Il microbiota, l’insieme di microrganismi che vive in simbiosi con il nostro organismo, è importantissimo per la buona salute del fisico. Si tratta di batteri che si nutrono di substrati prodotti localmente e, in conseguenza di ciò, svolgono azioni benefiche per il corpo, ad esempio migliorano la digestione e il metabolismo, limitano l’aggressione di batteri esterni, prevengono patologie e molto altro. Quando il microbiota è carente si possono utilizzare prodotti specifici: a livello topico si parla di creme, mentre a livello intestinale si possono usare integratori di probiotici. Negli ultimi tempi si stanno diffondendo prodotti che non solo aiutano a reintegrare le carenze ma supportano anche il fisico con specifici ceppi, benefici per la nostra salute. In questo senso si può citare l’Akkermansia Muciniphila, individuata un ventennio fa che, però, ancora oggi viene studiata per evidenziare le sue molteplici proprietà. Dal 2022 in Italia sono stati autorizzati gli integratori di Akkermansia che possono essere non solo impiegati per rinforzare il microbiota intestinale, ma anche per supportare la perdita di peso, un ambito che suscita un forte interesse da parte dei consumatori, in cui si collocano moltissimi prodotti che supportano l’azione di dieta e attività fisica.
Scopriamo qualcosa in più sulla Akkermansia Muciniphila, cos’è, quali sono le sue azioni benefiche sul nostro organismo e come sfruttarne le proprietà.
L’Akkermansia Muciniphila è un batterio commensale che colonizza lo strato mucoso del nostro intestino. Si tratta di un anaerobio stretto che si nutre di mucina, che può essere annoverato tra i probiotici. Tale microrganismo è stato individuato per la prima volta nel 2004 all’interno di un campione di feci umane di individui sani e da allora sono numerosi gli studi che hanno approfondito le sue proprietà, ad esempio in un’università cinese è stata valutata la sua azione nel cancro alla prostata, in cui può migliorare l’efficacia terapeutica, tali effetti positivi si esplicano, inoltre, su varie funzioni metaboliche e nella stimolazione della risposta immunitaria. Questo batterio può essere sfruttato anche per migliorare obesità, diabete, infiammazione e steatosi epatica.
L’Akkermansia Muciniphila è utile per migliorare differenti aspetti. Una bassa concentrazione di tale batterio all’interno del nostro intestino potrebbe favorire l’assottigliamento della mucosa, ciò porterebbe una più facile penetrazione delle tossine e, di conseguenza, una più alta incidenza delle patologie. Da tale punto di vista, quindi, una concentrazione ottimale di Akkermansia migliora l’integrità degli epiteli intestinali e lo spessore dello strato di muco, proteggendoci, in questo modo, dall’aggressione di patogeni con un meccanismo che, però, è ancora sconosciuto.
In secondo luogo, l’Akkermansia Muciniphila può prevenire e trattare l’obesità e anche altri disturbi metabolici. Ciò è stato sottolineato in una revisione sistematica condotta da ricercatori Palestinesi e Italiani, che, però, sottolinea la necessità di ulteriori indagini in quanto, attualmente, la sperimentazione è stata fatta esclusivamente sugli animali. Da questo punto di vista l’Akkermansia riesce a migliorare il metabolismo e aumentare la sensibilità all’insulina, quindi, potrebbe essere utile anche per il trattamento del diabete di tipo 2. Questo batterio, inoltre, è in grado di ridurre l’infiammazione che si manifesta nei soggetti sovrappeso o in coloro che soffrono di patologie croniche, in quanto viene stimolata la produzione di citochine pro-infiammatorie.
In Cina è stato condotto uno studio che correla l’azione dell’Akkermansia Muciphila e la funzione cerebrale, dal quale è emerso il potenziale di questo microrganismo commensale anche in quest’ambito. Infatti si parla di asse intestino-cervello, una rete di comunicazione molto stretta tra i due organi che si esplica sia con collegamenti fisici che biochimici. Questo batterio, quindi, potrebbe essere utilizzato anche per contrastare disturbi neuropsichici come il morbo di Alzheimer, che comporta un intenso deficit cognitivo, la sclerosi laterale amiotrofica, in cui c’è la perdita progressiva di motoneuroni, il morbo di Parkinson, caratterizzato da una sindrome extrapiramidale che crea tremore e rigidità muscolare, e la sclerosi multipla, patologia che porta a una progressiva perdita della guaina mielinica che riveste le fibre nervose.
A partire dal 2022 la Commissione Europea ha autorizzato l’utilizzo di Akkermansia come novel food, quindi, può essere impiegato negli integratori alimentari e negli alimenti con fini speciali. Si tratta, quindi, di un probiotico di nuova generazione che può essere sfruttato da tutti i soggetti che presentano patologie o alterazioni intestinali, in quanto rinforza la mucosa e irrobustisce l’epitelio. Considerate le evidenze emerse in differenti studi, come quello visto in precedenza, che hanno analizzato l’efficacia del batterio sul controllo del peso, l’Akkermansia Muciniphila potrebbe essere anche un ottimo integratore per coadiuvare, insieme a una dieta bilanciata e una costante attività fisica, il dimagrimento. Metagenics The Akkermansia Company Gestione del Peso Compresse è l’integratore che oltre a contenere Akkermansia Muciniphila presenta tè verde, che stimola il metabolismo dei grassi, vitamina B2, importante nei processi di produzione dell’energia, e cromo, che aiuta a regolare i livelli di zuccheri nel sangue. L’azione del batterio risulta essere migliorata da alcuni fitocomposti, con i quali si può trovare associato negli integratori, si parla di polifenoli, tra cui acidi fenolici ed epigallocatechine, ma anche altre sostanze di origine naturale come berberina e capsaicina, e fibre alimentari, tra cui inulina, stachiosio e oligofruttosio.
Fonti
In copertina: il microbiota intestinale
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