La vitamina D è una molecola molto importante per la nostra salute, che nel nostro organismo è presente in due differenti forme: vitamina D3 o colecalciferolo e vitamina D2 detta anche ergocalciferolo. La prima viene sintetizzata in maniera endogena dall’uomo, in seguito all’irradiazione con luce solare di un precursore presente nella pelle. La vitamina D2, invece, deve essere integrata con la dieta e contribuisce in percentuale minore alla concentrazione di vitamina D attiva che si trova nel nostro organismo. Tale molecola, infatti, deve subire ulteriori modifiche a livello di reni e fegato per dare origine alla forma biologicamente efficace, detta calcitriolo. Carenze di questa sostanza possono portare alterazioni del fisico e, per scongiurare tale rischio, si possono assumere integratori specifici di vitamina D, disponibili anche in compresse masticabili o in formulazioni di vitamina D ideate appositamente per i bambini.
E’ stato dimostrato che circa il 50% della popolazione mondiale, indipendentemente dall’etnia e dall’età, ha una carenza di vitamina D. Ciò può essere attribuito, principalmente, allo stile di vita: passando poco tempo all’aperto non si espone la pelle alla luce solare, indispensabile per la conversione del precursore presente nella cute in vitamina D2. Inoltre, le particelle inquinanti e l’uso di creme solari impediscono alle radiazioni UVB di raggiungere la pelle.
Altri fattori che potrebbero determinare una carenza di vitamina D sono legati alle caratteristiche della persona. Tra queste ricordiamo:
In questi casi, è consigliabile sopperire al fabbisogno di vitamina D ricorrendo ad integratori specifici, come ad esempio Ibsa Vitamina D3 2000 Ui. La vitamina D è infatti importantissima per la prevenzione di malattie come cancro, alterazioni cardiache, fratture, patologie autoimmuni, influenza, diabete di tipo 2 e depressione. Inoltre, tale sostanza stimola l’assorbimento del calcio e del fosforo provenienti dalla dieta; una carenza di questi minerali determina un aumento di concentrazioni sieriche di paratormone (PTH) che, a sua volta, crea una diminuzione della densità ossea che dà origine a osteoporosi negli adulti e rachitismo nei bambini. La vitamina D è indispensabile anche in molti meccanismi biologici, come l’inibizione dell’eccessiva proliferazione cellulare e la stimolazione della produzione di insulina.
La maggior parte della vitamina D presente nel nostro corpo è prodotta in maniera endogena in seguito all’esposizione della cute alla luce solare, ma in caso di una diminuita sintesi, si può ricorrere a un’integrazione con prodotti ad hoc come Oti D Vitamina D3 50 ml. In alternativa o in parallelo all’assunzione di integratori specifici è buona norma seguire una dieta ricca di alimenti che contengono vitamina D, che, essendo una molecola lipofila è contenuta in derivati animali grassi quali pesci come il salmone, la sogliola, l’anguilla, il dentice, lo sgombro, la trota, il tonno e lo storione, ma anche uova, latte, burro, formaggio e fegato.
Coloro che seguono un regime alimentare vegano possono assumere tale sostanza mangiando cereali: ne sono particolarmente ricchi quelli per la prima colazione, come i corn flakes, ma anche i funghi e le verdure a foglia, come spinaci e bieta. In alternativa, qualora la dieta e la produzione endogena non bastassero, si possono scegliere integratori privi di derivati animali, come Nutriva Vegan D3 50 ml in gocce o compresse.
Per migliorare la produzione di vitamina D in primo luogo ci si dovrebbe esporre al sole ogni giorno, per almeno 15-20 minuti. Inoltre, sarebbe necessario assumere alimenti fortificati, contenuti nei cibi in cui è stata aggiunta la vitamina D, come latte e cereali. Infine, è bene specificare che è buona norma assumere la vitamina D subito dopo i pasti, in quanto, trattandosi di una molecola liposolubile, il suo assorbimento si massimizza in presenza di cibi grassi.
Per rilevare un aumento di vitamina D occorre fare una terapia prolungata, di almeno 1 o 2 mesi. La maggior parte degli integratori prevede l’assunzione di una sola unità posologica al giorno, ma ciò dipende dal prodotto scelto, infatti, per alcuni occorre una somministrazione ogni due giorni.
Per rilevare una carenza di vitamina D, è necessario fare un prelievo di sangue venoso per valutare la concentrazione di 25-idrossivitamina D: valori di 25-30 ng/ml sono considerati normali.
I LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana) consigliano un approvvigionamento giornaliero, indipendentemente dal sesso e dall’età, di 15 mcg di vitamina D2 o D3, che aumenta a 20 mcg oltre i 75 anni.
In caso di carenza da vitamina D, in caso si abbia una pelle particolarmente scura o non si passi molto tempo all’aperto di giorno, si dovrebbe valutare l’assunzione di integratori specifici. Per essere certi di assumere la corretta dose di vitamina D è però necessario rivolgersi ad un medico o ad un farmacista: in caso di sovradosaggio (negli adulti questo si quantifica in 50 mcg), infatti, si potrebbe incorrere in un aumento della calcificazione ossea, diarrea, vomito e spasmi muscolari.
Gli integratori di vitamina D, principalmente, sono di due tipi: quelli a base di D3, di origine animale e quelli contenenti D2, molecola che viene prodotta dai vegetali e dai funghi. Sono stati condotti differenti studi per capire se ci fosse una differenza tra le due molecole che hanno evidenziato che il colecalciferolo (D3) determina una maggiore concentrazione ematica sia nell’immediato che dopo un determinato lasso di tempo.
Un altro aspetto da considerare è la quantità di attivo presente: prodotti per bambini, normalmente, contengono 400 U.I. (come Natures Plus Vitamina D 400 IU Tavolette), mentre quelli per gli adulti di solito si attestano sugli 800 U.I. o 1000 U.I. (come Metagenics Vitamina D 1000 U.I. Compresse)
Le forme farmaceutiche degli integratori sono varie, ognuna ha specifiche peculiarità: le compresse presentano svariati eccipienti tra cui il lattosio e le capsule sono costituite, a meno che non espressamente indicato, da gelatina, un derivato animale e quindi non sono adatte per chi segue un’alimentazione vegana; le gocce, come Dicofarm Dicovit D gocce, possono contenere una piccola parte di alcol; le caramelle, salvo dove dichiarato, possono presentare coloranti, aromi non naturali e zucchero. Qualora si abbia qualche patologia, intolleranza o allergia, quindi, prima di assumere un integratore a base di vitamina D, è bene leggere l’elenco degli ingredienti o chiedere consiglio al farmacista.
Fonti:
“Vitamin D: The ‘sunshine’ vitamin” di Rathish Nair e Arun Maseeh
“Vitamin D testing and treatment: a narrative review of current evidence” di Stefan Pilz, Armin Zittermann, Christian Trummer, Verena Theiler-Schwetz, Elisabeth Lerchbaum, Martin H Keppel, Martin R Grübler, Winfried März e Marlene Pandis
La vitamina D è un ormone che regola differenti meccanismi corporei. La sua funzione principale è quella di mantenere le ossa sane e forti, ma svolge anche azioni “extra-scheletriche”. Da tale punto
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