Un approccio dinamico caratterizza l’azienda vinicola Astoria, realtà trevigiana di primo piano in ambito Prosecco. Fondata nel 1987 a Refrontolo, è emblema di un nuovo modo di intendere il territorio, declinato attraverso grandi vini spumanti dall’ottimo rapporto qualità-prezzo. Guidata con perizia e passione dai fratelli Paolo e Giorgio Polegato, produce ogni anno all’incirca un milione e mezzo di bottiglie, destinate al mercato nazionale ed internazionale. I 40 ettari vitati della cantina si concentrano attorno alla Tenuta Val de Brun, posta a metà strada fra Conegliano e Valdobbiadene, nel cuore dell’area del Prosecco. Il vitigno Glera è il protagonista indiscusso della produzione aziendale. E tale varietà a bacca bianca autoctona è declinata in modo diverso attraverso le tante linee che compongono il ricco catalogo. L’approccio più easy è quello della famiglia degli spumanti dedicati all’ora dell’aperitivo più informale, come l’Astoria Cuvée Fashion Victim Unica. Mentre i vini spumanti con denominazione Prosecco DOC alzano l’asticella gustativa, facendosi prodotti ideali a tutto pasto. È questo il caso, ad esempio, del Prosecco DOC Treviso Tiemo e del rosé millesimato Extra Dry Velére. Ma l’ampia gamma Astoria si arricchisce anche di vini più importanti e strutturati, fra i quali ricordiamo i prodotti della linea Luxury. Ed i vini a base Glera con denominazione Conegliano Valdobbiadene DOCG e Asolo DOCG. In aggiunta, non mancano in catalogo svariati bianchi e rossi fermi che rientrano nel disciplinare Colli di Conegliano DOCG. Infine, la linea 9.5 Cold Wine si fa emblema dei festeggiamenti in ambito sportivo. Astoria 9.5 Cold Wine Brut, infatti, è il vino spumante ufficiale del Giro d’Italia, la bottiglia che fa capolino sul podio in occasione delle premiazioni di ogni tappa. Vini sfaccettati e dal profilo gusto-olfattivo così diverso hanno, però, un elemento in comune: il territorio d’origine. Gli ettari vitati dell’azienda, infatti, si concentrano tutti nel comune di Refrontolo e sono soggetti a fattori climatici ed ambientali simili. Suoli in prevalenza calcarei ed argillosi fanno da sfondo alle piante, le cui radici riescono ad insinuarsi in profondità alla ricerca di acqua e nutrienti. Altro fattore chiave del terroir è la posizione collinare dei vigneti, collocati ad un’altitudine media di 150 metri s.l.m. Spazzati da una costante ventilazione che limita l’accumulo di umidità sui grappoli, gli stessi sono anche sottoposti ad una secca escursione termica fra giorno e notte, fattore che cristallizza gli aromi negli acini. L’acidità non manca ma l’abbondante presenza di luce tutto l’anno fa sì che le uve maturino a dovere giusto in tempo per la vendemmia. Il tutto è agevolato da un clima piuttosto mite a dispetto delle latitudini. A favorire tale fenomeno, oltre all’intervento delle montagne poste a nord che proteggono l’intera area, è la presenza a pochi chilometri di distanza del Fiume Piave, il cui corso funge da volano termico per la zona circostante. All’insieme dei fattori paesaggistici che contribuiscono a creare uno scenario ideale per la vite, si sommano quelli umani. Il lavoro tra i filari, infatti, è svolto con cura, competenza e nel rispetto assoluto del territorio e della pianta. Ma la stessa attenzione è riposta durante le fasi di lavorazione in cantina, in particolare in occasione delle presa di spuma in autoclave, momento cruciale della vinificazione con Metodo Charmat.