Come proteggere i neonati dal sole?

Di Monica Torriani 28 Giugno 2020
come proteggere i neonati dal sole

L’esposizione alla luce del sole con adeguata protezione adatta anche anche per pelli intolleranti è importante per i più piccoli, il cui organismo può in questo modo sintetizzare la vitamina D necessaria al loro processo di accrescimento. Ma, poiché i neonati hanno una fisiologia differente rispetto a quella dei bambini più grandi e ancor di più rispetto agli adulti, è fondamentale usare prodotti adatti, come Dermasol Bimbi Latte Spray (adatto ai piccoli dai 3 ai 12 mesi) e rispettare alcune regole.

I rischi derivanti dal sole che può correre un bambino piccolo sono potenzialmente molto gravi. Il più immediato è quello del colpo di sole, che può avere conseguenze fatali. Ma il sole può determinare con facilità la comparsa di eritemi e scottature su una pelle così delicata. Ecco perché bisogna dosare con attenzione la durata dell’esposizione e utilizzare prodotti specificamente formulati per lenire la pelle sensibile.

Quali solari per i neonati?

La scelta dei solari che devono essere impiegati per i bambini al di sotto di un anno, deve tenere conto delle caratteristiche della loro pelle. Devono, anzitutto, essere prodotti specifici per neonati, privi di conservanti, coloranti, nickel, profumi e di tutte le sostanze più frequentemente correlate all’insorgenza di reazioni allergiche.

Ricordiamo che non esistono molecole non allergizzanti: qualsiasi composto può scatenare una risposta anomala del sistema immunitario. Infatti, sulle confezioni dei solari, come di tutti i cosmetici, non può essere riportata la scritta anallergico, ma piuttosto ipoallergenico, come Mustela Latte Solare SPF50+ 100 mL. Questo termine indica che il prodotto è formulato in maniera tale da minimizzare (e non azzerare, cosa impossibile) il rischio di reazioni allergiche.

Mustela Latte Solare SPF50 plus 100ml

I prodotti solari devono essere applicati anche sulla testa dei bambini: a questo scopo, può essere utile scegliere una formulazione in gel ad azione idratante intensiva.

E devono essere usati anche quando il cielo è nuvoloso: la presenza delle nuvole non impedisce il passaggio della radiazione ultravioletta.

Filtro fisico o filtro chimico?

Il filtro fisico è garantito dalla presenza nei prodotti solari di sostanze quali ossido di zinco (lo stesso componente utilizzato per la formulazione delle paste per neonati lenitive da applicare al cambio di pannolino) e biossido di titanio. Questi composti rimangono depositati sulla pelle, costituendo in tal modo una barriera fisica fra le radiazioni solari e la cute stessa.

Oggi i filtri fisici non hanno più i problemi di un tempo: grazie alla texture fluida sono facilmente spalmabili e hanno un effetto sbiancante minimo.

Al contrario di quelli fisici, i filtri chimici penetrano e assorbono i raggi UV neutralizzandoli.

Per i piccoli è quindi meglio scegliere una protezione di tipo fisico che garantisca massima protezione e tollerabilità come Uriage Bariesun Crème Minérale SPF50+. Specialmente per i neonati sotto i 6 mesi e per i bambini che soffrono di dermatite atopica.

Uriage Bariesun Creme Minerale SPF50 plus

Quale formulazione scegliere per i neonati?

La crema, specialmente se prodotta in maniera tale da essere adatta al viso e non colare negli occhi, è la formulazione più semplice da utilizzare.

Gli stick, come Avene Stick Zone Sensibili SPF50+, sono caratterizzati da una texture più consistente e adatta all’applicazione in aree di dimensioni limitate, quali i bordi del naso e il mento. Sono comodi per le riapplicazioni locali.

Avene Stick Zone Sensibili SPF50 plus

I prodotti solari in gel ad altissima protezione sono invece perfetti per la testa, perché hanno una base acquosa, che non unge i capelli e non rende difficile la rimozione durante il bagnetto.

Rapidissima l’applicazione degli spray a protezione molto alta per pelli sensibili. Ma, in questo caso, occorre fare molta attenzione, specialmente in presenza di vento, a nebulizzare il prodotto sulle mani, per poi passarlo sulla cute del piccolo, per non rischiare che lo inali.

 

La conseguenza più pericolosa: il colpo di calore

I mammiferi, grazie al loro elevato livello di evoluzione, possiedono un sofisticato sistema di termoregolazione. Questo permette loro di mantenere la temperatura del corpo costante, malgrado le escursioni ambientali.

La sudorazione è uno degli espedienti che l’organismo usa per disperdere il calore.

Lo sviluppo del meccanismo di omeostasi termica non è completo alla nascita. Per questa ragione i neonati devono essere protetti dai colpi di calore e adeguatamente idratati quando sudano.

