Meta Quest 2, PlayStation VR2 e HP Reverb G2 sono i dispositivi ideali per avvicinarsi al mondo della realtà virtuale, sia per chi cerca un accessorio versatile per più attività, che per gli appassionati di gaming da console e da pc. In sintesi, al netto dell’Apple Vision Pro – che costa oltre 3mila euro ed è molto sperimentale nel suo mix di tecnologie AR e VR, ecco le caratteristiche in dettaglio dei prodotti più gettonati in questo segmento.
Il Quest 2 di Meta è ancora oggi il migliore punto di ingresso al mondo della realtà virtuale, in quanto soddisfa diversi requisiti: è un prodotto utilizzabile in completa autonomia anche senza un PC (quindi è un visore standalone), ha un prezzo contenuto, dispone di tutto il miglior software che si possa desiderare in ambito VR.
Non solo Meta Quest 2 è una buona porta d’accesso al mondo del gaming in VR, ma ospita anche applicazioni di produttività come Horizon Workrooms ed è la piattaforma di riferimento per tutte le esperienze VR di Meta. Oltre a ciò, il Quest 2 può contare su un hardware di buon livello caratterizzato dalla presenza del chip Snapdragon XR2, 6 GB di memoria RAM e 128 o 256 GB di memora interna. Il suo peso e le sue dimensioni lo rendono comodo da utilizzare anche per sessioni prolungate, ma attenzione all’autonomia: la batteria integrata difficilmente garantisce più di 2 ore di utilizzo.
Tra le altre caratteristiche del visore segnaliamo la presenza di un display a 120 Hz di tipo LCD (1.832 x 1.920 pixel per occhio) e la possibilità di collegare il Meta Quest 2 al PC per poter essere usato come visore cablato, a patto di acquistare un cavo adeguato. Come anticipato, il prezzo è particolarmente contenuto in quanto si parte da un listino di 349,99 euro per la versione da 128 GB.
PlayStation VR2, il nuovissimo visore di casa Sony dedicato esclusivamente alla Playstation 5 è un simbolo di eccellenza. Prima di tutto perché offre un’esperienza plug&play che semplifica l’accesso alla realtà virtuale, anche grazie all’inclusione in confezione dei nuovissimi controller PS VR2 Sense. In pratica il pacchetto completo rende finalmente immersiva al 100% la fruizione della VR sulla piattaforma Sony, grazie ad un rilevamento dei movimenti preciso e un feedback aptico di alta qualità.
Ovviamente non è solo l’hardware a fare la differenza, ma anche il lancio di titoli come Horizon Call of the Mountain, disponibile anche all’interno di un bundle dedicato che include visore e gioco, o gli aggiornamenti che hanno abilitato le funzionalità di realtà virtuale su titoli del calibro di Resident Evil Village e Gran Turimo 7 a rendere PS VR2 una delle migliori piattaforme su cui provare la realtà virtuale.
Rispetto al visore di precedente generazione (PS VR), il PS VR2 migliora in tutti gli aspetti più importanti: il display vanta un’ottima unità OLED a 120 Hz (2.000 x 2.040 pixel per occhio), non manca la vibrazione aptica del casco, il sistema di collegamento a PS5 richiede un solo cavo e non è più necessario utilizzare una videocamera esterna per configurarlo.
La qualità dell’hardware giustifica il prezzo di listino di 599,99 euro, anche se bisogna tenere conto che è necessaria una PS5 per poterlo utilizzare.
Passando al mondo PC la soluzione più consigliata è HP Reverb G2, una delle proposte più bilanciate per quanto riguarda il rapporto qualità/prezzo, senza quindi dover toccare vette di prezzo estreme come quelle di HTC Vive Pro 2.
La soluzione di HP appartiene comunque al segmento alto della categoria e offre una compatibilità completa con SteamVR e Windows Mixed Reality, andando quindi a coprire sia il campo del gaming che quello della produttività in realtà virtuale in ambito desktop. Essendo pensato per inserirsi tra questi due mondi, HP Reverb G2 non include alcun tipo di controller in confezione, in quanto può essere utilizzato anche con il mouse o con un comune gamepad per PC (HP prevedo comunque dei controller VR opzionali che possono essere acquistati separatamente).
Anche in questo caso si tratta di un visore cablato, quindi è necessario collegarlo direttamente al PC tramite i due cavi DisplayPort e USB-C presenti in confezione. Per qualcuno questa potrà non essere una scelta ottimale, ma attenzione al dare un valore eccessivo alla connettività wireless in un dispositivo del genere: l’assenza di una batteria interna significa una minore usura nel tempo e il fatto di poter lavorare e giocare senza preoccuparsi dell’autonomia.
La struttura del visore e dell’archetto di Reverb G2 garantisce una buona comodità e tra le sue caratteristiche principali spicca un display LCD a 90 Hz ad altissima risoluzione pari a 2.160 x 2.160 pixel per occhio e un sistema audio integrato molto performante. In questo caso il prezzo di listino è di 699 euro.
Questi visori rispondono tutti a esigenze diverse, motivo per cui sono da considerare proposte che viaggiano su binari paralleli e non in diretta concorrenza tra loro. Ci sono poi alcune cose da tenere in considerazione prima di acquistare un qualsiasi visore VR, come ad esempio il fatto che è necessaria un’area di gioco o di lavoro molto ampia (si consiglia almeno di 2 metri x 2 metri) e ben illuminata, in modo che le fotocamere integrate nel casco riescano a tracciare bene il loro posizionamento nello spazio.
C’è poi da dire che la realtà virtuale potrebbe non essere adatta a tutti, specialmente nel caso in cui si soffra di chinetosi; in tal caso è molto meglio orientarsi verso un tradizionale monitor di qualità e in tal senso vi segnaliamo la nostra guida per scegliere il monitor PC.
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