha conquistato più di dieci medaglie ai Mondiali e, durante le Olimpiadi di Tokyo 2020, ben due medaglie: quella d’oro nel volteggio e quella argento nell’individuale.
Considerata una delle migliori ginnaste brasiliane (e del mondo) di sempre, è un modello di forza perché ha saputo riprendersi da numerosi infortuni durante la sua sfavillante carriera, combattendo senza mai perdersi d’animo.
Susana Rodriguez ha una storia che non può lasciare indifferenti. Nata affetta da albinismo, inizia a correre a soli 10 anni e, negli anni, porta avanti il suo sogno e la sua passione con grande forza: diventa atleta di paratriathlon, guadagnandosi ben 5 medaglie d’oro ai campionati mondiali, 2 medaglie d’argento e 1 medaglia di bronzo ai Giochi Paralimpici.
Ma oltre lo sport c’è molto di più: l’atleta spagnola è infatti un medico che, durante la pandemia, ha sempre lavorato in prima linea, tanto che il Time gli ha dedicato una copertina nel 2021.
Conoscevate le storie di queste 9 atlete? Quale vi ha colpito di più?
Era il 1959, il giorno della Festa della Donna, e Barbie faceva il suo debutto sul mercato. A distanza di 65 anni, centinaia di bambole Barbie create, accessori di ogni genere, un
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