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Apple Store: le entrate aumentano del 31%

Di Vittorio Pipia 10 Novembre 2019
Vendite Apple

Gli Apple Store, sono i negozi fisici dove il colosso di Cupertino vende tutti i suoi prodotti, dall’iPhone 11 all’iPad passando per i MacBook Pro per finire con una miriade di accessori. A giudicare dall’analisi effettuata da JP Morgan che ha analizzato il Form K-10, ovvero il rapporto finanziario annuale richiesto alle società della Securities and Exchange Commission i negozi fisici e online di Apple hanno generato entrate che rappresentano il 31% di quelle totali dell’azienda.

Parliamo dunque di un miglioramento netto rispetto al 2018, che aveva segnato un aumento del 29% delle entrate. La strategia di vendita al dettaglio avrebbe portato ad un aumento della conversione per gli acquisti diretti.  Questo aumento che ha permesso di bilanciare le piccole perdite derivanti dalla grande distribuzione e dai rivenditori terzi, che si sono fermate a una soglia di 180 miliardi sul totale.

Apple

Apple, entrate in aumento del 31% per gli store fisici.

L’aumento delle vendite tramite Apple Store consente inoltre di aumentare la vendita di servizi. Tali punti fisici infatti permettono agli utenti di acquistare corsi dedicati all’apprendimento del corretto uso per i dispositivi Apple. Proprio la voce Servizi è aumentata in termini di fatturato rispetto all’anno precedente, anche grazie alla sempre maggiore sottoscrizione di servizi come l’AppleCare, che consente di avere una maggiore garanzia su tutti i prodotti della casa della mela morsicata.

L’unica categoria ad aver registrato un calo è quella degli iPhone: nonostante il successo degli iPhone 11 e 11 Pro, il fatturato si è fermato a 142 milioni di dollari rispetto ai 164 milioni del 2018. Migliorate invece le vendite di Mac, iPad e dispositivi indossabili come Apple Watch e Airpods, con incrementi del 2%, 16% e 41%.

Interessante poi l’analisi relativa ai singoli mercati. Apple ha registrato infatti un calo generico nella maggior parte di essi, tranne per quanto riguarda l’America, con un incremento del 4% e l’Asia Pacifica (2%). Il risultato peggiore è del mercato cinese con un -16%, seguito dall’Europa con -3% e dal Giappone, -1%.

Pubblicato il 10 Novembre 2019
Vittorio Pipia
Vittorio Pipia

Nato nel 1992 ho sempre avuto una grande passione per i motori e per la tecnologia, passioni che ho poi sempre coltivato fino a farle diventare parte del mio lavoro. Da circa 6 anni provo, analizzo diversi prodotti delle più svariate categorie, dall’intrattenimento audio-visivo fino agli elettrodomestici passando per la domotica. Analisi che condivido poi online in diversi modi, con...Leggi tutto

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