Durante la pandemia da COVID-19 degli scorsi anni sono state introdotte nuove terminologie nella quotidianità di ognuno di noi e si è entrati in contatto con dispositivi auto-diagnostici fino ad allora sconosciuti o quasi. Non solo tamponi per lo screening, ma anche termoscanner e saturimetri si sono fatti largo in modo prepotente negli armadietti dei farmaci di ogni casa. Ora che il COVID-19 sembra rialzare un po’ la testa, forse è il caso di ripescare questi strumenti e tenerli a portata di mano. Se non si è ancora acquistato un saturimetro, questo è l’articolo giusto per capire di cosa si tratta, come funziona, quando va utilizzato e come interpretarne i valori.
Cerchiamo di rispondere alle domande più frequenti riguardanti i saturimetri:
Il saturimetro è un dispositivo medico diagnostico di piccole dimensioni, che si aggancia ad un dito della mano come una molletta e rileva la saturazione dell’emoglobina nel sangue, quella che impropriamente viene definita come “saturazione del sangue”. Poiché questo strumento riesce a misurare anche la frequenza cardiaca e l’intensità delle pulsazioni, viene anche chiamato pulsossimetro.
Il funzionamento di un saturimetro, come può esserlo quello del marchio Gima, si basa sulla presenza di un LED (diodo) che emette una luce ad una precisa frequenza in funzione della rilevazione di emoglobina legata all’ossigeno (ossiemoglobina) o emoglobina ridotta. La luce emessa dal LED ad una certa intensità viene trasmessa o riflessa dai tessuti del dito del paziente e captata, con intensità inferiore, dal fotodiodo. La differenza fra le due intensità viene convertita dallo strumento in differenza di potenziale elettrico, utilizzata come segnale di ingresso del sensore che permette di risalire alla saturazione dell’emoglobina.
Oggi, grazie alle tecnologie moderne, è possibile disporre di dispositivi di piccole dimensioni e di utilizzo relativamente semplice come Beurer Saturimetro PO 80 oppure Dimed Saturimetro FS10C. Anche se non ci si trova nel pieno dell’emergenza pandemica degli scorsi anni, può comunque essere utile avere a disposizione uno di questi piccoli e maneggevoli strumenti auto-diagnostici in casa, in modo da avere la possibilità di monitorare situazioni a rischio.
Per i bambini che presentano polpastrelli più piccoli, sono disponibili sul mercato pulsossimetri pediatrici.
Prima di interpretarne i valori e capire come va utilizzato correttamente un saturimetro, è meglio ricordare qual è il legame esistenze tra le infezioni da coronavirus e il monitoraggio della saturazione dell’emoglobina. Il COVID-19 è una malattia respiratoria causata dal virus SARS-CoV-2 e uno dei sintomi critici associati a questa malattia è proprio la compromissione della funzione respiratoria, che può influire sulla saturazione di ossigeno nel sangue. Nel contesto del COVID-19, l’infezione può portare a una polmonite virale e a un’infiammazione delle vie respiratorie, compromettendo la capacità dei polmoni di scambiare ossigeno e anidride carbonica. Questo può causare una diminuzione della saturazione di ossigeno nel sangue. La misurazione della saturazione di ossigeno è importante poiché un basso livello può indicare una ridotta capacità dei polmoni di fornire ossigeno ai tessuti del corpo, che è essenziale per il loro normale funzionamento dell’intero organismo.
Come già detto, il principio su cui si basa il funzionamento dell’ossimetro è quella della saturazione: non a caso questo apparecchio viene anche definito saturimetro. Per capire come funziona questo dispositivo medico si deve capire che l’ossigeno è presente nel sangue in due forme:
La quantità di ossigeno disciolto viene mantenuta continuamente in equilibrio dinamico con quella di ossigeno legato, che si misura con la saturazione dell’emoglobina, un valore compreso fra lo 0 ed il 100%. È proprio questo l’indicatore rilevato dall’ossimetro. Come ogni altro parametro fisiologico, anche la saturazione di emoglobina risente delle differenze interindividuali, tuttavia si ritiene che non debba scendere al di sotto del 94%.
Un dato inferiore al 94% in alcune persone può essere preoccupante ma in altre potrebbe essere compatibile con una condizione di patologia respiratorie preesistente. Per questa ragione è comunque fondamentale il parere del medico, che deve sempre essere consultato, anche per telefono. Generalmente, è la riduzione progressiva della saturazione in caso di infezioni da COVID-19 a dover allarmare. Comunque, in caso di affanno, anche in presenza di una saturazione normale è sempre bene rivolgersi all’assistenza di un medico.
Non è sufficiente disporre di uno strumento di semplice utilizzo per avere la certezza di effettuare misurazioni accurate e ottenere dati che abbiano valore diagnostico affidabile. La saturazione dell’emoglobina viene misurata esaminando il sangue nei sottili capillari della punta di un dito, che sono soggetti per vari motivi a vasocostrizione (riduzione del diametro), non solo a causa dell’insufficienza respiratoria dovuta ad una polmonite da COVID-19. Ecco alcune delle cause che possono interferire con una misurazione corretta:
Fonti bibliografiche:
La pressoterapia a casa è una soluzione efficace per coadiuvare il benessere della circolazione sistemica, riducendo il gonfiore delle gambe e ottenendo benefici anche nei confronti della cellulite. Tutto ciò comodamente dalla
Se ci fosse la possibilità di fare l'aerosol mentre si lavora, senza doversi fermare? Se ci fosse la possibilità di poter fare l’aerosol mentre si studia, senza avere un fastidioso rumore di
L’aerosol è uno strumento essenziale per trattare malattie respiratorie, come raffreddore, congestione, riniti e sinusiti, ma anche bronchite, tosse secca e grassa. Bambini e adulti di tutte le età fanno uso di
Scrivi un commento