Scritto da titti.barbara il 28/02/2024 Variante: 24 compresse rivestite Acquistato da GranFarma
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Classico ibuprofene ma in compresse più piccole e con un taglio al centro, pronte per essere divise a metà.
VIAMAL FEBBRE E DOLORE 200 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
Farmaci antinfiammatori ed antireumatici non steroidei.
Ibuprofene 200 mg.
Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina; silice colloidaleanidra; idrossipropilcellulosa; sodio laurilsolfato; croscarmellosa sodica; talco. Rivestimento con film [Opadry (bianco) 06B28499]: ipromellosa; macrogol 400; titanio diossido (E171).
Dolore da lieve a moderato, quali cefalea, compresa cefalea emicranica, mal di denti; dismenorrea primaria; febbre.
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; reazioni di ipersensibilita' precedenti (ad es. asma, rinite, orticaria o angioedema) in risposta all'acido acetilsalicilico o ad altriFANS; anamnesi di sanguinamento o perforazione gastrointestinale, in correlazione a terapia precedente con FANS; ulcera peptica/emorragia attiva o anamnesi di ricorrenza della condizione (due o piu' episodi distinti comprovati di ulcerazione o sanguinamento); grave insufficienzaepatica o renale; grave insufficienza cardiaca o coronaropatia; ultimo trimestre di gravidanza; disidratazione significativa (causata da vomito, diarrea o assunzione insufficiente di liquidi); sanguinamento cerebrovascolare o altro sanguinamento attivo; disematopoiesi di originenon nota; bambini di eta' <6 anni.
Gli effetti indesiderati possono essere ridotti al minimo impiegando la dose efficace piu' bassa, per il piu' breve periodo di tempo necessario a controllare i sintomi. Questo medicinale e' indicato solo per trattamenti a breve termine, non superiori a 7 giorni. Se i sintomi persistono o peggiorano, consultare il medico. La dose di ibuprofene dipende dall'eta' e dal peso corporeo del paziente. Deglutire la compressacon un bicchiere d'acqua durante o dopo i pasti. Febbre e dolore da lieve a moderato. Adulti e adolescenti di eta' >12 anni (>=40 kg): 200-400 mg somministrati in una singola dose o 3-4 volte al giorno a intervalli di 4-6 ore. Il dosaggio in caso di cefalea emicranica e': 400 mgsomministrati in una singola dose, se necessario 400 mg a intervalli di 4-6 ore. La dose massima giornaliera non deve superare i 1200 mg. Bambini in eta' compresa tra 6-9 anni (20-29 kg): 200 mg 1-3 volte al giorno a intervalli di 4-6 ore, secondo necessita'. La dose massima giornaliera non deve superare i 600 mg. Bambini in eta' compresa tra 10-12 anni (30-40 kg): 200 mg 1-4 volte al giorno a intervalli di 4-6 ore,secondo necessita'. La dose massima giornaliera non deve superare gli800 mg. Dismenorrea primaria. Adulti e adolescenti di eta' >12 anni: 200-400 mg 1-3 volte al giorno a intervalli di 4-6 ore, al bisogno. Ladose massima giornaliera non deve superare i 1200 mg. Anziani: i FANSdevono essere usati con particolare cautela nei pazienti anziani che sono piu' soggetti a eventi avversi e sono maggiormente a rischio di emorragia, ulcera o perforazione gastrointestinale potenzialmente letale. Se il trattamento e' considerato necessario, occorre somministrare la dose minima per il piu' breve periodo di tempo necessario a controllare i sintomi. Il trattamento deve essere rivalutato a intervalli regolari e sospeso se non si osserva alcun beneficio o se si sviluppa intolleranza. Compromissione della funzionalita' renale: nei pazienti conriduzione da lieve a moderata della funzionalita' renale, la dose deve essere mantenuta al livello piu' basso possibile per il periodo piu'breve necessario a controllare i sintomi; la funzionalita' renale deve essere monitorata. Compromissione della funzionalita' epatica: nei pazienti con riduzione da lieve a moderata della funzionalita' epatica,la dose deve essere mantenuta al livello piu' basso possibile per il periodo piu' breve necessario a controllare i sintomi; la funzionalita' epatica deve essere monitorata.
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Deve essere evitato l'uso del medicinale in concomitanza con FANS, compresi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi 2 (Cox 2). I pazienti asmatici devono consultare il medico prima di assumere l'ibuprofene. Gli effetti indesiderati possono essere ridotti al minimo impiegando la dose efficace piu' bassa, per il piu' breve periodo di tempo necessario a controllare i sintomi. I pazienti trattati con FANS a lungo termine devono essere posti sotto regolare sorveglianza medica per monitorare gli eventi avversi. Nelle condizioni riportate di seguito, il farmaco deve essere somministrato solo dopo attenta valutazione dei rischi e benefici: lupus eritematoso sistemico (LES) o altre malattie autoimmuni; disturbo congenito del metabolismo della porfirina (ovvero porfiria intermittente acuta); primo e secondo trimestre di gravidanza; allattamento. Nei seguenti casi occorre particolare cautela: patologiegastrointestinali, comprese malattie infiammatorie intestinali croniche (colite ulcerosa, morbo di Crohn); insufficienza cardiaca e ipertensione; funzionalita' renale ridotta; disfunzione epatica; disturbo dell'ematopoiesi; difetti della coagulazione del sangue; allergie, febbreda fieno, gonfiore cronico della mucosa nasale, delle adenoidi, malattia ostruttiva cronica delle vie respiratorie o asma bronchiale; immediatamente dopo un intervento chirurgico maggiore. Sanguinamento, ulcerazione e perforazione gastrointestinale: sono stati segnalati casi, anche letali, con o senza sintomi premonitori o anamnesi remota di eventi gastrointestinali gravi. Il rischio e' maggiore con dosi di FANS piu' elevate, nei pazienti con anamnesi di ulcera e negli anziani. Questipazienti devono iniziare il trattamento alla dose minima disponibile.Per questi pazienti ed anche per quelli che richiedono la somministrazione concomitante di acido acetilsalicilico a bassa dose o altri medicinali noti per aumentare il rischio gastrointestinale, occorre prendere in considerazione la terapia di associazione con farmaci gastroprotettivi (ad es. misoprostolo o inibitori della pompa protonica). I pazienti devono segnalare qualsiasi sintomo insolito specialmente nelle fasi iniziali del trattamento. Quando si sviluppa sanguinamento o ulcerazione gastrointestinale il trattamento deve essere sospeso. I FANS devono essere somministrati con cautela ai pazienti con anamnesi di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) perche' la patologia puo' essere aggravata. Anziani: mostrano una maggiore frequenzadi reazioni avverse ai FANS. Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari: per i pazienti con anamnesi di ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata, e' necessario un monitoraggio appropriato perche' sono stati segnalati ritenzione idrica, ipertensioneed edema. I risultati degli studi clinici e i dati epidemiologici suggeriscono che l'uso dell'ibuprofene, in particolare a dosi elevate (2400 mg al giorno) e con trattamento a lungo termine, puo' essere associato a un leggero aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (ad esempio, infarto miocardico o ictus). In generale, gli studi epidemiologici non suggeriscono che l'ibuprofene a bassa dose (ovvero <=1200 mg al giorno) sia associato a un aumento del rischio di infarto miocardico. