Nella fascia economica dei monitor di Samsung, il modello Samsung F27T350FHR rappresenta una soluzione sicuramente completa per ogni tipo di utilizzo. Partendo dalle basi, si parla in questo caso di un monitor da 27 pollici con risoluzione Full HD e tecnologia del pannello di tipo IPS. A differenza di modelli con schermo curvo come Samsung C24F390FHR, il modello in esame presenta un display flat, vale a dire piatto, con cornici estremamente ridotte su tre dei quattro lati del monitor. La base a doppio snodo garantisce un’ottima stabilità sulla scrivania, tuttavia in alternativa è possibile installare il monitor alla parete o su un braccio meccanico tramite i quattro supporti VESA presenti sul retro. Per quanto riguarda la qualità dell’immagine, il pannello IPS di Samsung F27T350FHR offre degli angoli di visuale molto estesi ed un’immagine dai colori ricchi e naturali. Per quanto non si tratti di un monitor specificamente pensato per il gaming, inoltre, questo modello offre una buona esperienza anche in questo ambito, grazie alla frequenza di aggiornamento di 75 Hz supportata dalla tecnologia AMD FreeSync. Quest’ultima permette di ottimizzare la fluidità dell’immagine, agendo con una sincronizzazione automatica dei fotogrammi indipendentemente dall’impostazione manuale del V-Sync. Ciò significa che, anche in presenza di un framerate variabile, il passaggio tra i diversi livelli di fluidità non comporta fenomeni di tearing dell’immagine. Dal punto di vista delle possibilità di collegamento video, sul retro sono presenti una porta HDMI standard ed un ingresso VGA analogico. Non è presente, invece, una porta jack audio da 3,5 mm per il collegamento di cuffie o altoparlanti esterni.
Samsung F27T350FHR in pillole:
- Monitor Full HD da 27 pollici con schermo piatto
- Tecnologia IPS con angoli di visuale molto estesi
- Frequenza di aggiornamento di 75 Hz con AMD FreeSync
- Collegamenti HDMI e VGA con supporti VESA per l’installazione a parete
Nato a Varese nel 1990, ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con lo studio, almeno fino alla scelta del suo corso universitario. Con l’iscrizione al corso di Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, ha finalmente ...
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