La modalità Filmmaker dei TV: cos’è e a cosa serve

La modalità video assicura la massima fedeltà e un'esperienza di visione fedeltà alla volontà artistica dei registi
Di Nicola Zucchini Buriani 10 Novembre 2023
Filmmaker mode

La nascita della modalità Filmmaker ha rappresentato un punto di svolta significativo per l’intrattenimento domestico. Questa funzione, sempre più diffusa sui televisori di fascia alta, mira ad offrire un’esperienza di visione più fedele alle intenzioni artistiche dei registi. Il nome scelto riflette proprio questa intenzione: rispettare il lavoro del “filmmaker”, cioè di chi crea le opere cinematografiche. Non è un caso che l’impulso iniziale sia arrivato proprio da registi e attori di Hollywood, tra i quali citiamo Martin Scorsese, Christopher Nolan, Paul Thomas Anderson, Ryan Coogler, Patty Jenkins e Tom Cruise.

Il debutto ufficiale della modalità Filmmaker risale al CES 2020, il Consumer Electronics Show che ogni anno si svolge a Las Vegas e dove vengono presentate molte delle novità in arrivo nel mercato dell’elettronica di consumo. Da quel momento in poi il numero di produttori che ha adottato questa modalità è sempre cresciuto: ne sono provvisti vari modelli realizzati dai principali marchi, come ad esempio LG, Samsung, Panasonic, Hisense e Philips. Esempi sono gli LG C3, i Samsung Q80C, i Panasonic MZ800, i Philips OLED718 e gli Hisense U7KQ.

Cos’è la modalità Filmmaker

La modalità Filmmaker è stata concepita per ricreare l’esperienza cinematografica dentro le mura di casa, senza alterare l’opera originale. Tutti i TV presenti sul mercato offrono varie modalità video che però applicano quasi sempre una serie di filtri, effetti e processi di ottimizzazione che non rispecchiano l’immagine originale dei film. La modalità filmmaker nasce proprio per offrire un modo semplice e sicuro per evitare questi adattamenti che compromettono inevitabilmente la visione artistica dei registi.

La modalità Filmmaker è quindi un’impostazione video che mira a presentare i film esattamente come i registi li hanno concepiti, mantenendo la fedeltà dell’immagine e la qualità visiva, senza aggiungere o alterare l’aspetto originale del film. Per questo motivo vengono disattivate automaticamente tutte le elaborazioni più invasive, per esempio quelle che esaltano fortemente il contrasto, saturano eccessivamente i colori o rendono molto più fluide le immagini.

Filmmaker mode

Filmmaker mode

Per far funzionare la modalità Filmmaker è sufficiente selezionarla all’interno dei menu che includono tutte le modalità immagine. Ci sono anche alcuni automatismi che dovrebbero attivarla automaticamente (sempre che l’utente lo voglia) ogni qual volta si guardi un film, ma al momento di fatto non funzionano ancora perché richiedono un adattamento lato contenuti; per poter funziona è infatti necessario che i film includano metadati capaci di segnalare ai TV che il contenuto è un film, e si deve quindi passare alla modalità Filmmaker. Questo segnalatore deve essere perciò implementato nei contenuti stessi.

A cosa serve la modalità Filmmaker

La modalità Filmmaker offre la massima fedeltà possibile senza richiedere alcun intervento da parte dell’utente. Non servono nemmeno conoscenze approfondite sul funzionamento dei TV: selezionando Filmmaker dal menu ci si assicura una riproduzione accurata dei colori e l’assenza di elaborazioni che alterano la resa del contenuto originale. In parole più semplici si parla di colori caldi e naturali, non eccessivamente spinti come capita spesso con altre modalità video che non puntano alla fedeltà ma a colpire l’occhio con immagini eccessivamente brillanti, sature e artefatte.

La modalità Filmmaker bilancia nel modo più corretto chiari e scuri, evitando così che l’immagine si appiattisca nelle parti più scure e in quelle più brillanti. Un altro vantaggio è dato dal fatto che l’utente non deve scorrere tra svariate modalità video (in alcuni modelli sono una decina) per capire quale garantisce la massima precisione, avendo spesso a che fare con termini che cambiano da un produttore all’altro. Per dare un’idea della complessità di queste situazioni, basti pensare che se escludiamo la modalità Filmmaker, che ovviamente mantiene sempre il suo nome su ogni modello, per ottenere risultati simili si ricorre a modalità chiamate Professionale, ISF, Cinema, Personale eccetera.