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica conclamata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con ibuprofene solo dopo attenta valutazione. Considerazioni simili devono essere fatte anche prima di iniziare un trattamento piu' a lungo termine di pazienti con fattori di rischio per eventi cardiovascolari (ovvero ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito e fumo). Reazioni cutanee: molto raramente sono state segnalate reazioni cutanee gravi, alcune letali, tra cui dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson enecrolisi epidermica tossica. L'insorgenza della reazione si verificanella maggior parte dei casi nel primo mese di trattamento. Il medicinale deve essere interrotto al primo segno di eruzione cutanea, lesione delle mucose o qualsiasi segno di ipersensibilita'. Effetto renale: ibuprofene puo' provocare ritenzione di sodio, potassio e liquidi in pazienti che non hanno mai sofferto in precedenza di disturbi renali. Questo puo' causare edema o anche determinare insufficienza cardiaca o ipertensione nei pazienti predisposti. Nell'uomo, sono stati segnalaticasi di nefrite interstiziale acuta con ematuria, proteinuria e talvolta sindrome nefrotica, come anche casi di tossicita' renale in pazienti nei quali le prostaglandine rivestono un ruolo compensatorio nel mantenimento della perfusione renale. In questi pazienti, la somministrazione di FANS puo' causare una riduzione dose -dipendente della formazione di prostaglandine e, secondariamente, del flusso ematico renale che puo' precipitare uno scompenso renale palese. I pazienti che presentano il massimo rischio di sviluppo di questa reazione sono quelli condisfunzione renale, insufficienza cardiaca, disfunzione epatica, che assumono diuretici e ACE inibitori e gli anziani. La sospensione del trattamento con FANS e' seguito in genere da un recupero allo stato pre-trattamento. Altre precauzioni. Nei pazienti che soffrono o hanno sofferto di asma bronchiale, rinite cronica, sinusite, polipi nasali, adenoidi o malattie allergiche, possono essere precipitati broncospasmo, orticaria o angioedema. L'ibuprofene puo' mascherare i segni o i sintomi di un'infezione (febbre, dolore e gonfiore). Durante l'impiego di analgesici a lungo termine e a dosi elevate, si puo' presentare cefaleache non deve essere trattata con dosi elevate di questo medicinale. In generale, l'assunzione abituale di analgesici, in particolare l'uso in associazione di sostanze analgesiche diverse, puo' causare danno renale permanente e rischio di insufficienza renale. Durante il trattamento con ibuprofene, sono stati osservati alcuni casi con sintomi di meningite asettica, quali irrigidimento del collo, cefalea, nausea, vomito, febbre o disorientamento, in pazienti affetti da malattie autoimmuni preesistenti (quali lupus eritematoso sistemico, malattia mista deltessuto connettivo). L'ibuprofene puo' inibire temporaneamente l'aggregazione piastrinica e prolungare il tempo di sanguinamento. Pertanto,i pazienti con difetti di coagulazione o in terapia anticoagulante devono essere posti sotto attenta sorveglianza. In caso di trattamento alungo termine con ibuprofene, e' necessario un monitoraggio periodicodella funzionalita' epatica e renale, nonche' dell'emocromo, in particolare nei pazienti ad alto rischio. Occorre evitare il consumo di alcol, che potrebbe intensificare gli effetti indesiderati dei FANS, in particolare se a carico del tratto gastrointestinale o del sistema nervoso centrale.
Occorre evitare l'uso concomitante di ibuprofene con le seguenti sostanze. Acido acetilsalicilico, bassa dose: i dati sperimentali suggeriscono che l'ibuprofene puo' inibire l'effetto che l'acido acetilsalicilico a bassa dose determina sull'aggregazione piastrinica. Tuttavia, lelimitazioni di questi dati e le incertezze relative all'estrapolazione dei dati ex vivo alla situazione clinica comportano l'impossibilita'di trarre conclusioni certe per l'uso regolare dell'ibuprofene e nessun effetto clinicamente rilevante e' ritenuto probabile con l'uso occasionale del farmaco. Altri FANS: l'uso concomitante di piu' FANS puo' aumentare il rischio di ulcere ed emorragie gastrointestinali. Pertanto, tale associazione deve essere evitata. Anticoagulanti: i FANS possono potenziare gli effetti degli anticoagulanti, quali warfarin o eparina. In caso di trattamento concomitante, si raccomanda il monitoraggiodello stato della coagulazione. Ticlopidina: i FANS non devono essereassociati alla ticlopidina a causa del rischio di effetto aggiuntivo sull'inibizione della funzionalita' piastrinica. Metotrexato: i FANS ne inibiscono la secrezione tubulare e possono verificarsi interazioni metaboliche che determinano una riduzione della clearance del metotrexato. La somministrazione del farmaco 24 ore prima o dopo la somministrazione di metotrexato puo' determinare una concentrazione elevata del metotrexato e un aumento dei suoi effetti tossici. Pertanto, tale associazione deve essere evitata. Inoltre, occorre tenere in considerazione il rischio potenziale di interazioni nel trattamento a bassa dose dimetotrexato, in particolare nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale. Nel trattamento di associazione occorre monitorare la funzionalita' renale. L'ibuprofene deve essere assunto con cautela in associazione con le seguenti sostanze. Moclobemide: potenzia l'effetto dell'ibuprofene. Fenitoina, litio: la somministrazione concomitante del farmaco con preparati contenenti fenitoina o litio puo' aumentare il livello sierico di questi medicinali. E' necessario controllare il livello sierico del litio e si raccomanda di controllare il livello sierico della fenitoina. Glicosidi cardiaci (es. digossina): i FANS possono esacerbare l'insufficienza cardiaca, ridurre la velocita' di filtrazione glomerulare e aumentare i livelli plasmatici dei glicosidi cardiaci. Si raccomanda il monitoraggio del livello sierico della digossina. Diuretici e antipertensivi: possono aumentare la nefrotossicita' dei FANS. I FANS possono ridurre l'effetto dei diuretici e degli antipertensivi, compresi gli ACE inibitori e i beta bloccanti. Nei pazienticon ridotta funzionalita' renale (ad es. pazienti disidratati o pazienti anziani con ridotta funzionalita' renale), l'uso concomitante di un ACE inibitore e un antagonista dell'angiotensina II con un medicinale che inibisce la ciclossigenasi puo' determinare un'ulteriore compromissione della funzionalita' renale ed anche un'insufficienza renale acuta. Questo effetto e' in genere reversibile. Tale associazione deve essere usata solo con cautela, in particolare nei pazienti anziani. I pazienti devono essere informati della necessita' di bere quantita' sufficienti di liquidi; occorre prendere in considerazione il monitoraggio periodico dei valori della funzionalita' renale nel periodo immediatamente successivo all'inizio della terapia di associazione. La somministrazione concomitante del medicinale e di diuretici risparmiatori di potassio o ACE inibitori puo' causare iperkaliemia. E' necessario un attento monitoraggio dei livelli di potassio. Captopril: studi sperimentali indicano che l'ibuprofene contrasta l'effetto di aumento dell'escrezione di sodio determinato dal captopril. Aminoglicosidi: i FANS possono rallentare l'eliminazione degli aminoglicosidi e aumentarne la tossicita'. Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI): maggior rischio di sanguinamento gastrointestinale. Ciclosporina: il rischio di danno renale viene aumentato dalla somministrazione concomitante di determinati FANS. Questo effetto non puo' essere escluso neanche per l'associazione di ciclosporina e ibuprofene. Colestiramina:il trattamento concomitante con ibuprofene determina un prolungamentoe una riduzione dell'assorbimento dell'ibuprofene. Questi medicinali devono essere somministrati ad almeno un'ora di intervallo. Tacrolimus: rischio elevato di nefrotossicita'. Zidovudina: vi e' evidenza di unaumento del rischio di emartrosi ed ematoma nei pazienti emofiliaci HIV positivi sottoposti a trattamento concomitante con zidovudina e ibuprofene. Potrebbe verificarsi un aumento del rischio di ematotossicita' durante l'uso concomitante di zidovudina e FANS. Si raccomanda di valutare l'emocromo 1-2 settimane dopo l'inizio del trattamento concomitante. Ritonavir: puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche dei FANS. Mifepristone: i FANS somministrati negli 8-12 giorni successivi al trattamento con mifepristone possono ridurne l'effetto. Probenecid o sulfinpirazone: puo' causare un ritardo nell'eliminazione dell'ibuprofene. L'azione uricosurica di queste sostanze viene ridotta. Antibiotici chinolonici: i pazienti che assumono FANS e chinoloni possono presentare un aumento del rischio di sviluppo di convulsioni. Sulfoniluree: i FANS possono aumentare l'effetto ipoglicemico delle sulfoniluree. In caso di trattamento concomitante, si raccomanda il monitoraggio della glicemia. Corticosteroidi: maggior rischio di ulcerazione o sanguinamento gastrointestinale. Antiaggreganti piastrinici (es. clopidogrel e ticlopidina): maggior rischio di sanguinamento gastrointestinale. Alcol,bifosfonati e oxpentifillina (pentoxifillina): possono potenziare glieffetti indesiderati gastrointestinali e il rischio di sanguinamento e ulcerazione. Baclofene: tossicita' elevata del baclofene.
