Motorola starebbe pensando a ridisegnare il segmento di mercato degli smartphone pieghevoli introducendo il concetto di cerniera motorizzata, in grado di adattarsi in modo automatico ai movimenti dell’utente, andando a rilevare la posizione dell’utente e regolando l’angolo di visione dello schermo in modo adattivo. Questo, almeno, è quanto si apprende analizzando un brevetto che potrebbe essere applicato a futuri Motorola RAZR.
L’idea alla base del brevetto, individuato da 91mobiles nella banca dati dell’US Patent Application Publication, ricorda vagamente la funzione Center Stage di Apple, che utilizza la webcam dei MacBook di ultima generazione per tenere gli utenti al centro dell’inquadratura, ma in questo caso il controllo si estende direttamente al form factor del dispositivo.
Il brevetto, intitolato “Controllo autonomo del fattore di forma di un dispositivo mobile pieghevole”, illustra l’utilizzo di materiali avanzati e motori miniaturizzati per regolare automaticamente la cerniera del telefono. Il cuore di questa tecnologia risiede in una lega a memoria di forma o SMA, sviluppata originariamente dalla NASA, che permette alla cerniera di cambiare struttura sotto l’effetto del calore. In pratica, il calore, generato da stimoli elettrici o dall’energia cinetica prodotta dai movimenti del dispositivo, induce la SMA a modificare la forma della cerniera, consentendo movimenti di piegatura e apertura controllati.
In combinazione con la lega, il sistema include anche attuatori lineari risonanti o LRA, ovvero piccoli motori che utilizzano un meccanismo a molla per muovere la cerniera in modo preciso e fluido. Questa tecnologia avanzata rende possibile l’auto-regolazione del dispositivo in base alla posizione dell’utente e, come spiega il sito 91mobiles che per primo ha parlato dell’esistenza del brevetto, “quando la persona si avvicina, la telecamera si inclina automaticamente verso l’alto per tenerla in vista, e quando si allontana, si inclina verso il basso“.
La tecnologia illustrata nel brevetto potrebbe rappresentare una svolta significativa per il futuro degli smartphone pieghevoli, portando una maggiore flessibilità nell’utilizzo e aprendo la strada a nuovi scenari d’uso. L’uso del condizionale, tuttavia, è d’obbligo, in quanto il brevetto potrebbe anche non veder mai la luce, qualora dovessero esserci difficoltà nell’implementare fisicamente le idee che, almeno per quel che sappiamo, sono solo scritte “sulla carta”.
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