La modalità Filmmaker nel menu di un TV OLED LG

La modalità Filmmaker nel menu di un TV OLED LG

Con Filmmaker si ottiene sempre lo stesso risultato su qualsiasi prodotto, indipendentemente da chi lo commercializza. In alcuni casi la fedeltà è tanto elevata da non richiedere nemmeno altre regolazioni all’interno dei menu avanzati, un vantaggio notevole se si pensa che affinamenti di questo tipo richiedono conoscenze e strumentazioni professionali per arrivare al risultato desiderato. Si conferma pertanto la volontà di semplificare l’esperienza per lo spettatore che non deve essere un tecnico per poter spremere il massimo delle prestazioni dal proprio TV.

Va poi sottolineato che anche se la modalità Filmmaker nasce con in mente i film, la sua utilità si estende anche ad altre fonti video, come serie TV, documentari e qualsiasi altro contenuto. La massima fedeltà è assicurata in ogni caso dal rispetto di tutti gli standard che vengono adottati trasversalmente nella produzione dei contenuti audio-visivi. La Modalità Filmmaker si può integrare con i contenuti in gamma dinamica standard (SDR, Standard Dynamic Range), HDR e anche Dolby Vision, come si può vedere scorrendo le modalità video presenti ad esempio sui Philips OLED 818, che sono dotati dell’impostazione Dolby Vision Filmmaker.

Le differenze tra i produttori di TV

Come abbiamo già scritto, sono molti i produttori che hanno integrato la modalità Filmmaker nel corso degli ultimi anni. Non tutti hanno però abbracciato la nuova modalità: citiamo ad esempio TCL che non la include ma offre un’alternativa molto simile con la modalità Cinema. Lo stesso discorso vale per Sony: in questo caso la modalità più simile è quella chiamata Personale. Ciascun marchio può quindi offrire una variante della modalità Filmmaker con funzionalità specifiche o denominazioni diverse, ma l’obiettivo di replicare l’esperienza cinematografica resta comune a tutte.

L'annuncio della modalità Filmmaker in occasione del CES 2020 di Las Vegas

L’annuncio della modalità Filmmaker in occasione del CES 2020 di Las Vegas

Va poi fatta un’ulteriore precisazione: se le finalità della modalità Filmmaker sono le stesse per tutti, altrettanto non si può dire delle implementazioni fatte dai vari marchi. Lo scopo è comune ma il modo in cui viene perseguito può presentare alcune differenze, ad esempio nel numero di elaborazioni lasciate attive. Come abbiamo detto le più impattanti, a livello di fedeltà, sono sempre spente, ma interventi al minimo possono invece risultare ancora attivi. La decisione viene lasciata al produttore.

Lo stesso discorso si applica alla luminosità: tendenzialmente la modalità Filmmaker dovrebbe prevedere una visione di tipo cinematografico, cioè a luci spente o comunque in ambienti poco illuminati. La realtà dei fatti è però diversa: ci sono marchi come Panasonic che seguono con precisione assoluta questa linea di pensiero, tanto che su modelli come Panasonic MZ1500 la luminosità è effettivamente giusta solo per stanze con poca luce.

Per contro, marchi come Samsung preferiscono spingere di più sulla luminosità assicurando un livello sufficiente anche per ambienti luminosi. Ne sono un esempio i TV QD-OLED S90C e S95C ma in generale tutti i Samsung si comportano in questo modo, anche i Neo QLED QN85C. Naturalmente in entrambi i casi l’utente può intervenire manualmente per aumentare o ridurre la luce emessa dai televisori, adattandola alle condizioni del proprio ambiente. Resta il fatto che uno standard, da questo punto di vista, ancora non c’è, ogni marchio persegue la propria visione.

Pubblicato il 10 Novembre 2023
Nicola Zucchini Buriani
Nicola Zucchini Buriani

Da sempre grande appassionato di tecnologia, ha cominciato con i computer da bambino, passando da Amiga ai PC per arrivare poi ai Mac, i sistemi con cui oggi produce tutti i contenuti pubblicati sul web. Nel frattempo si è sempre dilettato con i videogiochi, altra grande passione che coltiva tuttora. Non solo giochi moderni ma anche retrogame, con una collezione...Leggi tutto

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