Esami diagnostici. Rara: aumento dell'azoto ureico nel sangue, delle transaminasi sieriche e della fosfatasi alcalina, diminuzione dei valori dell'emoglobina e dell'ematocrito, inibizione dell'aggregazione piastrinica, prolungamento del tempo di sanguinamento, diminuzione del calcio sierico, aumento dell'acido urico sierico. Patologie cardiache. Molto rara: palpitazioni, insufficienza cardiaca, infarto miocardico, edema polmonare acuto, edema. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto rara: disturbi ematopoietici (anemia, leucopenia, trombocitopenia, pancitopenia, agranulocitosi). I primi sintomi o segni possono comprendere: febbre, mal di gola, ulcere alla superficie della bocca, sintomi simil-influenzali, grave affaticamento, sanguinamento nasale e della pelle. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, sonnolenza, vertigini, affaticamento, agitazione, capogiro, insonnia, irritabilita'; molto rara: meningite asettica. Patologie dell'occhio. Non comune: disturbi della vista; rara: ambliopia tossica. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Molto rara: tinnito. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: rinite, broncospasmo. Patologie gastrointestinali. Molto comune: disturbi gastrointestinali, quali pirosi, dispepsia, dolore addominale e nausea, vomito, flatulenza, diarrea, stipsi; comune: ulcere gastrointestinali, talvolta con sanguinamento e perforazione, perdita di sangue occulta che puo' portare ad anemia, melena, ematemesi, stomatite ulcerosa, colite, esacerbazione delle malattieinfiammatorie intestinali, complicazioni dei diverticoli del colon (perforazione, fistola); non comune: gastrite; molto rara: esofagite, pancreatite, stenosi intestinali. Patologie renali e urinarie. Non comune: sviluppo di edema, in particolare nei pazienti con ipertensione arteriosa o insufficienza renale, sindrome nefrotica, nefrite interstiziale che puo' essere associata a insufficienza renale; molto rara: necrosi papillare renale con l'uso a lungo termine. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: fotosensibilita'; molto rara: gravi forme di reazioni cutanee (eritema multiforme, dermatite esfoliativa, reazioni bollose tra cui sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, alopecia, fascite necrotizzante). Patologie vascolari. Molto rara: ipertensione. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni di ipersensibilita', quali orticaria, prurito, porpora ed esantema, nonche' attacchi d'asma (talvolta con ipotensione); rara:lupus eritematoso sistemico; molto rara: gravi reazioni di ipersensibilita'. I sintomi possono comprendere: edema al viso, gonfiore della lingua, gonfiore interno della laringe con restringimento delle vie respiratorie, dispnea, tachicardia, calo della pressione arteriosa fino al punto di shock potenzialmente letale. Patologie epatobiliari. Molto rara: disfunzione epatica, danno epatico, in particolare con l'uso a lungo termine, insufficienza epatica, epatite acuta, ittero. Disturbi psichiatrici. Rara: depressione, stato confusionale, allucinazioni.
L'inibizione della sintesi delle prostaglandine puo' influire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio-fetale. I dati ottenuti da studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di aborto spontaneo e di malformazione cardiaca e gastroschisi dopo l'uso diun inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazione cardiovascolare e' risultato aumentato da meno dell'1% fino a circa l'1,5%. Si ritiene che il rischio aumenti in funzione della dose e della durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di un inibitore della sintesi delle prostaglandine ha mostrato di determinare un aumento della perdita pre e post-impianto e della mortalita' embrio-fetale. Inoltre, e' stato segnalato un aumento delle incidenze di varie malformazioni, comprese quelle cardiovascolari, in animali trattati con un inibitore dellasintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, Viamal Febbre e Dolore 200 mg non deve essere somministrato se non strettamente necessario. Se Viamal Febbre e Dolore 200 mg viene assunto da una donna che sta tentando di concepire o durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute al livello minimo possibile. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporreil feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' evolvere in insufficienza renale con oligoidramnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che puo' verificarsi anchea dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine che determina un ritardo o un prolungamento del travaglio. Di conseguenza, Viamal Febbre e Dolore 200 mg e' controindicato durante l'ultimo trimestre digravidanza. L'ibuprofene viene escreto nel latte materno, ma a dosi terapeutiche per un trattamento a breve termine, il rischio di effetti sul lattante sembra essere improbabile. Se, tuttavia, viene prescrittoun trattamento prolungato, si deve valutare la possibilita' di uno svezzamento precoce. Vi sono alcune evidenze del fatto che i medicinali che inibiscono la ciclossigenasi/sintesi delle prostaglandine possano causare una compromissione della fertilita' femminile in virtu' di un effetto sull'ovulazione. Questo effetto e' reversibile con la sospensione del trattamento.
IBUPROFENE ZENTIVA CAPSULE MOLLI
Farmaci antiinfiammatori ed antireumatici non steroidei.
Ibuprofene.
Macrogol 600; potassio idrossido 85% (E525); gelatina; acqua purificata; sorbitolo liquido, parzialmente disidratato (E420); rosso carminio43% (E120).
Trattamento sintomatico di cefalee, emicrania, dolore dentale, mal dischiena, dismenorrea, dolore muscolare, nevralgia, condizioni artritiche non gravi, dolore reumatico, raffreddori accompagnati da febbre e influenza; il medicinale 400 mg e' raccomandato per adulti e adolescenti di eta' superiore a 12 anni (peso corporeo pari o superiore a 40 kg); data la quantita' di principio attivo contenuta in una capsula, il farmaco 200 mg e' raccomandato per adulti e bambini di eta' superiore ai 6 anni (peso corporeo pari o superiore a 20 kg).
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati; pazienti con un'anamnesi di reazioni di ipersensibilita'(per esempio broncospasmo, asma, rinite, angioedema o orticaria) associate all'assunzione di acido acetilsalicilico (ASA) o altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS); presenza o anamnesi di ulcera peptica/emorragia ricorrente (due o piu' episodi distinti di ulcerazione o sanguinamento dimostrate); anamnesi di sanguinamento o perforazione gastrointestinale correlata a precedente terapia con FANS; disturbi dell'emocoagulazione e dell'emopoiesi; pazienti con grave insufficienza epatica, grave insufficienza renale o grave insufficienza cardiaca; durante l'ultimo trimestre di gravidanza esiste il rischio di chiusura prematura del dotto arterioso fetale, con possibile ipertensione polmonare persistente. Il travaglio puo' essere ritardato e avere una duratamaggiore, con una maggior tendenza al sanguinamento sia per la madre sia per il bambino. Il farmaco 200 mg non e' adatto per bambini di eta' inferiore ai 6 anni (peso corporeo < 20 kg), a causa della quantita'di principio attivo contenuta in una capsula. Il medicinale 400 mg non e' adatto a bambini di eta' inferiore ai 12 anni (peso corporeo < 40kg), a causa della quantita' di principio attivo contenuta in una capsula.
