L’intelligenza artificiale sui TV: cos’è e a che cosa serve

L'intelligenza artificiale permette di ottimizzare le immagini e i suoni applicando interventi capaci di capire il contesto in cui il TV viene usato.
Di Nicola Zucchini Buriani 16 Aprile 2023
TV intelligenza artificiale

Cos’è l’intelligenza artificiale di cui si sente sempre più parlare e a cosa serve su un televisore? Queste domande saranno probabilmente balenate nei pensieri di molti lettori alle prese con la scelte di quale TV comprare. Nel corso degli ultimi anni termini come intelligenza artificiale, AI e tutte le varianti sono diventate ormai di uso comune e anzi, sono spesso fin troppo abusate dal marketing. Al martellamento pubblicitario non si è però praticamente mai aggiunta un’attività di divulgazione necessaria per spiegare i vantaggi portati da questa tecnologia.

L’intelligenza artificiale si può impiegare in vari ambiti e alla base sfrutta sempre gli stessi principi. Tra le tante applicazioni possibili c’è anche l’elaborazione delle immagini e del suono, due campi che rivestono ovviamente la massima importanza nel mercato TV. Anche se i termini usati per promuovere i prodotti sembrano spesso tutto fumo e niente arrosto, sotto il cappello dell’AI si ritrovano tante soluzioni capaci di migliorare effettivamente la qualità e in modo assolutamente tangibile.
I prodotti dotati di AI sono sempre più numerosi: inizialmente si è partiti dalla fascia più alta, quella che ancora oggi dispone delle tecnologie più evolute: parliamo di modelli come l’ammiraglia Samsung QN900B con risoluzione 8K, gli LG OLED serie G2, i QD-OLED Sony A95K, i TCL C935 con Mini LED, i Philips OLED 907, i Panasonic LZ2000 che abbiamo anche recensito di recente, gli Hisense A9G e così via.

Cosa si intende per intelligenza artificiale?

Senza addentrarci troppo in spiegazioni complesse che richiederebbero articoli dedicati, possiamo definire l’intelligenza artificiale come l’elaborazione di informazioni affidate a reti neurali artificiali, costrutti che ricalcano il funzionamento delle reti neuroni presente nel cervello umano. In pratica si tratta di nodi interconnessi, con una complessità che cresce al pari della capacità di calcolo, strutturati per ricevere dati dall’esterno, sotto forma di input, e di restituire poi un risultato che è frutto dei calcoli eseguiti dall’intelligenza artificiale.

TV intelligenza artificiale

TV OLED LG C3 con intelligenza artificiale


La base di partenza, cioè gli input, è molto importante: la forma più semplice di reti neurali, il cosiddetto machine learning, richiede che sia un’intelligenza umana a predisporre i dati da dare in pasto alle reti neurali. L’uomo seleziona i dati, li raccoglie e li cataloga fornendo così all’AI i criteri sulla base dei quali vengono eseguiti i calcoli. In pratica si allena l’intelligenza artificiale a ricercare il modello più efficiente per raggiungere il risultato indicato dall’uomo, operando sulla base dei dati forniti come input.

Un livello più complesso, il deep learning, permette invece all’AI di scoprire in proprio le correlazioni tra i dati inseriti, senza che l’uomo debba necessariamente catalogarli accuratamente fin dal principio. La rete neurale può raggruppare le immagini dove c’è sempre la stessa persona, tutte quelle che ritraggono lo stesso luogo e così via. Per poter sfruttare questa tipologia avanzata di reti neurali occorre una quantità di dati molto vasta e una capacità di calcolo superiore. I benefici sono però molto importanti: una rete neurale basata sul deep learning non è solo in grado di imparare come applicare il modello più efficiente, ma può anche apprendere come modificare i modelli stessi per migliorarli.

TV intelligenza artificiale

TV Sony X95K con intelligenza artificiale


A cosa serve l’intelligenza artificiale sui TV?

L’AI viene impiegata dai processori dei televisori, quei componenti che elaborano e ottimizzano immagini e suoni. I dati forniti come base per l’intelligenza artificiale comprendono modelli utili per migliorare il livello di dettaglio delle immagini, l’upscaling, le immagini in movimento, la riduzione del rumore video e così via. L’elettronica dei TV viene perciò allenata con archivi di immagini che contengono ad esempio alberi, trame in tessuto, volti e paesaggi. Tutti questi dati servono come modelli per aiutare l’AI ad individuare il metodo più efficace per rendere al meglio ogni tipo di immagine: il processore all’interno del TV riconosce ad esempio una vegetazione e ottimizza la scenda di un film, una serie TV o un documentario basandosi su questi modelli.

