Le donne di successo ci sono sempre state e, in passato, era ancora più difficile dimostrare il proprio valore. Ci sono però alcune donne che ce l’hanno fatta a realizzare i loro progetti e a trasformare una passione in qualcosa di grande. Nel giorno che il mondo dedica ufficialmente alle donne, parliamo di cinque imprenditrici di ieri e di oggi che hanno creato dei veri e propri colossi nel mondo del lusso.
Quella di Fendi è una storia tutta al femminile. Nel 1918, Adele Casagrande apre un piccolo negozio di pellicce con laboratorio a Roma e, dopo il matrimonio con Edoardo Fendi nel 1925, l’azienda prende il nome che oggi tutto il mondo conosce. Adele ed Edoardo lavorano insieme e il successo è rapido ma, dopo la scomparsa di Edoardo, sono le cinque figlie della coppia a prendere in mano le sorti dell’azienda di famiglia. E saranno proprio loro a trasformarla in un impero! La prima sfilata si tiene nel 1977 a Firenze, con 16 modelle a disposizione e capi che si fanno subito notare. Dalla pellicceria sia passa alla linea uomo, donna, bambino e poi ai profumi, oggi particolarmente apprezzati nel mondo del lusso. Ancora adesso, le redini del team creativo sono in mano ad un’altra donna di famiglia, Silvia Venturini Fendi.
Non sono in tanti a saperlo ma Estée Lauder è lo pseudonimo di Josephine Esther Mentzer. Nei primi anni del Novecento, da bambina, si appassiona di make-up e crescendo passa molto del suo tempo a studiare formulazioni e composizioni: anno dopo anno diventa sempre più competente in ambito chimico e così nel 1930, dopo il matrimonio con l’imprenditore Joseph Lauder, apre la sua prima boutique a New York. La grandissima novità del suo business si fa subito notare nel mondo aristocratico: i cosmetici venivano applicati direttamente sul viso delle clienti, così potevano rendersi conto immediatamente della consistenza, il profumo e soprattutto l’effetto sul volto. Ed è a Estée Lauder che si deve l’invenzione dei campioncini: ad ogni donna che acquistava nel suo negozio, Estée regalava un piccolo omaggio come segno di ringraziamento.
Oggi Estée Lauder è un vero e proprio impero nel mondo del beauty ed è bello ricordare le sue origini, dovute al genio di una donna che ha saputo trasformare la sua passione per il make up in un colosso a livello globale: i prodotti per il viso ma anche i profumi e il make up Estée Lauder sono sinonimo di efficacia e qualità.
Ma è lei, Luisa Spagnoli, forse il più bell’esempio che possiamo prendere come ispirazione in questa Festa della Donna. Nata a Perugia nel 1877 come Luisa Sargentini, a soli 20 anni si sposa con Annibale Spagnoli e insieme acquistano una drogheria nel centro del capoluogo umbro. Luisa comincia a produrre e vendere confetti e avvia una collaborazione con Francesco Buitoni, all’epoca già impegnato nel mondo della pasta fatta in casa: da questo incontro nascerà la Perugina e sarà proprio Luisa ad avere l’idea geniale di inserire dei brevi messaggi d’amore all’interno dell’involucro dei cioccolatini.
Ma dobbiamo aspettare il 1928 affinché Luisa cominci a dedicarsi alla moda. Con la collaborazione di donne esperte nella filatura a mano, nasce l’azienda Angora Spagnoli, che si dedicava alla lavorazione della lana ricavata dai conigli d’angora. La Luisa imprenditrice si rivela all’avanguardia: introdusse scuole e asili nido presso la Perugina, per agevolare le operaie, e offrì alle sue dipendenti il diritto all’allattamento e il congedo retribuito di maternità. Una visione decisamente moderna di impresa, che assicurava diritti per cui ancora oggi in tante devono lottare.
Non poteva mancare nel nostro elenco la donna che ha rivoluzionato la moda del nostro secolo, liberando il genere femminile da un abbigliamento scomodo e poco pratico. Gabrielle Chanel, conosciuta oggi in tutto il mondo come Coco Chanel, nasce in condizioni di miseria nel 1883 in un piccolo paesino francese. Cresce insieme alle suore del Sacro Cuore fin quando, a 18 anni, è libera di andarsene in cerca della sua strada: ben presto incontra Étienne de Balsan, figlio di imprenditori tessili, che diventerà il suo più importante finanziatore oltre che il suo amante. Coco comincia a produrre cappelli, per poi arrivare a realizzare diversi capi di abbigliamento che si propongono come una vera e propria rivoluzione nella moda. Perché le donne devono rinchiudersi in corsetti e riempirsi di improbabili crinoline? I vestiti di Chanel sono ampi, comodi, morbidi e pratici.
Nasce così un marchio che è sinonimo di libertà ma anche di classe, eleganza, raffinatezza. E dopo gli abiti arrivano gli accessori, le borse e naturalmente i profumi, dal celeberrimo Chanel n.5 a tante altre fragranze caratterizzate da semplicità e stile.
Che la amiate o la odiate, una cosa è certa: Chiara Ferragni è probabilmente l’imprenditrice più rappresentativa della nostra epoca. In pochi anni ha saputo costruire un vero e proprio impero. Nel primo periodo, quando ancora Instagram non esisteva e in pochi sapevano cos’era un blog, Chiara sfoggiava i suoi outfit online, spingendo tantissime altre ragazze a desiderare di vestirsi proprio come lei e quindi ad acquistare quegli stessi abiti. Il successo è stato talmente strepitoso che, dopo aver dato vita ad una nuova professione, quella di influencer, Chiara ha fatto un passo in più e ha creato la sua linea di abbigliamento e scarpe, collaborando tra l’altro con diversi brand conosciuti tra cui Champion. Il marchio oggi vale diversi milioni di dollari e la trentatreenne cremonese, oltre ad essere diventata un case study ad Harvard, è stata inserite dal Financial Times tra i protagonisti femminili del lusso digitale.
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