Esclusivamente per somministrazione orale e impiego a breve termine. Adulti e adolescenti di eta' superiore ai 12 anni (peso corporeo pari o superiore a 40 kg): deve essere usata la dose minima efficace per iltempo minimo necessario ad alleviare i sintomi. Gli adulti devono rivolgersi al medico se i sintomi persistono o peggiorano, o se il prodotto e' necessario per piu' di 10 giorni. Consultare il medico se negli adolescenti (di eta' superiore ai 12 anni) il medicinale e' necessarioper piu' di 3 giorni o se i sintomi peggiorano. La dose raccomandata varia da 200 mg a 400 mg di ibuprofene, fino a tre volte al giorno secondo necessita'. L'intervallo tra due dosi deve essere di almeno 4 ore. Non superare la dose di 1200 mg nelle 24 ore. Bambini di eta' superiore ai 6 anni (peso corporeo <= 39 kg): per i bambini di eta' compresatra i 6 e i 12 anni e' raccomandato il prodotto contenente 200 mg di ibuprofene. Ibuprofene 200 mg deve essere usato solo in bambini di peso corporeo pari ad almeno 20 kg. La dose totale massima giornaliera diibuprofene e' di 20-30 mg per kg di peso corporeo, suddivisa in 3-4 dosi singole, a intervalli di dose di 6-8 ore. Non superare la dose massima giornaliera raccomandata. Non superare la dose totale di 30 mg/kgdi ibuprofene nelle 24 ore. Nei bambini, per ibuprofene 200 mg valgono le seguenti istruzioni di somministrazione. Bambini dai 20 ai 29 kg:1 capsula di ibuprofene 200 mg (ibuprofene 200 mg); dose massima giornaliera in numero di capsule 3 (equivalenti a 600 mg di ibuprofene). Bambini dai 30 ai 39 kg: 1 capsula di ibuprofene 200 mg (ibuprofene 200mg); dose massima giornaliera in numero di capsule 4 (equivalenti a 800 mg di ibuprofene). Bambini di eta' inferiore ai 6 anni (peso corporeo < 20 kg): ibuprofene 200 mg e 400 mg non sono adatti a bambini di eta' inferiore ai 6 anni (peso corporeo < 20 kg), a causa della quantita' di principio attivo contenuta in una capsula. Anziani Il dosaggio per gli anziani e' lo stesso di quello per gli adulti, ma e' necessarioprestare maggiore cautela. Pazienti con insufficienza epatica o dannorenale: nei pazienti con danno renale o compromissione epatica da lieve a moderata non e' necessaria una riduzione della dose, tuttavia e' necessario prestare maggiore cautela. Modo di somministrazione: le capsule devono essere ingerite intere con una quantita' sufficiente di liquido. La capsula puo' essere assunta durante o lontano dai pasti. L'assunzione durante i pasti o subito dopo i pasti puo' ritardare l'inizio dell'azione. Tuttavia, l'assunzione durante i pasti migliora la tollerabilita' del prodotto e riduce la probabilita' di problemi gastrointestinali.
Conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'.
Gli effetti indesiderati possono essere limitati usando la dose minima efficace per la durata minima necessaria a controllare i sintomi (vedere il rischio gastrointestinale (GI) e cardiovascolare di seguito). Esiste un rischio di danno renale in bambini e adolescenti disidratati. Gli anziani presentano una aumentata frequenza di reazioni avverse ai FANS, in particolare sanguinamenti e perforazioni gastrointestinali,che possono essere fatali. In pazienti affetti da asma bronchiale o malattia allergica o con un'anamnesi di questi disturbi puo' peggiorareil broncospasmo. Prestare cautela in pazienti che soffrono di rinite allergica, polipi nasali o disturbi respiratori ostruttivi cronici, perche' in questi pazienti esiste un maggior rischio di reazioni allergiche. L'uso concomitante di ibuprofene e altri FANS, compresi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2, deve essere evitato. Il lupus eritematoso sistemico e la connettivite mista aumentando il rischio dimeningite asettica. Sussiste un rischio di danno renale perche' la funzione renale puo' peggiorare ulteriormente. Si raccomanda il monitoraggio della funzione renale nei pazienti a rischio, ad esempio pazienticon insufficienza cardiaca e renale, pazienti trattati con diuretici o in caso di disidratazione di qualsiasi eziologia. In generale, l'assunzione abituale di analgesici, in particolare la combinazione di variprincipi attivi per alleviare il dolore, puo' determinare danni renali permanenti, con rischio di insufficienza renale (nefropatia da analgesici). Il rischio puo' aumentare in caso di stress fisico associato aperdita di sali e disidratazione. Pertanto, deve essere evitata. Disfunzione epatica. In caso di somministrazione prolungata sono consigliabili il controllo della conta ematica e il monitoraggio regolare dellafunzione renale ed epatica. E' opportuno interrompere la terapia con ibuprofene in caso di deterioramento della funzione epatica correlata alla sua somministrazione. Di solito, dopo l'interruzione del trattamento lo stato di salute si normalizza. E' anche opportuno un monitoraggio occasionale della glicemia. E' necessaria cautela prima di iniziareil trattamento in pazienti con un'anamnesi di ipertensione e/o insufficienza cardiaca, poiche' in associazione alla terapia con FANS sono state segnalate ritenzione idrica, ipertensione ed edema. Dati di studiclinici ed epidemiologici suggeriscono che l'uso di ibuprofene, in particolare a dosi elevate (2400 mg al giorno) e in caso di trattamento a lungo termine, puo' essere associato a un leggero aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi. In generale, gli studi epidemiologici non suggeriscono che dosi basse di ibuprofene (es. <= 1200 mg al giorno) siano associate a un maggior rischio di infarto miocardico. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, arteriopatia periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con ibuprofene solo dopoattenta valutazione. Analoghe considerazioni devono essere fatte prima di iniziare il trattamento a lungo termine in pazienti che presentano fattori di rischio per malattia cardiovascolare. Esistono evidenze che i farmaci che inibiscono la ciclo ossigenasi/la sintesi delle prostaglandine possano compromettere la fertilita' femminile mediante un effetto sull'ovulazione. Tale effetto e' reversibile dopo interruzione del trattamento. Nelle donne che hanno difficolta' a concepire o che stanno effettuando una valutazione della propria fertilita' deve essere valutata la sospensione della terapia con ibuprofene. I FANS devono essere somministrati con cautela in pazienti con un'anamnesi di malattiagastrointestinale, perche' questi disturbi possono essere esacerbati.Sanguinamento, ulcerazioni o perforazioni gastrointestinali (GI) potenzialmente fatali sono state segnalate con tutti i FANS in qualsiasi momento durante il trattamento, con o senza sintomi premonitori o un'anamnesi precedente di eventi GI. All'aumentare delle dosi dei FANS, il rischio di sanguinamento, ulcerazione o perforazione gastrointestinali(GI) e' maggiore nei pazienti con un'anamnesi di ulcera, in particolare se complicata da emorragia o perforazione, e negli anziani. Questi pazienti devono iniziare il trattamento alla dose minima disponibile. Per questi pazienti, nonche' per i pazienti che richiedono l'uso concomitante di basse dosi di acido acetilsalicilico o di altri principi attivi che possono aumentare il rischio gastrointestinale, si deve valutare la terapia combinata con agenti protettivi. I pazienti con un'anamnesi di tossicita' gastrointestinale (GI), in particolare gli anziani,devono riferire qualsiasi sintomo addominale insolito, in particolaredurante le fasi iniziali del trattamento. Si consiglia di prestare cautela nei pazienti che ricevono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento gastrointestinale (GI), quali i corticosteroidi orali, anticoagulanti quali il warfarin, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina o agenti antipiastrinici quali l'acido acetilsalicilico. Se si verifica un sanguinamento o un'ulcerazione gastrointestinale (GI) in pazienti che assumono ibuprofene, il trattamento deve essere interrotto. Molto raramente, in associazione all'uso di FANS sono state riportate gravi reazioni cutanee, alcune fatali, tra cui dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica. I pazienti sembrano essere a piu' alto rischio di sviluppare queste reazioni all'inizio della terapia: nella maggioranza dei casi le reazioni insorgono entro il primo mese di trattamento. La terapia con ibuprofene deve essere interrotta nonappena compaiano eruzioni cutanee, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'. Altre note L'uso prolungato di qualsiasi tipo di analgesico per la cefalea puo' peggiorare il disturbo. Se si verificasse o si sospettasse questa situazione, interrompere il trattamento. Si deve sospettare una diagnosi di cefalea da uso eccessivo di farmaci nei pazienti con cefalee frequenti o quotidiane nonostante (o in conseguenza a) l'uso regolare di farmaci per la cefalea. In conseguenza del concomitante consumo di alcol, gli effetti indesiderati delprincipio attivo, in particolare quelli concernenti il tratto gastrointestinale o il sistema nervoso centrale, potrebbero essere aumentati durante l'uso di FANS. L'ibuprofene puo' mascherare i sintomi di un'infezione (febbre, dolore e gonfiore). Il farmaco contiene sorbitolo. Ibuprofene 200 mg contiene 16 mg di potassio per capsula. Ibuprofene 400mg contiene 32 mg di potassio per capsula.