Intelligenza artificiale e upscaling

Un esempio concreto è l’upscaling, cioè il processo che adatta un qualsiasi tipo di video alla risoluzione del TV se le due non coincidono in partenza. Questo processo è stato per anni applicato con criteri molto generici, in modo da adattare una risoluzione più bassa a una più alta. In pratica si usano semplici modelli matematici per riempire i pixel mancati sullo schermo, inventando informazioni che nel video da mostrare su schermo non ci sono. Se prendiamo come esempio un video in Full HD, sono 1.920 x 1.080 pixel che su un TV Ultra HD devono diventare 3.840 x 2.160, quattro volte di più. I modelli matematici che abbiamo citato non fanno altro che spalmare i 1.920 x 1.080 pixel sui 3.840 x 2.160 presenti sul televisore. Il risultato è sempre ben lontano dall’ottimale perché è generico e per nulla ottimizzato, non fa altro che applicare sempre lo stesso metodo anche con immagini completamente diverse.

TV intelligenza artificiale

TV Samsung Q80B con intelligenza artificiale

Con l’intelligenza artificiale si alza moltissimo l’asticella: l’adattamento di cui abbiamo parlato può prendere in considerazione gli oggetti da rappresentare su schermo, come volti, vegetazione, paesaggi o altro. Nella sua versione più evoluta poi, cioè le reti neurali basate sul deep learning, il processore riesce anche a capire il contesto e a migliorare immagini e suoni in base alla tipologia dei contenuti che lo spettatore sta guardando. Ecco dunque la differenza: un’AI non applica interventi generici ma cuciti su misura per esigenze specifiche, replicando i modelli più efficaci e scartando tutto quello che non garantisce il miglior risultato a cui si è giunti dopo una serie molto lunga e complessa di calcoli, ripetuti più e più volte per allenare l’intelligenza artificiale.

Tradotto in parole semplici: quando un TV con AI deve ottimizzare i colori, magari per dare un tocco di brillantezza, va sicuramente a toccare il verde per renderlo più intenso, il rosso per mostrarlo più acceso, ma quando arriva ai toni della pelle capisce che non deve toccarli, perché mostrare un viso troppo acceso rende l’immagine innaturale anche all’occhio inesperto e questo peggiorerebbe la qualità, anziché migliorarla. Quando si adatta invece un contenuto a risoluzione più bassa, ecco che l’azione dell’AI si concentra dove cade l’attenzione dello spettatore, tralasciando i dettagli secondari, specialmente quelli dove il video è più sporco e privo di informazioni: intervenire in quelle zone porterebbe probabilmente a enfatizzare solo i difetti e l’intelligenza artificiale lo ha imparato.

Quali sono i TV dotati di intelligenza artificiale?

Come abbiamo riportato in apertura dell’articolo, l’intelligenza artificiale è presente, soprattutto nelle forme più evolute, sui modelli di fascia più alta. Questo non significa però che sia l’unico segmento che propone questa tecnologia: pur con i dovuti riadattamenti verso il basso, ormai il contributo dell’AI si trova anche su prodotti di fascia media, come ad esempio gli Sharp EQ4EA / EQ3EA, i TCL C735 che abbiamo provato su queste pagine, i Samsung Q80B e tanti altri.

TCL C735

TCL C735 con intelligenza artificiale

Si tratta di un processo legato al naturale progresso tecnologico: mentre i modelli più evoluti e costosi migliorano costantemente, le soluzioni precedentemente esclusive vengono riadattate man mano sui televisori dal prezzo più contenuto, seguendo quella politica che alcuni chiamano “democratizzazione della tecnologia”, ovvero portare i benefici ad un pubblico sempre più ampio che non può o non vuole spendere somme consistenti. Per sapere se un TV è dotato di AI basta scorrere le caratteristiche: solitamente i produttori mettono in risalto questi aspetti citandola apertamente con termini come “intelligenza artificiale” o “AI”.

Pubblicato il 16 Aprile 2023
Nicola Zucchini Buriani
Nicola Zucchini Buriani

Da sempre grande appassionato di tecnologia, ha cominciato con i computer da bambino, passando da Amiga ai PC per arrivare poi ai Mac, i sistemi con cui oggi produce tutti i contenuti pubblicati sul web. Nel frattempo si è sempre dilettato con i videogiochi, altra grande passione che coltiva tuttora. Non solo giochi moderni ma anche retrogame, con una collezione...Leggi tutto

Gli articoli, le guide, le recensioni e tutti i contenuti editoriali presenti su Trovaprezzi.it sono scritti esclusivamente da esperti di settore (umani). Non utilizziamo strumenti di intelligenza artificiale per produrre testi o altri contenuti.

Scrivi un commento

Altri articoli che potrebbero interessarti

Segui le migliori offerte su Telegram
Torna su