Con Polk Audio, è lecito aspettarsi un sound di alto livello. Lo dice uno degli slogan dell’azienda, attiva da anni sul mercato con apparecchi per l’ascolto domestico e non solo. Tra le creazioni recenti dell’impresa trovano spazio i diffusori da scaffale Polk Audio S20e, l’altoparlante a torre Polk Audio T50 e il subwoofer Polk Audio PSW 10e. Dispositivi che rispondono all’esigenza di un ascolto ragionato, di qualità, da godere nella comodità della propria abitazione. Ma non basta, perché l’offerta della compagnia americana include anche speaker bluetooth, pensati per essere utilizzati fuori casa e in assoluta libertà. I prodotti commercializzati oggi sono il risultato di una storia aziendale affascinante, che ha seguito l’evoluzione della musica nel corso degli ultimi 50 anni. Inizia tutto nel 1971 per merito di un trio di amici: Matthew Polk, George Klopfer e Sandy Gross. I tre si incontrano durante le lezioni alla Johns Hopkins University di Baltimora, negli Stati Uniti. La prima occasione per mettersi in mostra è la produzione di un sistema audio per un evento musicale. Matthew si occupò degli speaker, George dei cabinet, Sandy del marketing. Le cose non andarono come previsto: gli organizzatori del convegno non avevano fondi per pagare gli speaker dei tre ragazzi, che reagirono in maniera originale. Crearono velocemente il logo Polk Audio, lo applicarono sui diffusori già prodotti, e iniziarono a venderli. Era un periodo di particolari cambiamenti nel modo in cui la musica veniva sentita e percepita. I grandi gruppi rock riempivano le arene e gli stadi durante i loro concerti, mentre la domanda di musica ascoltabile su vinile aumentava di giorno in giorno. Per questi motivi, il primo periodo dell’impresa vide la creazione di apparecchi audio dedicati a un segmento di clientela professionale. Ben presto, però, l’attività si spostò verso la clientela consumer, proponendo dispositivi di alta qualità ma a prezzi accessibili. Nacque così, nel 1974, il Monitor 7, primo grande successo commerciale del marchio, che venne seguito a stretto giro da modelli particolarmente apprezzati dagli audiofili dell’epoca, ovvero Monitor 10 e Monitor 12. Specialmente quest’ultimo prodotto mostrava innovazioni tecniche di alto profilo, grazie a una configurazione a due vie con risposta in frequenza minima di 18 Hz e potenza in uscita di 500 W. Un’altra grande innovazione da attribuire al brand è l’array di driver SDA, acronimo di Stereo Dimensional Array. Questo sistema riduceva le interferenze tra i canali destro e sinistro, permettendo una migliore spazializzazione del suono. Un’intuizione utilizzata ancora oggi in alcuni modelli del marchio. Negli anni recenti, la compagnia è stata al centro di diverse operazioni di ristrutturazione aziendale, che hanno portato al trasferimento della sede centrale da Baltimora a San Diego, in California. Oggi Polk Audio continua nella sua missione, ovvero portare nelle case l’esperienza sonora che si può vivere durante un grande concerto live. L’offerta di soluzioni audio è ampia e variegata grazie a subwoofer, soundbar e speaker che da 50 anni si propongono l’ambizioso obiettivo di trasmettere emozioni, oltre che musica.