L'uso concomitante con altri FANS, compresi gli inibitori specifici della cicloossigenasi-2, aumentano il rischio di reazioni avverse. L'ibuprofene (analogamente agli altri FANS) non deve essere usato in associazione con: Aspirina: salvo in caso di aspirina a basso dosaggio (nonsuperiore a 75 mg al giorno) su prescrizione medica, perche' potrebbeaumentare il rischio di reazioni avverse. Dati sperimentali suggeriscono che, assunto in concomitanza, l'ibuprofene puo' inibire l'effetto dell'aspirina a basso dosaggio sull'aggregazione piastrinica. Tuttavia, le limitazioni di questi dati e l'incertezza riguardo all'estrapolazione dei dati ex vivo della situazione nella pratica clinica non consentono di trarre conclusioni definitive per l'uso regolare di ibuprofene, inoltre non si ritengono probabili effetti clinicamente rilevanti in caso di uso occasionale di ibuprofene. Altri FANS inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2: Evitare l'uso concomitante di due o piu' FANS, perche' potrebbe aumentare il rischio di reazioni avverse. L'ibuprofene deve essere usato con cautela in associazione a: Corticosteroidi: perche' possono aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento gastrointestinale. Antipertensivi e diuretici: perche' i FANS possono ridurre l'effetto di tali farmaci. I diuretici possono aumentare il rischio di nefrotossicita' dei FANS. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (ad es. pazienti disidratati o pazienti anziani con danno renale) la cosomministrazione di un ACE inibitore, di bloccanti dei recettori beta o di antagonisti dell'angiotensina II e agenti che inibiscono la cicloossigenasi possono determinare un ulteriore deterioramento della funzione renale, compresa una possibile insufficienza renale acuta, solitamente reversibile. Pertanto, questa combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere considerato il monitoraggio della funzione renale dopo l'avvio della terapia concomitante e in seguito periodicamente. Diuretici risparmiatori di potassio: la somministrazione concomitante di ibuprofene e diureticirisparmiatori di potassio puo' provocare iperpotassiemia (si raccomanda il controllo del potassio sierico). Anticoagulanti: I FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, quali il warfarin. Agenti antipiastrinici e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (selective serotonin reuptake inhibitors (SSRI): possono aumentareil rischio di sanguinamento gastrointestinale. Glicosidi cardiaci: i FANS possono esacerbare l'insufficienza cardiaca, diminuire la velocita' di filtrazione glomerulare (GFR) e aumentare i livelli plasmatici di glicosidi. Litio: esistono evidenze di un possibile aumento dei livelli plasmatici di litio. Metotressato: esistono evidenze di un possibile aumento dei livelli plasmatici di metotressato e di un aumento del suo effetto tossico, in particolare gli effetti tossici ematologici. Baclofene: vi sono dati clinici che indichino che i FANS possano aumentare il livello plasmatico di questo farmaco. Ciclosporina: aumento delrischio di nefrotossicita'. Mifepristone: i FANS non devono essere usati per 8-12 giorni dopo la somministrazione di mifepristone, in quanto possono ridurre il suo effetto. Tacrolimus: possibile aumento del rischio di nefrotossicita' quando i FANS sono somministrati con tacrolimus. Zidovudina: aumento del rischio di tossicita' ematologica se i FANS sono somministrati contemporaneamente con zidovudina. Esistono evidenze di un maggior rischio di emartrosi ed ematoma in emofiliaci HIV positivi che ricevono trattamento concomitante con zidovudina e ibuprofene. Antibiotici chinolonici: dati da studi su animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associate agli antibiotici chinolonici. I pazienti che assumono FANS e chinoloni possono presentare un maggior rischio di sviluppare convulsioni. Derivati della sulfanilurea: sperimentazioni cliniche hanno indicato interazioni tra ifarmaci antinfiammatori non steroidei e gli antidiabetici (sulfaniluree). Sebbene fino ad ora non siano state descritte interazioni tra l'ibuprofene e le sulfaniluree, in caso di assunzione concomitante si raccomanda un controllo dei valori della glicemia a scopo precauzionale. Sulfinpirazone, probenecid: i medicinali contenenti probenecid o sulfinpirazone possono ritardare l'escrezione di ibuprofene. Aminoglicosidi: poiche' l'ibuprofene puo' diminuire la clearance degli aminoglicosidi, la cosomministrazione puo' aumentare il rischio di nefrotossicita' e ototossicita'. Pemetrexed: la somministrazione concomitante puo' aumentare gli effetti tossici di pemetrexed.
Sono state segnalate reazioni di ipersensibilita', che possono consistere in reazioni allergiche non specifiche e anafilassi; reattivita' del tratto respiratorio, per esempio, asma, asma aggravata, broncospasmo, dispnea; varie reazioni cutanee, per esempio prurito, orticaria, angioedema e, piu' raramente, dermatiti esfoliative e bollose (tra cui necrolisi epidermica ed eritema multiforme). L'elenco dei seguenti effetti avversi relativi a quelli osservati con ibuprofene a dosi da farmaco da banco per l'impiego a breve termine. Nel trattamento di condizioni croniche o nel trattamento a lungo termine possono verificarsi ulteriori effetti avversi. Patologie del sistema Emolinfopoietico. Molto rara: disturbi ematopoietici (anemia, leucopenia, trombocitopenia, pancitopenia, agranulocitosi). I primi segni sono: febbre, mal di gola, ulcere superficiali in bocca, sintomi simil-influenzali, grave spossatezza, sanguinamenti ed ecchimosi di origine sconosciuta. Disturbi del sistema Immunitario. Molto rara: in pazienti con patologie autoimmuni preesistenti (come lupus eritematoso sistemico, connettivite mista) durante il trattamento con ibuprofene sono stati osservati casi isolati disintomi di meningite asettica, quali rigidita' del collo, cefalea, nausea, vomito, febbre o disorientamento. Patologie del sistema Nervoso.Non comune: cefalea; molto rara: meningite asettica, sono stati riportati casi isolati. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non nota: compromissione dell'udito. Patologie gastrointestinali. Non comune: dolore addominale, dispepsia e nausea; Rara: diarrea, flatulenza, stipsie vomito; Molto rara: ulcera peptica, perforazione o emorragia gastrointestinale, melena, ematemesi, talvolta fatali, in particolare negli anziani, stomatite ulcerosa, gastrite. esacerbazione della colite ulcerosa e del morbo di Crohn. Patologie epatobiliari. Molto rara: disturbi epatici. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: varie eruzioni cutanee; molto rara: possono verificarsi forme di reazioni cutanee gravi, quali le reazioni bollose, tra cui la sindrome diStevens- Johnson, l'eritema multiforme e la necrolisi epidermica tossica. Patologie renali e urinarie. Molto rara: insufficienza renale acuta, necrosi papillare, specialmente in caso di impiego a lungo termine, associata ad aumento dell'urea sierica ed edema. Reazioni di ipersensibilita'. Non comune: reazioni di ipersensibilita' con orticaria e prurito; molto rara: reazioni di ipersensibilita' gravi. i sintomi possono includere gonfiore del viso, della lingua e della laringe, dispnea,tachicardia, ipotensione (anafilassi, angioedema o grave shock), esacerbazione dell'asma e del broncospasmo. Patologie cardiovascolari e cerebrovascolari: in associazione al trattamento con FANS sono stati segnalati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca. Dati clinici ed epidemiologici suggeriscono che l'uso di ibuprofene (in particolare a dosi elevate di 2400 mg al giorno) e nel trattamento a lungo termine possono essere associati a un leggero aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto miocardico o ictus). La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
L'inibizione della sintesi delle prostaglandine puo' avere effetti negativi sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio-fetale. I dati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. E' stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi diprostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita pre-e post-impianto e della mortalita' embrio-fetale. Inoltre, un aumentodi incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali ai quali erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. L'ibuprofene non deve essere somministrato durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, se non chiaramente necessario. Se l'ibuprofene e' usato da donne che stanno tentando di concepire, o durante il primo o il secondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere mantenuta quanto piu' bassa possibile e la durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile. Nel terzo trimestre di gravidanza tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' progredire a insufficienza renale con oligoidroamnios; la madre e il neonato,al termine della gravidanza, a: un possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che potrebbe verificarsi anche a dosi molto basse; un'inibizione delle contrazioni uterine, con conseguente ritardo o prolungamento del travaglio. Di conseguenza, l'ibuprofene e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. In studi limitati, l'ibuprofene e' stato ritrovato nel latte materno aconcentrazione molto bassa ed e' poco probabile che abbia effetti negativi sul neonato allattato. Ci sono alcune evidenze che i farmaci cheinibiscono la cicloossigenasi/la sintesi delle prostaglandine possanocompromettere la fertilita' femminile mediante un effetto sull'ovulazione. Tale effetto e' reversibile dopo l'interruzione del trattamento.
