Come scegliere i TV col miglior sistema audio integrato

Facciamo una panoramica sulle tecnologie disponibili sui TV per capire quali offrono la migliore qualità audio.
Di Nicola Zucchini Buriani 5 Ottobre 2024
Come scegliere i TV col miglior sistema audio integrato

La diffusione dei TV piatti ha portato sicuramente tantissimi benefici sotto molti punti di vista: pensiamo all’arrivo dell’alta definizione, poi diventata 4K e all’HDR, senza contare la progressiva crescita nella diagonale degli schermi. C’è però un punto, spesso ingiustamente sottovalutato, che invece di migliorare è peggiorato. Ci riferiamo all’audio, un componente fondamentale per un’esperienza completa che purtroppo ha dovuto sacrificarsi per contenere gli ingombri.

Non è un mistero che la qualità del suono sia mediamente tutt’altro che buona sui televisori a schermo piatto, tanto che in molti casi anche seguire chiaramente i dialoghi non è semplice, soprattutto se si sovrappongono musica o effetti sonori come succede nei film. A queste mancanze si può sopperire acquistando altri dispositivi: le soundbar sono nate proprio per rispondere a queste esigenze.

Samsung QN800D

TV Neo QLED 8K Samsung QN800D con diffusori posteriori

Chi preferisce un prodotto tutto in uno ha però altre possibilità di scelta: sul mercato esistono modelli che integrano sistemi audio di qualità più alta, anche se ovviamente la spesa sale di conseguenza. In questo articolo andremo a spiegare come orientarsi al meglio nella scelta del modello ideale per le proprie esigenze, prendendo in considerazione sia i prodotti di fascia alta sia quelli dal prezzo più contenuto.

Come riconoscere i TV con audio di qualità superiore

C’è un modo piuttosto semplice per riconoscere i prodotti con qualità audio nella media: basta controllare il posizionamento degli altoparlanti integrati. La maggior parte dei televisori a schermo piatto colloca gli speaker lungo il bordo inferiore, con orientamento verso il basso e senza ulteriori componenti aggiuntivi. Questa configurazione è tanto diffusa perché di fatto è la più semplice in assoluto: riduce al minimo l’ingombro e permette di realizzare prodotti sottili con cornici quasi invisibili.

Il prezzo da pagare è una qualità del suono più bassa: la necessità di dover occupare il minor spazio possibile riduce inevitabilmente le prestazioni degli altoparlanti. Va inoltre considerato che l’orientamento degli speaker è tutt’altro che ottimale: l’audio non arriva direttamente ma tramite riflessioni. Per questi motivi i prodotti di questo tipo sono quasi sempre quelli che offrono i risultati peggiori.

Smart TV TCL C645

TV TCL C645 con diffusori orientati verso il basso

La miglior qualità si ottiene invece con altoparlanti posizionati frontalmente e orientati verso l’ascoltatore, anche se ci sono alcune importanti eccezioni che vedremo dopo. I prodotti che ne fanno uso sono immediatamente riconoscibili: il lato inferiore aumenta notevolmente di spessore proprio per accogliere i componenti audio. Lo spazio aggiuntivo unito al miglior orientamento permettono di fare un sensibile salto di qualità, specialmente nelle configurazioni più avanzate.

I TV con altoparlanti frontali possono infatti adottare soluzioni più o meno evolute: si parte da semplici sistemi stereo con due speaker fino ad arrivare a vere e proprie soundbar fuse con i televisori. Un esempio in questo senso lo possiamo trovare sugli OLED Panasonic MZ1500, su alcuni Philips di prossima uscita e su altri modelli di fascia alta.

Non è però necessario orientarsi solo su prodotti di quel livello: ne esistono di fascia un po’ più bassa, come gli Hisense U8N, e si può acquistarne anche con cifre piuttosto contenute, optando ad esempio per modelli come i Thomson QLED Plus o alcuni Telesystem. La configurazione a speaker frontali non è però l’unica ad assicurare una buona qualità: esistono anche altri sistemi che combinano speaker dislocati in varie posizioni, aggiungendo altoparlanti anche ai lati o sopra.

TV Philips OLED+ 959 e OLED+ 909

TV Philips OLED+ 959 e OLED+ 909 con soundbar integrata

Panasonic propone ad esempio MZ2000 che mantiene gli speaker frontali come su MZ1500 ma ne aggiunge altri proprio con la configurazione appena descritta. Altre varianti sono i Bravia 9 Sony o gli LG G4 che integrano un sistema a 4.2 canali. Altre varianti sono quelle che usa Samsung su tanti prodotti di fascia alta: gli OLED S95D così come gli 8K QN800D dispongono di altoparlanti posti sul retro che sfruttano le riflessioni sulle pareti per indirizzare il suono verso l’ascoltatore.

Ultima, ma solo in ordine di citazione, è la tecnologia Acoustic Surface, un’esclusiva che Sony adotta per i TV OLED come A95L e gli OLED come i Bravia 8. Qui non ci sono altoparlanti se non quelli dedicati ai bassi (suwboofer) e in alcuni casi agli alti (tweeter). La maggior parte dei suoni viene generata tramite vibrazioni impercettibili dello schermo. In questo modo l’origine dell’audio corrisponde esattamente con le immagini che scorrono a video, generando un maggior coinvolgimento.

Attenzione al subwoofer

Come abbiamo visto le soluzioni per migliorare la qualità del suono sono piuttosto variegate ma facilmente riconoscibili. Nel corso degli ultimi anni si sta però diffondendo una tipologia ulteriore di configurazione: l’aggiunta di un subwoofer posteriore. Su quasi tutti i prodotti di qualità è presente da tempo questo speaker sul retro dedicato alle basse frequenze.

TV Panasonic MZ2000

TV Panasonic MZ2000 con soundbar integrata, diffusori laterali e superiori

In tempi recenti il suddetto componente ha iniziato a fare capolino anche su televisori di fascia tutt’altro che alta. Il motivo è molto semplice: il punto più debole di qualsiasi TV a schermo piatto sono proprio i bassi, dato che per averne di realmente convincenti servirebbero altoparlanti di dimensioni più generose, poco compatibili con gli spazi risicati messi a disposizione da prodotti sottilissimi.

L’aggiunta di un subwoofer serve proprio per migliorare questi limiti. Non serve più spendere cifre consistenti per avere un sistema audio con subwoofer integrato: prodotti come i TCL C655 Pro o gli Hisense U7N si possono acquistare a prezzi competitivi. Attenzione però: la sola presenza di un subwoofer non assicura una buona qualità audio. Ci sono prodotti con altoparlanti di scarsa qualità, con emissione verso il basso, che aggiungono semplicemente un subwoofer per potenziare i bassi.

In questi casi può succedere che i bassi finiscano per prendere il sopravvento, sbilanciando il suono. Bisogna quindi ricordarsi che un TV senza subwoofer non potrà avere bassi profondi ma la sua sola presenza non è una garanzia di alta qualità.

Pubblicato il 5 Ottobre 2024
Nicola Zucchini Buriani
Nicola Zucchini Buriani

Da sempre grande appassionato di tecnologia, ha cominciato con i computer da bambino, passando da Amiga ai PC per arrivare poi ai Mac, i sistemi con cui oggi produce tutti i contenuti pubblicati sul web. Nel frattempo si è sempre dilettato con i videogiochi, altra grande passione che coltiva tuttora. Non solo giochi moderni ma anche retrogame, con una collezione...Leggi tutto

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