I prodotti solari, anche quelli contenenti filtri dermopediatrici ad altissima protezione, proteggono il piccolo dai raggi ultravioletti, ma non dagli infrarossi, che sono quelli responsabili dell’effetto termico di riscaldamento che il sole produce. Il colpo di calore, che non può quindi essere prevenuto mediante l’applicazione dei solari, deve essere scongiurato con appropriati comportamenti.

Primo fra tutti, il rispetto degli orari: il piccolo non deve essere esposto direttamente al sole a meno che questo non avvenga nelle ore più fresche della giornata, la mattina presto ed il tardo pomeriggio (dopo le 18, per intenderci).

Inoltre, è necessario che beva spesso, per evitare il rischio della disidratazione. E che sia bagnato delicatamente di tanto in tanto con acqua fresca per aiutarlo a disperdere il calore accumulato.

Proteggere la testa con un cappellino e gli occhi con occhiali filtranti è sempre consigliabile.

neonati protezione solare

I solari resistono all’acqua?

I bambini esposti al sole, come già approfondito nei paragrafi precedenti, devono essere bagnati spesso, per evitare il colpo di calore.

Come comportarsi dunque con i prodotti solari? Devono essere riapplicati ogni volta?

Anche quelli waterproof, come La Roche Posay Anthelios Dermo Pediatrics Gel Wet Skin SPF50+, che può essere applicato anche sulla pelle bagnata?

La Roche Posay Anthelios Dermo Pediatrics Gel Wet Skin SPF50 plus 250ml

L’indicazione resistente all’acqua presente sulla confezione significa che, in laboratorio, dopo 20 minuti di immersione in acqua il 95% del prodotto rimane sulla pelle. Ma nella realtà le cose vanno diversamente, perché esistono numerosi fattori che riducono la permanenza dei solari sulla pelle, come il sale presente nell’acqua marina, il cloro delle piscine, il sudore e l’effetto di attrito dell’asciugamano sulla pelle.

Dunque, anche in caso si usi uno spray pediatrico adatto a pelli atopiche e resistente all’acqua, il prodotto deve essere riapplicato almeno ogni due ore.

Leggere bene l’etichetta

L’etichetta di un cosmetico è la dichiarazione della sua qualità. Deve essere approvata dagli enti regolatori competenti e riportare i composti utilizzati per la sua formulazione, sottolineando l’eventuale presenza di sostanze allergizzanti.

Dal 1997 è obbligatorio riportare sulla confezione dei cosmetici la nomenclatura INCI, acronimo di International Nomenclature of Cosmetics Ingredients, anche in una prospettiva di prevenzione delle reazioni allergiche. In essa, sono riportati gli ingredienti in ordine decrescente di concentrazione all’interno del prodotto.

Gli ingredienti di origine botanica devono essere indicati in carattere corsivo e con la terminologia usata per la loro classificazione. Per questa ragione troverete sulla confezione di Rilastil Sun System Baby Trasparente Spray SPF50+ le diciture Schisandra chinensis, Artemisia umbelliformis e Pinus pinaster, che rappresentano le espressioni latine con cui viene indicata la tassonomia delle specie botaniche della schisandra, del genepì bianco e del pino marittimo.

Rilastil Sun System Baby Trasparente Spray SPF50 plus

Se il solare è destinato ad un neonato, la scelta deve essere orientata verso prodotti che offrano una protezione dichiarata SPF50+, che, secondo la normativa europea, corrisponde a protezione molto alta. SPF è la sigla che indica il Fattore di Protezione Solare (in inglese Sun Protection Factor). Indica di quante ore il prodotto prolunga l’esposizione della pelle al sole senza che questa si scotti, rispetto all’applicazione di nessun prodotto.

Il livello di filtro si riferisce tuttavia solo ai raggi ultravioletti di tipo B, gli UVB. Gli UVA sono comunque correlati alla comparsa di fenomeni di sensibilizzazione e fotoinvecchiamento. Scegliendo prodotti che riportino la dicitura UVA racchiusa in un bollo circolare sulla confezione, come Vichy Ideal Soleil Latte Dolce Bambini SPF50+ 300 mL, è possibile proteggersi anche da questa componente della radiazione solare.

Prodotti che dichiarino una protezione prolungata, magari anche per tutta la giornata, non sono conformi alla normativa. Inoltre, è bene evitare cosmetici contenenti filtri solari che promettano di agire anche come repellenti per gli insetti.

Nel caso in cui il piccolo sia atopico, meglio utilizzare un solare specifico che potenzi le barriere di protezione della pelle.

 

Pubblicato il 28 Giugno 2020
Monica Torriani
Monica Torriani

Laureata in Farmacia e abilitata alla professione presso l’Università degli Studi di Milano, è consulente (libero professionista) per la comunicazione nel settore healthcare, con attività ad ampio spettro che include farmaci, prodotti biotecnologici, dispositivi medici, integratori alimentari e cosmetici.

Si occupa della progettazione e realizzazione di contenuti destinati al web e alla carta stampata per diverse testate editoriali (articoli, podcast,...Leggi tutto

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