IBUPROFENE ZENTIVA CAPSULE MOLLI
Farmaci antiinfiammatori ed antireumatici non steroidei.
Ibuprofene.
Macrogol 600; potassio idrossido 85% (E525); gelatina; acqua purificata; sorbitolo liquido, parzialmente disidratato (E420); rosso carminio43% (E120).
Trattamento sintomatico di cefalee, emicrania, dolore dentale, mal dischiena, dismenorrea, dolore muscolare, nevralgia, condizioni artritiche non gravi, dolore reumatico, raffreddori accompagnati da febbre e influenza; il medicinale 400 mg e' raccomandato per adulti e adolescenti di eta' superiore a 12 anni (peso corporeo pari o superiore a 40 kg); data la quantita' di principio attivo contenuta in una capsula, il farmaco 200 mg e' raccomandato per adulti e bambini di eta' superiore ai 6 anni (peso corporeo pari o superiore a 20 kg).
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati; pazienti con un'anamnesi di reazioni di ipersensibilita'(per esempio broncospasmo, asma, rinite, angioedema o orticaria) associate all'assunzione di acido acetilsalicilico (ASA) o altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS); presenza o anamnesi di ulcera peptica/emorragia ricorrente (due o piu' episodi distinti di ulcerazione o sanguinamento dimostrate); anamnesi di sanguinamento o perforazione gastrointestinale correlata a precedente terapia con FANS; disturbi dell'emocoagulazione e dell'emopoiesi; pazienti con grave insufficienza epatica, grave insufficienza renale o grave insufficienza cardiaca; durante l'ultimo trimestre di gravidanza esiste il rischio di chiusura prematura del dotto arterioso fetale, con possibile ipertensione polmonare persistente. Il travaglio puo' essere ritardato e avere una duratamaggiore, con una maggior tendenza al sanguinamento sia per la madre sia per il bambino. Il farmaco 200 mg non e' adatto per bambini di eta' inferiore ai 6 anni (peso corporeo < 20 kg), a causa della quantita'di principio attivo contenuta in una capsula. Il medicinale 400 mg non e' adatto a bambini di eta' inferiore ai 12 anni (peso corporeo < 40kg), a causa della quantita' di principio attivo contenuta in una capsula.
Esclusivamente per somministrazione orale e impiego a breve termine. Adulti e adolescenti di eta' superiore ai 12 anni (peso corporeo pari o superiore a 40 kg): deve essere usata la dose minima efficace per iltempo minimo necessario ad alleviare i sintomi. Gli adulti devono rivolgersi al medico se i sintomi persistono o peggiorano, o se il prodotto e' necessario per piu' di 10 giorni. Consultare il medico se negli adolescenti (di eta' superiore ai 12 anni) il medicinale e' necessarioper piu' di 3 giorni o se i sintomi peggiorano. La dose raccomandata varia da 200 mg a 400 mg di ibuprofene, fino a tre volte al giorno secondo necessita'. L'intervallo tra due dosi deve essere di almeno 4 ore. Non superare la dose di 1200 mg nelle 24 ore. Bambini di eta' superiore ai 6 anni (peso corporeo <= 39 kg): per i bambini di eta' compresatra i 6 e i 12 anni e' raccomandato il prodotto contenente 200 mg di ibuprofene. Ibuprofene 200 mg deve essere usato solo in bambini di peso corporeo pari ad almeno 20 kg. La dose totale massima giornaliera diibuprofene e' di 20-30 mg per kg di peso corporeo, suddivisa in 3-4 dosi singole, a intervalli di dose di 6-8 ore. Non superare la dose massima giornaliera raccomandata. Non superare la dose totale di 30 mg/kgdi ibuprofene nelle 24 ore. Nei bambini, per ibuprofene 200 mg valgono le seguenti istruzioni di somministrazione. Bambini dai 20 ai 29 kg:1 capsula di ibuprofene 200 mg (ibuprofene 200 mg); dose massima giornaliera in numero di capsule 3 (equivalenti a 600 mg di ibuprofene). Bambini dai 30 ai 39 kg: 1 capsula di ibuprofene 200 mg (ibuprofene 200mg); dose massima giornaliera in numero di capsule 4 (equivalenti a 800 mg di ibuprofene). Bambini di eta' inferiore ai 6 anni (peso corporeo < 20 kg): ibuprofene 200 mg e 400 mg non sono adatti a bambini di eta' inferiore ai 6 anni (peso corporeo < 20 kg), a causa della quantita' di principio attivo contenuta in una capsula. Anziani Il dosaggio per gli anziani e' lo stesso di quello per gli adulti, ma e' necessarioprestare maggiore cautela. Pazienti con insufficienza epatica o dannorenale: nei pazienti con danno renale o compromissione epatica da lieve a moderata non e' necessaria una riduzione della dose, tuttavia e' necessario prestare maggiore cautela. Modo di somministrazione: le capsule devono essere ingerite intere con una quantita' sufficiente di liquido. La capsula puo' essere assunta durante o lontano dai pasti. L'assunzione durante i pasti o subito dopo i pasti puo' ritardare l'inizio dell'azione. Tuttavia, l'assunzione durante i pasti migliora la tollerabilita' del prodotto e riduce la probabilita' di problemi gastrointestinali.
Conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'.
Gli effetti indesiderati possono essere limitati usando la dose minima efficace per la durata minima necessaria a controllare i sintomi (vedere il rischio gastrointestinale (GI) e cardiovascolare di seguito). Esiste un rischio di danno renale in bambini e adolescenti disidratati. Gli anziani presentano una aumentata frequenza di reazioni avverse ai FANS, in particolare sanguinamenti e perforazioni gastrointestinali,che possono essere fatali. In pazienti affetti da asma bronchiale o malattia allergica o con un'anamnesi di questi disturbi puo' peggiorareil broncospasmo. Prestare cautela in pazienti che soffrono di rinite allergica, polipi nasali o disturbi respiratori ostruttivi cronici, perche' in questi pazienti esiste un maggior rischio di reazioni allergiche. L'uso concomitante di ibuprofene e altri FANS, compresi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2, deve essere evitato. Il lupus eritematoso sistemico e la connettivite mista aumentando il rischio dimeningite asettica. Sussiste un rischio di danno renale perche' la funzione renale puo' peggiorare ulteriormente. Si raccomanda il monitoraggio della funzione renale nei pazienti a rischio, ad esempio pazienticon insufficienza cardiaca e renale, pazienti trattati con diuretici o in caso di disidratazione di qualsiasi eziologia. In generale, l'assunzione abituale di analgesici, in particolare la combinazione di variprincipi attivi per alleviare il dolore, puo' determinare danni renali permanenti, con rischio di insufficienza renale (nefropatia da analgesici). Il rischio puo' aumentare in caso di stress fisico associato aperdita di sali e disidratazione. Pertanto, deve essere evitata. Disfunzione epatica. In caso di somministrazione prolungata sono consigliabili il controllo della conta ematica e il monitoraggio regolare dellafunzione renale ed epatica. E' opportuno interrompere la terapia con ibuprofene in caso di deterioramento della funzione epatica correlata alla sua somministrazione. Di solito, dopo l'interruzione del trattamento lo stato di salute si normalizza. E' anche opportuno un monitoraggio occasionale della glicemia. E' necessaria cautela prima di iniziareil trattamento in pazienti con un'anamnesi di ipertensione e/o insufficienza cardiaca, poiche' in associazione alla terapia con FANS sono state segnalate ritenzione idrica, ipertensione ed edema. Dati di studiclinici ed epidemiologici suggeriscono che l'uso di ibuprofene, in particolare a dosi elevate (2400 mg al giorno) e in caso di trattamento a lungo termine, puo' essere associato a un leggero aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi. In generale, gli studi epidemiologici non suggeriscono che dosi basse di ibuprofene (es. <= 1200 mg al giorno) siano associate a un maggior rischio di infarto miocardico. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, arteriopatia periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con ibuprofene solo dopoattenta valutazione. Analoghe considerazioni devono essere fatte prima di iniziare il trattamento a lungo termine in pazienti che presentano fattori di rischio per malattia cardiovascolare. Esistono evidenze che i farmaci che inibiscono la ciclo ossigenasi/la sintesi delle prostaglandine possano compromettere la fertilita' femminile mediante un effetto sull'ovulazione. Tale effetto e' reversibile dopo interruzione del trattamento. Nelle donne che hanno difficolta' a concepire o che stanno effettuando una valutazione della propria fertilita' deve essere valutata la sospensione della terapia con ibuprofene. I FANS devono essere somministrati con cautela in pazienti con un'anamnesi di malattiagastrointestinale, perche' questi disturbi possono essere esacerbati.Sanguinamento, ulcerazioni o perforazioni gastrointestinali (GI) potenzialmente fatali sono state segnalate con tutti i FANS in qualsiasi momento durante il trattamento, con o senza sintomi premonitori o un'anamnesi precedente di eventi GI. All'aumentare delle dosi dei FANS, il rischio di sanguinamento, ulcerazione o perforazione gastrointestinali(GI) e' maggiore nei pazienti con un'anamnesi di ulcera, in particolare se complicata da emorragia o perforazione, e negli anziani. Questi pazienti devono iniziare il trattamento alla dose minima disponibile. Per questi pazienti, nonche' per i pazienti che richiedono l'uso concomitante di basse dosi di acido acetilsalicilico o di altri principi attivi che possono aumentare il rischio gastrointestinale, si deve valutare la terapia combinata con agenti protettivi. I pazienti con un'anamnesi di tossicita' gastrointestinale (GI), in particolare gli anziani,devono riferire qualsiasi sintomo addominale insolito, in particolaredurante le fasi iniziali del trattamento. Si consiglia di prestare cautela nei pazienti che ricevono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento gastrointestinale (GI), quali i corticosteroidi orali, anticoagulanti quali il warfarin, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina o agenti antipiastrinici quali l'acido acetilsalicilico. Se si verifica un sanguinamento o un'ulcerazione gastrointestinale (GI) in pazienti che assumono ibuprofene, il trattamento deve essere interrotto. Molto raramente, in associazione all'uso di FANS sono state riportate gravi reazioni cutanee, alcune fatali, tra cui dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica. I pazienti sembrano essere a piu' alto rischio di sviluppare queste reazioni all'inizio della terapia: nella maggioranza dei casi le reazioni insorgono entro il primo mese di trattamento. La terapia con ibuprofene deve essere interrotta nonappena compaiano eruzioni cutanee, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'. Altre note L'uso prolungato di qualsiasi tipo di analgesico per la cefalea puo' peggiorare il disturbo. Se si verificasse o si sospettasse questa situazione, interrompere il trattamento. Si deve sospettare una diagnosi di cefalea da uso eccessivo di farmaci nei pazienti con cefalee frequenti o quotidiane nonostante (o in conseguenza a) l'uso regolare di farmaci per la cefalea. In conseguenza del concomitante consumo di alcol, gli effetti indesiderati delprincipio attivo, in particolare quelli concernenti il tratto gastrointestinale o il sistema nervoso centrale, potrebbero essere aumentati durante l'uso di FANS. L'ibuprofene puo' mascherare i sintomi di un'infezione (febbre, dolore e gonfiore). Il farmaco contiene sorbitolo. Ibuprofene 200 mg contiene 16 mg di potassio per capsula. Ibuprofene 400mg contiene 32 mg di potassio per capsula.
L'uso concomitante con altri FANS, compresi gli inibitori specifici della cicloossigenasi-2, aumentano il rischio di reazioni avverse. L'ibuprofene (analogamente agli altri FANS) non deve essere usato in associazione con: Aspirina: salvo in caso di aspirina a basso dosaggio (nonsuperiore a 75 mg al giorno) su prescrizione medica, perche' potrebbeaumentare il rischio di reazioni avverse. Dati sperimentali suggeriscono che, assunto in concomitanza, l'ibuprofene puo' inibire l'effetto dell'aspirina a basso dosaggio sull'aggregazione piastrinica. Tuttavia, le limitazioni di questi dati e l'incertezza riguardo all'estrapolazione dei dati ex vivo della situazione nella pratica clinica non consentono di trarre conclusioni definitive per l'uso regolare di ibuprofene, inoltre non si ritengono probabili effetti clinicamente rilevanti in caso di uso occasionale di ibuprofene. Altri FANS inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2: Evitare l'uso concomitante di due o piu' FANS, perche' potrebbe aumentare il rischio di reazioni avverse. L'ibuprofene deve essere usato con cautela in associazione a: Corticosteroidi: perche' possono aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento gastrointestinale. Antipertensivi e diuretici: perche' i FANS possono ridurre l'effetto di tali farmaci. I diuretici possono aumentare il rischio di nefrotossicita' dei FANS. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (ad es. pazienti disidratati o pazienti anziani con danno renale) la cosomministrazione di un ACE inibitore, di bloccanti dei recettori beta o di antagonisti dell'angiotensina II e agenti che inibiscono la cicloossigenasi possono determinare un ulteriore deterioramento della funzione renale, compresa una possibile insufficienza renale acuta, solitamente reversibile. Pertanto, questa combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere considerato il monitoraggio della funzione renale dopo l'avvio della terapia concomitante e in seguito periodicamente. Diuretici risparmiatori di potassio: la somministrazione concomitante di ibuprofene e diureticirisparmiatori di potassio puo' provocare iperpotassiemia (si raccomanda il controllo del potassio sierico). Anticoagulanti: I FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, quali il warfarin. Agenti antipiastrinici e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (selective serotonin reuptake inhibitors (SSRI): possono aumentareil rischio di sanguinamento gastrointestinale. Glicosidi cardiaci: i FANS possono esacerbare l'insufficienza cardiaca, diminuire la velocita' di filtrazione glomerulare (GFR) e aumentare i livelli plasmatici di glicosidi. Litio: esistono evidenze di un possibile aumento dei livelli plasmatici di litio. Metotressato: esistono evidenze di un possibile aumento dei livelli plasmatici di metotressato e di un aumento del suo effetto tossico, in particolare gli effetti tossici ematologici. Baclofene: vi sono dati clinici che indichino che i FANS possano aumentare il livello plasmatico di questo farmaco. Ciclosporina: aumento delrischio di nefrotossicita'. Mifepristone: i FANS non devono essere usati per 8-12 giorni dopo la somministrazione di mifepristone, in quanto possono ridurre il suo effetto. Tacrolimus: possibile aumento del rischio di nefrotossicita' quando i FANS sono somministrati con tacrolimus. Zidovudina: aumento del rischio di tossicita' ematologica se i FANS sono somministrati contemporaneamente con zidovudina. Esistono evidenze di un maggior rischio di emartrosi ed ematoma in emofiliaci HIV positivi che ricevono trattamento concomitante con zidovudina e ibuprofene. Antibiotici chinolonici: dati da studi su animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associate agli antibiotici chinolonici. I pazienti che assumono FANS e chinoloni possono presentare un maggior rischio di sviluppare convulsioni. Derivati della sulfanilurea: sperimentazioni cliniche hanno indicato interazioni tra ifarmaci antinfiammatori non steroidei e gli antidiabetici (sulfaniluree). Sebbene fino ad ora non siano state descritte interazioni tra l'ibuprofene e le sulfaniluree, in caso di assunzione concomitante si raccomanda un controllo dei valori della glicemia a scopo precauzionale. Sulfinpirazone, probenecid: i medicinali contenenti probenecid o sulfinpirazone possono ritardare l'escrezione di ibuprofene. Aminoglicosidi: poiche' l'ibuprofene puo' diminuire la clearance degli aminoglicosidi, la cosomministrazione puo' aumentare il rischio di nefrotossicita' e ototossicita'. Pemetrexed: la somministrazione concomitante puo' aumentare gli effetti tossici di pemetrexed.
Sono state segnalate reazioni di ipersensibilita', che possono consistere in reazioni allergiche non specifiche e anafilassi; reattivita' del tratto respiratorio, per esempio, asma, asma aggravata, broncospasmo, dispnea; varie reazioni cutanee, per esempio prurito, orticaria, angioedema e, piu' raramente, dermatiti esfoliative e bollose (tra cui necrolisi epidermica ed eritema multiforme). L'elenco dei seguenti effetti avversi relativi a quelli osservati con ibuprofene a dosi da farmaco da banco per l'impiego a breve termine. Nel trattamento di condizioni croniche o nel trattamento a lungo termine possono verificarsi ulteriori effetti avversi. Patologie del sistema Emolinfopoietico. Molto rara: disturbi ematopoietici (anemia, leucopenia, trombocitopenia, pancitopenia, agranulocitosi). I primi segni sono: febbre, mal di gola, ulcere superficiali in bocca, sintomi simil-influenzali, grave spossatezza, sanguinamenti ed ecchimosi di origine sconosciuta. Disturbi del sistema Immunitario. Molto rara: in pazienti con patologie autoimmuni preesistenti (come lupus eritematoso sistemico, connettivite mista) durante il trattamento con ibuprofene sono stati osservati casi isolati disintomi di meningite asettica, quali rigidita' del collo, cefalea, nausea, vomito, febbre o disorientamento. Patologie del sistema Nervoso.Non comune: cefalea; molto rara: meningite asettica, sono stati riportati casi isolati. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non nota: compromissione dell'udito. Patologie gastrointestinali. Non comune: dolore addominale, dispepsia e nausea; Rara: diarrea, flatulenza, stipsie vomito; Molto rara: ulcera peptica, perforazione o emorragia gastrointestinale, melena, ematemesi, talvolta fatali, in particolare negli anziani, stomatite ulcerosa, gastrite. esacerbazione della colite ulcerosa e del morbo di Crohn. Patologie epatobiliari. Molto rara: disturbi epatici. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: varie eruzioni cutanee; molto rara: possono verificarsi forme di reazioni cutanee gravi, quali le reazioni bollose, tra cui la sindrome diStevens- Johnson, l'eritema multiforme e la necrolisi epidermica tossica. Patologie renali e urinarie. Molto rara: insufficienza renale acuta, necrosi papillare, specialmente in caso di impiego a lungo termine, associata ad aumento dell'urea sierica ed edema. Reazioni di ipersensibilita'. Non comune: reazioni di ipersensibilita' con orticaria e prurito; molto rara: reazioni di ipersensibilita' gravi. i sintomi possono includere gonfiore del viso, della lingua e della laringe, dispnea,tachicardia, ipotensione (anafilassi, angioedema o grave shock), esacerbazione dell'asma e del broncospasmo. Patologie cardiovascolari e cerebrovascolari: in associazione al trattamento con FANS sono stati segnalati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca. Dati clinici ed epidemiologici suggeriscono che l'uso di ibuprofene (in particolare a dosi elevate di 2400 mg al giorno) e nel trattamento a lungo termine possono essere associati a un leggero aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto miocardico o ictus). La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
L'inibizione della sintesi delle prostaglandine puo' avere effetti negativi sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio-fetale. I dati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. E' stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi diprostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita pre-e post-impianto e della mortalita' embrio-fetale. Inoltre, un aumentodi incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali ai quali erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. L'ibuprofene non deve essere somministrato durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, se non chiaramente necessario. Se l'ibuprofene e' usato da donne che stanno tentando di concepire, o durante il primo o il secondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere mantenuta quanto piu' bassa possibile e la durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile. Nel terzo trimestre di gravidanza tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, che puo' progredire a insufficienza renale con oligoidroamnios; la madre e il neonato,al termine della gravidanza, a: un possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che potrebbe verificarsi anche a dosi molto basse; un'inibizione delle contrazioni uterine, con conseguente ritardo o prolungamento del travaglio. Di conseguenza, l'ibuprofene e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. In studi limitati, l'ibuprofene e' stato ritrovato nel latte materno aconcentrazione molto bassa ed e' poco probabile che abbia effetti negativi sul neonato allattato. Ci sono alcune evidenze che i farmaci cheinibiscono la cicloossigenasi/la sintesi delle prostaglandine possanocompromettere la fertilita' femminile mediante un effetto sull'ovulazione. Tale effetto e' reversibile dopo l'interruzione del trattamento.
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Farmaci antiinfiammatori ed antireumatici non steroidei.
Ibuprofene.
Capsule molli: Macrogol 600; potassio idrossido 85% (E525); gelatina; acqua purificata; sorbitolo liquido, parzialmente disidratato (E420); rosso carminio 43% (E120). Compresse rivestite: Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina; silice colloidaleanidra; idrossipropilcellulosa; sodio laurilsolfato; croscarmellosa sodica; talco. Rivestimento con film [Opadry (bianco) 06B28499]: ipromellosa; macrogol 400; titanio diossido (E171).
Capsule molli: Trattamento sintomatico di cefalee, emicrania, dolore dentale, mal dischiena, dismenorrea, dolore muscolare, nevralgia, condizioni artritiche non gravi, dolore reumatico, raffreddori accompagnati da febbre e influenza; il medicinale 400 mg e' raccomandato per adulti e adolescenti di eta' superiore a 12 anni (peso corporeo pari o superiore a 40 kg); data la quantita' di principio attivo contenuta in una capsula, il farmaco 200 mg e' raccomandato per adulti e bambini di eta' superiore ai 6 anni (peso corporeo pari o superiore a 20 kg). Compresse rivestite: Dolore da lieve a moderato, quali cefalea, compresa cefalea emicranica, mal di denti; dismenorrea primaria; febbre.
Leggi il foglio illustrativo presente all'interno della confezione oppure rivolgiti al tuo medico o farmacista.
Scritto da titti.barbara il 28/02/2024 Variante: 24 compresse rivestite Acquistato da GranFarma
Acquisto verificato
Classico ibuprofene ma in compresse più piccole e con un taglio al centro, pronte per essere divise a metà.
Scritto da rossalm⁸ il 05/11/2023 Variante: 24 capsule molli Acquistato da Farmaglobo
Acquisto verificato
Le capsule molli di ibuprofene non danno secondo mia esperienza problemi allo stomaco e sono efficaci dopo pochi minuti dall'assunzione . Buona promo
Scritto da scorpioncina il 25/08/2023 Variante: 12 compresse rivestite Acquistato da Farmacia Loreto
Acquisto verificato
Lo avevo già utilizzato in passato, ha lo stesso principio attivo del moment 200, stesso uso, stessa efficacia, lo consiglio!
Scritto da rossalm⁸ il 01/01/2023 Variante: 24 capsule molli Acquistato da GranFarma
Acquisto verificato
Buon prodotto equivalente ad un prezzo intéressante. Efficace dopo qualche minuto dall'assunzione nella versione capsule molli che non procurano fra l'altro problemi allo stomaco.
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